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"Un mondo a colori - Prossima fermata: Romania", di Emilio Casalini e Valentina Petri
Martedì 30 Dicembre all'1:10 su rai tre Rai Educational presenta: "Un
mondo a colori - Prossima fermata: Romania", di Emilio Casalini e
Valentina Petrini.Valeria Coiante, alla conduzione del programma, accompagnerà i
telespettatori in viaggio al contrario, un viaggio nella Romania che non
si conosce, una Romania diversa da quella che ci viene raccontata dai
mass-media.Un viaggio che inizia con la storia di Gennaro Ciancio, napoletano di
Scampia emigrato in Romania 12 anni fa con il sogno di aprire una
pizzeria, oggi rappresentante a Bruxelles della camera di commercio di
Cluj-Napoka. Un emigrante al contrario, uno degli italiani che emigrano
in Romania in cerca di lavoro, come il figlio Edgardo, 32enne geometra
diplomato a Rovigo, che oggi lavora come topografo sulle strade romene
con uno stipendio più alto di quelli italiani.Ma anche i lavoratori romeni cominciano a guadagnare bene, a cominciare
dalle cameriere che lavorano nella pizzeria di Gennaro a 1200 euro al
mese, per finire con i carpentieri che arrivano a guadagnare mille euro
a settimana per costruire un tetto, come ci racconta Michael Rogojanu,
costruttore di case alle porte di Bucarest.Chi invece continua ad essere attratto dall'Italia sono i rom che vivono
nelle campagne romene, la parte ancora povera ed arretrata del Paese.
Qui non esistono accampamenti, né abusivi né autorizzati, perché le
autorità locali proibiscono questo tipo di insediamenti. Eccoli allora
partire per l'Italia, dove tutto, come dicono loro, è permesso.Così come vengono in Italia i criminali che escono dalle prigioni
romene, come ci spiega il direttore del carcere di massima sicurezza di
Bucarest: - in due anni la popolazione carceraria romena è scesa da
52mila a 27mila detenuti, dato che molti sono espatriati, soprattutto in
Italia -. E questo a causa della leggerezza delle pene italiane
rispetto a quelle romene, che prevedono per esempio il carcere anche per
il reato di guida senza patente.In risposta l'Italia tenta di espellere i romeni ritenuti "socialmente
pericolosi", ma all'aeroporto di Bucarest si incontrano continuamente
persone appena espulse dal nostro Paese, consegnate nelle mani della
polizia romena che non può far altro che rimetterli in libertà."Torniamo in Italia con il primo autobus - raccontano i romeni espulsi
dall'Italia - è inutile quello che fate, buttate solo soldi.