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- Film in streaming...è legale?
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Anche io sono daccordo che si debba ritenerlo un favoreggiamento di un illecito..
e sebbene lo faccia involontariamente google è il capo dei capi ANCHE in questo... tutto qui xDVolevo ringraziarti del tuo parere da esperto e al contempo vorrei rendere la discussione più piccante e sottile
Se indicizzassi una pagina web ad esempio:
Title:Streaming sport xxx vs yyy Guarda la partita (attività illecita)
Body:Per guardare la partita clicca qui (banner pubblicitario)
E' una finta attività illecita ma del tutto legale???
Spero di essermi spiegato..e che tu possa rispondermi
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Ciao Pippocl,
ribadisco che non esistono gli estremi per ritenere Google colpevole di alcunchè.Per quanto riguarda l'esempio da te posto, non credo di averlo capito.
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Ciao a tutti,
scusate se riuppo questa discussione ma interessa molto anche a me.Se io dovessi creare un social network (tipo facebook) dove può capitare che la gente possa creare la propria fan page ed inserirci magari link agli streaming video di megavideo ad esempio.
E' possibile ciò?
Potrei inserire nel mio social network un disclamer del genere?:
ATTENZIONE: I Link presenti non hanno lo scopo di distribuire file di backup di DVD/CD in quanto protetti da registrazione e password e rappresentando quindi, archivi personali. Solo previa registrazione puoi usufruire di questi link e scaricando i file di Rapidshare o megaupload, dichiari di possiedere i backup dei DVD originali. Il sito xxx non ha NESSUNA RESPONSABILITA’ se questi file vengono usati in qualsiasi altro modo.
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Ciao a tutti,
scusate se riuppo questa discussione ma interessa molto anche a me.Se io dovessi creare un social network (tipo facebook) dove può capitare che la gente possa creare la propria fan page ed inserirci magari link agli streaming video di megavideo ad esempio.
E' possibile ciò?
Potrei inserire nel mio social network un disclamer del genere?:
ATTENZIONE: I Link presenti non hanno lo scopo di condividere e distribuire file di backup di DVD/CD in quanto protetti da registrazione e password e rappresentando quindi, archivi personali. Solo previa registrazione puoi usufruire di questi link e scaricando i file di Rapidshare o megaupload, dichiari di possiedere i backup dei DVD originali. Il sito xxx non ha NESSUNA RESPONSABILITA? se questi file vengono usati in qualsiasi altro modo.
p.s. scusate ho fatto un post doppio.
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Inoltre vorrei aggiungere un'altra domanda se possibile.
Inserendo solo l’url testuale di dove si trova ad esempio un film in streaming su megavideo (non cliccabile) dove l’utente deve copiarla ed incollarla sul browser. Quindi in realtà non esiste alcun link. Così è sempre favoreggiamento secondo voi? E' perseguibile?
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Ciao Phoenix,
in questo istante tale discussione coinvolge i massimi esperti di diritto dell'informatica, una pletora di aziende, e, ovviamente, governi di tutta Europa. Modestamente anche io ho un certo interesse nel capirne di più:D.
La questione della responsabilità degli intermediari è stata già trattata, e in generale possiamo dire che gli intermediari non sono responsabili dei contenuti immessi dagli utenti finchè esercitano il loro ruolo (svolgono il loro servizio) in maniera neutra ed automatica.
Nel caso dei content provider, come Facebook, la questione è un po' più complessa perchè si ingeriscono nelle scelte degli utenti, ad esempio bannando un utente, selezionando i contenuti, ecc... Quindi si deve verificare caso per caso come viene svolta la loro attività, e non si può dare una rispota univoca a prescidere.
Il problema adesso è che si sta progressivamente erodendo la non responsabilità degli intermediari sostituendola con una responsabilità semi-oggettiva.
In buona sostanza da un po' di tempo a questa parte molti provider sono presi di mira e portati in giudizio non per attività proprie bensì per le attività dei loro utenti.
E' recentissima la condanna di Google Video in relazione alla immissione di un video da parte di alcuni utenti, che ritraeva maltrattamenti ad un disabile. Con tale sentenza per la prima volta un content provider viene condannato per dei contenuti immessi dagli utenti.
In vero si deve anche dire che la motivazione (depositata il 12 aprile), che ho letto e analizzato, è tutto fuorchè rigorosa. In particolare la condanna non viene perchè si ritiene sussistente una responsabilità di Google Video sui video immessi dagli utenti, ma per violazione della normativa sulla privacy. Nonostante ciò vi sono varie considerazioni, da parte del giudicante, che portano sempre nella direzione di erodere ulteriormente la non responsabilità dei provider.
In un tale stato di fatto, sinceramente non mi sento di dire nulla in merito, se non ricordare che la direttiva europea sull'ecommerce (introdotta con legge in Italia) continua a sostenere la non responsabilità dei provider (con le dovute precisazioni in merito ai content provider).
Quindi, se vuoi associarti al gruppo di quelli che ne vorrebbero sapere di più, cerca "Google Vividown" in rete!Per il disclaimer, come già detto in passato, non esime affato dal dovere di rispettare le leggi. E' un avvertimento rivolto agli utenti, con il quale si vuole portare la loro attenzione sulla necessità di rispettare alcune norme, ma niente di più. In presenza di una consapevolezza di un reato, il disclaimer non ha alcun valore esimente.
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@Phoenix1977 said:
Inoltre vorrei aggiungere un'altra domanda se possibile.
Inserendo solo l?url testuale di dove si trova ad esempio un film in streaming su megavideo (non cliccabile) dove l?utente deve copiarla ed incollarla sul browser. Quindi in realtà non esiste alcun link e nessun collegamento tra il sito A e Megavideo. Così è sempre favoreggiamento secondo voi? E' perseguibile?Ti ringrazio dell'ottima risposta.
Invece riguardo alla seconda domanda che avevo postato e che ti rimetto in Quote, cosa ne pensi?
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Che dipende dalla valutazione del giudice. Un giudice potrà pensare di sì, un altro di no :bho:
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@bsaett said:
Che dipende dalla valutazione del giudice. Un giudice potrà pensare di sì, un altro di no :bho:
Si, dipende dalla valutazione del giudice ma se in giro ci sono giudici del genere come è successo a google siamo veramente in fallimento. (come società)
Riguardo a Google, ora ne stiamo parlando molto superficialmente, ma la sentenza di questo giudice lascia un precedente Gravissimo nella società e soprattutto su internet.
Ad esempio, è come se lo Stato mi desse il porto d'armi per poi acquistare un'arma per andare a sparare al poligono. Se io quest'arma la utilizzo poi male in altri modi allora è responsabilità dello Stato? Non credo, la responsabilità è dell'utilizzatore. Pertanto nel caso di Google la responsabilità va a chi ha caricato il video incriminato. (ovviamente bisogna poi valutare se google era stato avvertito di questo video ed hanno aspettato apposta a toglierlo)
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Ciao Criceto,
in realtà nel caso da te indicato il tuo amico commette comunque un reato (tra l'altro in concorso con te). La legge dice che per le copie digitali è permessa solo la copia personale se eseguita per fini privati dal legittimo titolare della licenza purchè non violi protezioni del DVD. Il resto è reato!
L'equo compenso è semplicemente un indennizzo per gli autori, prelevato forzosamente dallo Stato a carico dei produttori, per compensare appunto la copia privata, ma la copia privata è ammissibile solo nei casi sopra esposti.Ciao Phoenix,
la sentenza Google Vividown ha aspetti un po' più comlessi e non riguarda, almeno relativamente la condanna, l'aspetto che tu citi, bensì la normativa sulla privacy, ma qui andremmo OT.
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Ciao Criceto,
confermo quanto ho già detto sopra. La copia di riserva è possibile solo se non si violano protezioni del software (tribunale di Milano, sentenza 8787 del 2009). In caso contrario si commette reato.
Nel caso in cui il software avesse protezioni che non consentono la copia privata, l'unica possibilità che ha il cliente è di chiedere direttamente una copia alla software house. Ovviamente, la software house difficilmente cederebbe una copia di questo tipo, costringendo il cliente a rivolgersi ad un giudice. Non mi risultano ancora pronunce del genere.
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Purtroppo, mi sa che non esiste questo reato!
In un caso del genere l'unica possibilità, in presenza di software con protezioni, sarebbe di chiedere alla software house una copia del software (dimostrandone il pagamento) e in caso di rifiuto citarla in giudizio. Spero che prima o poi qualcuno lo faccia dimostrando così l'assurdità della normativa.
La realtà è che i diritti economici delle grandi aziende vengono sempre più spesso sovraordinati ai diritti degli individui. Purtroppo
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Riprendendo il discorso link streaming (tra l'altro linkstreaming.com è stato appena chiuso) io credo che stiamo raggiungendo un pò l'assurdo, mi spiego meglio, cosa cambia se:
io apro un sito dove inserisco link di pubblica utilità a dei contenuti (illegali o no) (dove tra l'altro non posso neanche saperlo in quanto cosa ne sò io se quel sito ha comprato i diritti oppure no?)
oppure
se io creo un piccolo motore di ricerca generale (come google, ecco prendiamo in esame google) dove all'interno ovviamente (indicizzando tutto) indicizzo anche alcuni siti e quindi anche link illegali?
è esattamente la stessa cosa, solo che un motore di ricerca lo fa in modo autonomo mentre un sito lo fa a mano ma vanno a linkare le stesse cose.
Pertanto, oltre a non esserci una legge chiara e trasparente in materia io credo che non ci siano anche abbastanza avvocati esperti in questo speciale settore. Addirittura ci sono cause sui deep link, ma ragazzi i deep link creano il web, senza i deep link non ci sarebbe internet.
Tengo a precisare che non sono un'esperto ma stò andando solo di logica.
Cosa ne pensate?
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Un sito dove gli amministratori mettono appositamente link a film, giochi, musica o altro non credo possa esser paragonato ad un motore di ricerca proprio perchè quest'ultimo è del tutto automatizzato e indicizza tutto, non ha esclusivamente link a materiali illegali inseriti manualmente.
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Ciao Phoenix,
come già detto da TheDarkita, una cosa è il sito che è consepevole del link, un'altra è un motore di ricerca automatizzato che, quindi, non è consapevole dei link.
In breve il punto rilevante sta proprio nell'accertare la consapevolezza (dolo) del reato. Se io immetto dei link nel mio sito scegliendoli di persona, poi non posso dire che non sono colpevole dei contenuti illeciti linkati. Il link può, in determinate circostanze, essere agevolatore del reato, in quanto veicola più persone verso il contenuto illecito favorendone la sua diffusione. Specialmente nel caso in cui il linkante ottiene una remunerazione dal sito, è difficile difendere la sua posizione.
Ovviamente sono concorde se diciamo che si dovrebbe distinguere un po' meglio, e vedere nello specifico se il reato è configurato, laddove spesso si tende a condannare per una mera responsabilità oggettiva, cioè per il solo fatto di avere dei link. In tal caso anche Google dovrebbe essere ritenuto colpecole.
E', tanto per citarne uno, il caso di The Pirate Bay che, a mio parere, non è altro che un motore di ricerca come Google, solo che è specializzato in torrent, dove i torrent, però, non sono necessariamente collegati a file illeciti. Non comprendo, quindi, per quale motivo si posa ritenere Pirate Bay colpevole per dei link a contenuti illeciti (Pirate Bay a quanto mi risulta contiene solo link, nessun contenuto!) e non ritenere allo stesso modo Google colpevole. Ma questo è un discorso complesso.Per quanto riguarda i deep link, non capisco a cosa ti riferisci, visto che ci sono pronunce che ritengono leciti questo tipo di link.
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Perfetto, vi ringrazio molto per le informazioni.
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Scusate la mia ignoranza ma questo punto non l'ho ancora capito..sarò molto schietto e preciso spero xD
Se io indicizzo una pagina come "streaming film cado dalle nubi" e poi alla fine di essa metto un link che rimanda a google ossia
google...search?q=streaming+film+cado+dalle+nubi&ie=utf-8&oe=utf-8&aq=t&client=firefox-a&rlz=1R1GGGL_it___IT338
Questo è un illecito o no?