• User

    Chiusura ditta individuale e rimanenze magazzino e beni uso ufficio

    Salve,
    il 31/12 ho intenzione di chiudere una ditta individuale, vorrei sapere avere una conferma sulla procedura corretta di chiusura e un consiglio sui beni presenti in ditta.
    La procedura dovrebbe essere la seguente:
    1)chiudo la partita iva
    2)comunico la cancellazione in camera di commercio
    3)La comunicazione di chiusura all'inps la fa la cciaa oppure devo farla io??
    Avendo delle fatture di acquisto di beni uso ufficio, tipo computer, condizionatori, ecc come mi devo comportare?? e invece per qualche rimanenza di magazzino (commercio elettronico) è consigliabile fatturarli a qualcuno?

    Grazie mille


  • Super User

    Non è solo consigliabile, è obbligatorio: o cedi tutti i beni dell'impresa a terzi, o fai dalle autofatture dirette a te stesso.
    In questo secondo caso, il corrispettivo (puramente virtuale) della cessione è il cosiddetto "valore normale", che costituisce anche la base imponibile per l'IVA.


  • User

    Quindi tenendo conto del valore normale non posso autofatturarmenle a prezzo di costo? mentre cedendo i beni a terzi li potrei fatturare a prezzo di costo in modo da compensare solo l'iva senza aumentare il volume d'affari?


  • Super User

    Se li vendi a terzi, il prezzo di vendita ve lo contrattate fra voi e nessuno può metterci becco.

    Se invece i beni restano a te, l'autofattura devi per forza farla utilizzando il valore normale, indipendentemente da ogni ragionamento sul costo storico.

    Per una definizione di "valore normale", ti riporto il testo di legge (art. 9 TUIR): "si intende il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e i servizi della stessa specie o similari, in condizioni di libera concorrenza e al medesimo stadio di commercializzazione, nel tempo e nel luogo in cui i beni o servizi sono stati acquistati o prestati e, in mancanza, nel tempo e nel luogo più prossimi. Per la determinazione del valore normale si fa riferimento, in quanto possibile, ai listini o alle tariffe del soggetto che ha fornito i beni o i servizi e, in mancanza, alle mercuriali e ai listini delle camere di commercio e alle tariffe professionali, tenendo conto degli sconti d'uso".


  • L'usanza è vendere a parenti, amici e conoscenti a valore simbolico i beni.
    Magari scrivendo in fattura che il bene è fuori uso.


  • E se si è in contabilità ordinaria annotare il pagamento per cassa.


  • User Newbie

    Buongiorno,
    vorrei chiedere alcuni chiarimenti su una situazione molto simile.

    1 - quando una partita iva (per ditta individuale) viene chiusa, bisogna per forza vendere/cedere/autofatturare TUTTI i beni di questa ditta? che siano essi ammortizzati, con ammortizzamento in corso o di valore inferiore ai 514 euro?

    2 - Il costo dei beni con ammortizzamento in corso al momento della chiusura della partita iva deve essere detratto interamente nell'ultima dichiarazione? oppure solo il quinto del loro valore (cioè la "rata" dell'anno corrente)? oppure ancora, se la partita iva viene chiusa a metà anno il 50% di quel 20%?

    Il mio commercialista ha chiuso per me la mia partita iva a marzo 2009, senza accennare questo discorso dei beni di proprietà della ditta individuale.

    3 - Posso ora "correggere" la liquidazione iva già avvenuta aggiungendo questa fattura a terzi o autofattura? (pagando more/interessi immagino...)

    4 - Posso pretendere dal mio vecchio commercialista (con cui ho concluso il contratto di consulenza alla chiusura della partita iva) che venga posto rimedio a questa mancanza o sono fatti miei? (ergo devo pagare un altro commercialista per sistemare le cose)

    grazie in anticipo,
    Filippo


  • Non è questione di "porre rimedio" basta chiedere al vecchio commercialista di predisporre la dichiarazione dei redditi come suo dovere.
    La chiusura di una azienda comporta per il commercialista anche il supporto all'ultima dichiarazione.


  • User Newbie

    ok.... però di fatto la partita iva è chiusa da marzo 2009 e dovrei fare ora una fattura pre-datata, oltre a correggere una liquidazione iva alla quale manca una fattura, giusto?


  • Non necessariamente, l'emissione di tale fattura non è inevitabile, vai con fiducia (per modo di dire) dal commercialista in questione e vedrai che predispone il tutto in modo indolore e formalmente corretto.