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    Successione. Ritardata presentazione.

    Salve. Ho ricevuto, da circa un mese, un avviso di accertamento dall'Agenzia delle Entrate relativo ad una "sedicente" ritardata presentazione di una dichiarazione di successione. Si tratta, in sostanza, di una successione integrativa. La prima successione è stata presentata entro l'anno e tra l'altro l'immobile inserito nella succesione integrativa era stato gia' inserito nella prima successione (con imposte regolarmente già pagate) ma era stato solo sbagliato il "sub". Secondo me, si tratta di un evidente "abuso" da parte dell'Ufficio in quanto la Corte di Cassazione con sentenza num. 21478 (Cass. Civ., Sez. Trib., del 12/10/2007) dispone chiaramente che non è più possibile sanzionare un ritardata presentazione della dichiarazione; o meglio è solo possibile quando l'avviso di accertamento dell'Ufficio precede la dichiarazione di successione del contribuente. In parole "spiccie", se l'agenzia delle entrate accerta che un contribuente doveva presentare una dichiarazione di successione, E QUEL CONTRIBUEUNTE NON L'HA PRESENTATA, ed allora può emettere avviso di acceratmento; viceversa, se il contribuente presente una dichiarazione di successione senza che prima sia intervenuto un avviso di accertamento dell'Agenzia delle Entrate, allora la stessa Agenzia non può sanzionare, "a posteriori", la ritardata presentazione. QUESTO ALMENO E' IL MIO PENSIERO A RIGUARDO. Recatomi in ufficio a contestare, il funzionario mi ha lasciato nel dubbio senza garantirmi di accettare la mia istanza di annullamento in autotutela e ciò mi lascia di stucco in quanto ritengo che la sentenza sopra citata non lascia adito a dubbi. CHIEDO LUMI A TUTTI COLORO CHE CONOSCONO LA MATERIA e, soprattutto, chiedo se devo prepararmi a fare ricorso in Commissione Tributaria.
    GRAZIE MILLE