• User Newbie

    DDT e appropriazione indebita

    Salve, avrei bisogno di qualche indicazione riguardo agli argomenti in oggetto.

    Espongo i fatti sinteticamente.

    Mio padre (libero professionista) lo scorso novembre ha chiesto ad un suo conoscente (ex-titolare di una ditta di trasporti e montaggi, ora data in gestione ad altri sotto nuovo nome) di traslocare dei mobili dal suo ufficio per tenerli in deposito per qualche tempo nei magazzini di questa società.

    Un po' per leggerezza, un po' perché si fidava di questa persona, non ha compilato il DDT e non si è fatto rilasciare neppure una ricevuta della presa in consegna dei mobili.

    Dopo tre mesi, trovata la nuova sistemazione dei mobili, mio padre telefona a questo signore (che tuttora partecipa concretamente, seppure non figurando, alla gestione della suddetta ditta) e si sente dire che i mobili sono stati dati via, a detta di questa persona, in beneficenza.

    La mia preoccupazione concerne il DDT che, se non sbaglio, mio padre avrebbe dovuto emettere per obbligo di legge nel momento in cui i mobili venivano trasportati e dati in deposito, anche per provare che non vi è cessione dei beni ma solamente un temporaneo passaggio di possesso a fini ben precisi.

    Vorrei sapere se il DDT era l'unico documento da opporre alla presunta cessione dei beni, oppure se ci sono altre possibilità di agire, in modo che mio padre possa recuperare ciò che gli è stato indebitamente sottratto.
    Ad esempio, ci sono gli estremi per una querela?

    Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto.

    Saluti,
    ALC


  • Super User

    Ciao. Se il vostro è far accertare l'appropriazione indebita, il fatto può essere provato per testi. Tutti coloro che hanno partecipato all'operazione di consegna e di affidamento possono essere appunto testimoni.
    Spero di essee stato utile.
    Ciao.


  • User Newbie

    Grazie veramente per la risposta, tra l'altro velocissima.

    Mio padre ha un paio di testimoni che hanno presenziato all'operazione di consegna.

    Il problema è che l'altra persona, per giustificare il suo comportamento, ha furbescamente ribattuto di aver capito che i mobili gli fossero stati ceduti a titolo gratuito, e ha già fatto intendere che i suoi operai sono pronti a testimoniare di aver sentito mio padre dare queste indicazioni. Sottolineo che questa ditta si occupa di trasporti e montaggi, non di altro.

    Al momento stiamo cercando di trattare ma le speranze di ottenere qualcosa sono poche, dato l'atteggiamento di questo signore, quindi penso sarà necessario sporgere querela per appropriazione indebita.

    Mi chiedevo se è il caso di andare in caserma con i testimoni del fatto o se basta semplicemente citarli come testi nella denuncia.

    Ho un po' le idee confuse su chi sia il caso di denunciare: lui come persona, la ditta, o entrambi?

    Grazie ancora.
    Buone cose.