• User Attivo

    Apertura P. Iva nuova attività chiarimenti

    Salve, ho gia letto moltissimi post in merito all'attività che andrò a svolgere.
    A gennaio vorrei aprire un'attività da libero professionista come grafico - webdesigner.

    Tanti post , tante informazioni, tanta confusione, confusione che ha anche il mio commercialista che mi ha detto di informarmi tramite la CCIAA se posso essere inquadrato come libero professionista o come artigiano ( non dovrebbe saperlo lui?).

    Naturalmente opizioni ed opinioni discordanti allora io mi chiedo:
    è possibile che avendo codici attività uguali io possa scegliere di essere o libero professionista o artigiano?

    Io ho individuato questi codici attività credo siano inerenti all'attività che andrò a svolgere:

    74.10.2 Attività dei disegnatori grafici (grafica pubblicitaria, grafica di pagine web, illustratore)

    e in specifico

    74.10.29 Altre attività dei disegnatori grafici

    qualche buon anima che c è passata prima di me puo illuminarmi sul percorso da seguire? Artigiano o libero professionista?
    Il mio commercialista scondiglierebbe l'iscrizione all'albo degli artigiani...

    Ma a questo punto mi affido a voi, sinceramnte scusate la confusione, ma non ci sto capendo più nulla..

    grazie a tutti


  • User

    Ciao, essendoci già passato ed avendo il tuo stesso codice attività, posso tranquillamente dirti che puoi aderire al regime dei contribuenti minimi come libero professionista. In questo modo hai tutto semplificato al massimo con l'unico limite dei 30000 euro annui.
    Se sei registrato ed hai il pin, puoi richiedere la partita iva direttamente online sul sito dell'AdE (Agenzia delle Entrate) completamente gratis, compilando il modello relativo (se cerchi quì sul forum troverai un mio post precedente dove si parla anche di questo). In pochissimo tempo ti verrà assegnato il numero di p.i. e potrai da subito cominciare a fatturare (per come compilare le fatture dei contribuenti minimi cerca sul forum e trovi tutto).

    Tieni conto che aderendo al regime dei contribuenti minimi, dovrai solo conservare e numerare le fatture (sia di incasso che di spesa purchè siano spese inerenti il lavoro) e alla fine facendo la differenza tra entrate ed uscite avrai il tuo reddito, sul quale dovrai pagare le tasse (che in parte saranno già state pagate con la ritenuta d'acconto di ogni fattura).
    Poi in base al reddito dovrai pagare la percentuale di inps (nota bene che se per caso non avrai avuto alcuna entrata, non pagherai nulla di inps).

    In sintesi le cose da fare sono:

    • compilare il modello per richiedere la p.i.
      con il codice ateco 74.10.29 Altre attività dei disegnatori grafici
    • essere iscritto (o iscriversi) alla Gestione Separata INPS,
      che altro non è che una cassa dove versare i soldi dei contributi calcolati sul reddito (anche questo credo si possa fare online sul sito inps)
    • conservare e numerare le fatture sia di incasso che di spesa
      (quelle di spesa solo se inerenti la tua attività)
    • non superare i 30.000 euro annui di incasso e i 15.000 euro annui di spesa, altrimenti rischi di passare al regime normale.

    Col regime dei contribuenti minimi non devi pagare l'iva (non si mette nemmeno in fattura), non ci sono studi di settore e non ci sono libri contabili da tenere. Devi solo conservare e numerare le fatture e poi pagare irpef e inps in base al reddito che hai ricavato con le entrate e le uscite dell'anno.

    Sembra un po complicato ma in realtà è semplicissimo, spero di essermi espresso correttamente 🙂
    praticamente puoi gestire tutto da solo anche se poi quando c'è da compilare il modello unico per la dichiarazione dei redditi e/o l'f24 per pagare tasse e contributi, magari è utile un commercialista al quale dare tutte le fatture in modo che ti fa i conteggi in modo corretto. Un saluto ciao!


  • Super User

    Uhm... A dire il vero è da vedere se a Viceversa conviene di più il regime dei contribuenti minimi o non piuttosto il regime agevolato per le nuove iniziative. Ci sono vantaggi e svantaggi diversi per entrambi, e la valutazione è abbastanza soggettiva.


  • User Attivo

    Grazie delle risposte, allora per quanto riguarda il regime da valutare è sicuramente quello dei minimi non potendo usufruire del regime agevolato avendo gia lavorato da dipendente nel settore da 8 anni.

    La problematica che mi trovo ad affrontare la problematica come dicevo sopra non è tanto il regime fiscale quanto se la mia figura è un artigiano o un libero professionista con annessi e connessi i vari problemi e oneri fiscali.

    Parlando con l'albo degli artigiani ieri mi hanno detto che rientrerei nell'albo degli artigiani con le mie mansioni, altri come Aelf2008 che si occupano delle mie stesse cose sono liberi professionisti.

    Oggi la camera di commercio mi ha detto che secondo loro non dovrei essere artigiano.... 🙂 però dovrei chiedere all'albo degli artigiani...

    Mi sembra che nessuno nesa molto e tutti cercano di non dare risposte certe...