• User

    Cessione auto ad ex socio

    In occasione del recesso dalla società una persona fisica negozia la cessione di un'autovettura aziendale, che viene fatturata.
    La fattura reca indicazione di esclusione dalla base imponibile IVA ex art. 15 DPR 633. Io ritengo che il riferimento normativo sia errato. In realtà essendo l'ex socio non esercente impresa, arte o professione mancherebbe il requisito soggettivo per l'IVA, quindi l'operazione sarebbe fuori campo.

    Successivamente il cessionario dell'autovettura apre partita IVA ed utilizza l'auto come bene strumentale, e la carica nel registro cespiti. All'atto della dismissione dell'autovettura (per cessione ad un privato) occorre eliminare il bene dal registro cespiti. Avendo la vendita come controparte un privato mi chiedo:

    • è necessaria l'emissione della fattura?
    • in caso di risposta negativa, sulla base di quale documento registrare la cancellazione dal registro cespiti?

  • Bannato User Attivo

    Ciao.

    Per la dismissione del cespite da parte della società è sempre necessaria la emissione di fattura.

    Per quanto attiene la cessione al socio occorre sapere se all'atto dell'acquisto è stata detratta IVA ed in che misura o se è stata presentata successivamente richiesta di rimborso per IVA a forfait su autovetture


  • User Attivo

    l'esclusione ex art. 15 è senz'altro sbagliata. L'unica ipotesi in cui potrebbe esserci esenzione potrebbe essere quella in cui l'iva sull'auto fosse stata totalmente indetraibile all'atto d'acquisto. A seconda dei casi (come a detto Contabile valutando come è stata trattata l'IVA all'atto di acquisto) potrebbero verificarsi le ipotesi dell'assoggettamento totale ad IVA, al regime dei beni usati, ovvero l'applicazione del principio di simmetria (art. 13 c. 3 DPR 633/72).
    Non rileva il fatto che il cessionario sia un privato. Quindi l'ipotesi del "fuori campo" è sbagliata. Sarebbe come a dire che l'iva andrebbe eliminata per gli acquisti dei privati. Questo non avrebbe alcun senso dato che l'iva è un'imposta indiretta che colpisce proprio il consumatore finale.


  • Una azienda può vendere merci o cespiti soltanto in tre modi:
    Fattura
    Ricevuta fiscale
    Scontrino di cassa
    E in ciascuno dei modi è presente l'IVA
    Tale IVA può non essere applicata, a prescindere dalla modalità di vendita, secondo le modalità previste dalla legge ma in tal caso è necessario indicare con precisione il tiolo e la norma utilizzata.
    Nel caso dell'art 15 trattasi di spese sostenute per conto di chi riceve la fattura e quindi è un caso totalmente inapplicabile alla questione posta.
    Per verificare quale modalità di vendita applicare è assolutamente necessario conoscere come era stata gestita l'IVA all'atto dell'aquisto (come ben evidenziato da Bax).