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Qualcuno mi spiegherebbe che tipo di posizione dovrei aprire date le mie attività?!?
Ciao a tutti e grazie fin d'ora del vostro aiuto. Ho un problema: vorrei avviare un'attività autonoma ma non riesco a capire come inquadrarmi. Svolgo le seguenti attività: giornalismo, editoria (traduzione di testi stranieri e probabilmente in futuro realizzazione di testi didattici-manuali), insegnamento. Il tutto nell'ambito musicale. So che per quanto riguarda partita IVA, iscrizione in Camera di Commercio ecc. l'ambito editoriale è un mondo a sé, ma sinceramente non sono riuscito a capire come funzioni la cosa. Posso fare partita IVA? Se sì, sono soggetto o no all'iscrizione in Camera di Commercio e quindi al pagamento dei circa 2800 euro annui di inps? Posso far parte dei contribuenti minimi (non raggiungo di certo i ? 30.000)? Inoltre, esisterebbe una posizione in grado di accorpare attività editoriali e insegnamento? In caso contrario che dovrei fare per avere una posizione fiscale definita? Mi piacerebbe anche lavorare a sonorizzazioni, realizzazioni di colonne sonore o in generale lavoro di elaborazione audio. Questa attività come potrebbe relazionarsi con le altre?!? In fin dei conti sono un musicista e svolgo diverse attività inerenti a tale ambito, ma come coniugarle tutte in un inquadramento fiscale di attività autonoma? Attualmente gli introiti sono abbastanza bassi (circa ? 10.000 all'anno).
Grazie ancora a chi avrà la bontà di chiarirmi un po' le idee...
Pier
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Salve,
visto il carattere prevalentemente di stampo professionistico delle attività da avviare, potresti aprire la p.Iva come professionista senza cassa **(**per l?anno 2009 l'aliquota della gestione separata INPS è: **25,72%).
Per tutte le ulteriori attività basterà soltanto "ampliare" la propria p. iva con le attività secondarie: conserverai comunque il tuo numero di p.iva originario.
saluti
**
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Grazie del consiglio. Un chiarimento, in questo modo avrei solamente la tassazione al 25,72% sul lordo e non dovrei versare i circa ? 2800 fissi, pur disponendo di partita IVA e potendo quindi fatturare tutte le prestazioni di cui sopra?
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Esattamente. Più che tassazione la chiamerei "contribuzione" previdenziale: a questa dovremmo sommare la vera tassazione fiscale del 20% sull'utile (ricavi meno costi) se in regime fiscale dei minimi.
saluti
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Vorrei puntualizzare che la contribuzione sarà sul netto (entrate imponibili meno spese deducibili).
Inoltre, la tassazione sarà del 20% sempre sul netto dedotti i contributi previdenziali versati.