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Se ergastolo, lo fai per impedire che delinquano ancora, per esempio deterrente, per punizione pura, tutte queste cose, una sola...?
Inoltre, supponiamo un comportamento esemplare una volta in carcere, daresti loro la possibilita' in futuro di rapportarsi nuovamente con la societa'?
O saresti per buttare via le chiavi?
La pena di morte sfiora la mente di qualcuno?
La societa' deve sobbarcarsi il costo della loro incarcerazione o dovrebbe loro esser consentito di lavorare e pagare per la stessa?
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@777 said:
Se ergastolo, lo fai per impedire che delinquano ancora, per esempio deterrente, per punizione pura, tutte queste cose, una sola...?
Per impedire che delinquano ancora e per punizione. Per deterrente non ha senso, l'ergastolo non e' un deterrente, se sono in carcere a vita sono nell'impossibilita' di delinquere non perche' ho paura della pena ma perche' la pena stessa me lo impedisce. Un deterrente e' una giustizia veloce, un deterrente e' la certezza della pena, non la pena in se, che potrebbe essere pesante quanto vuoi, ma se non e' certa non funziona.@777 said:
Inoltre, supponiamo un comportamento esemplare una volta in carcere, daresti loro la possibilita' in futuro di rapportarsi nuovamente con la societa'?
Ho scritto chiaramente sopra come la vedo io, ergastolo, senza attenuanti e senza rito abbreviato resta ergastolo.[/quote]@777 said:
La pena di morte sfiora la mente di qualcuno?
Spero di no.@777 said:
La societa' deve sobbarcarsi il costo della loro incarcerazione o dovrebbe loro esser consentito di lavorare e pagare per la stessa?
Questo e' un problema sociale, la societa' vuole che siano puniti per cui la societa' deve pagarne le spese, so che sono loro ad aver commesso il reato e non la societa', ma consentire loro di lavorare costerebbe in sorveglianza, inoltre il lavoro nel carcere e' stato introdotto per dare una possibilita' di reintegrarsi nella societa' ai detenuti, ma se parliamo di ergastolo non c'e' reintegrazione, per cui sarebbe un lavoro forzato, che va contro la nostra cultura.
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Ergastolo senza possibilità di uscita.
Inoltre è bene trovare la soluzione perchè questi in carcere non facciano la vita bella alle spese di tutti, ma si procurino loro stessi i vari supporti con i lavori interni.
Sono convinto che ci sono un sacco di lavori che potrebbero fare per guadagnarsi quello che tutti gli passiamo.
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@Giorgiotave said:
Ergastolo senza possibilità di uscita.
E' anche la mia opinione, è quel senza possibilità di uscita che renderebbe la pena veramente esemplare, in questo paese le leggi ci sono, le pene anche però uno come "quello lì" condannato per stupro, con il Giudice che ha detto espressamente "trattarsi di persona pericolosa e con ampie possibilità di tornare a delinquere" che ci faceva fuori, in libertà seppur con obbligo di non uscire dalle 22 alle 10 del mattino ?
Un po' di certezza della pena non guasterebbe IMHO
@Giorgiotave said:
Inoltre è bene trovare la soluzione perchè questi in carcere non facciano la vita bella alle spese di tutti, ma si procurino loro stessi i vari supporti con i lavori interni.
Giusto anche questo, alcuni lo fanno già lavorando nei call center, non solo, magari capiscono che lavorare non è neanche poi così male
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I magistrati che regalano loro la liberta' andrebbero maggiormente responsabilizzati, forse il trucco e' questo.
Tuttavia a distanza di tempo tanti perdono la rabbia iniziale e non mi meraviglierei se molti che adesso li condannano senza attenuanti poi rivolgessero agli assassini un occhio maggiormente pietoso.
Comunque in un sistema di detenzione carceraria ideale, non dovrebbe esistere l'ergastolo, ma il regime carcerario dovrebbe esser tale da essere piu' un deterrente ai potenziali criminali e nello stesso tempo dovrebbero essere sviluppate procedure di recupero e rieducative finalmente efficaci.
Va be', vedremo se qualcuno ci riuscira' in futuro, adesso non resta che ficcarli dentro e farli lavorare.
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@777 said:
Comunque in un sistema di detenzione carceraria ideale, non dovrebbe esistere l'ergastolo, ma il regime carcerario dovrebbe esser tale da essere piu' un deterrente ai potenziali criminali e nello stesso tempo dovrebbero essere sviluppate procedure di recupero e rieducative finalmente efficaci.
Allora sei buono anche tu :D. Questa tua risposta mi sorprende molto, davvero. Ma hai un' idea di come dovrebbero essere tali procedure?
Io faccio parte della categoria del perdono. Ma onestamente in un caso del genere non vedo nulla da perdonare.
Questo basta.rdo faceva i lavori in casa Onofri, che lo hanno accolto in casa, lo pagavano in anticipo dato che aveva problemi economici, decidono di compiere un atto già di per se scellerato come un sequestro, di un bambino, malato per giunta, e ha il coraggio di ammazzarlo per i lamenti comprensibilissimi per un esserino di quell'età e soprattutto in quella situazione (che si aspettava, che gli faceva le feste?). In più la società italiana, che ha come lato positivo (mah!?) proprio il permissivismo giudiziario, gli aveva dato già una seconda possibilità dopo che questa bestia aveva violentato, legandola ad un albero una ragazza di 16 anni, e questo qui si permette di progettare una cosa del genere nei confronti di una famiglia che lo accolto, prendendosela con un innocente malato, e sapendo quello che aveva fatto, con la faccia tostissima di dare delle false speranze a due persone perbene?
Io sono uno che assolverebbe tranquillamente la Franzoni, anche se fosse ritenuta e scoperta colpevole, allora per parlare in questo modo io, con una premeditazione così diabolica, vuol dire che l'hanno combinata davvero grossa, ma davvero cacchio!!!
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Non mi ritengo buono, né cattivo, ma realista e con riguardo ai posteri.
Quello che facciamo della società oggi è quanto erediteranno (per ora senza tasse ) le nostre generazioni future. Ci penso anche se non ho figli.
Il mio pensiero è orientato in questo senso, non verso la bontà o la rabbia.
Il peggior nemico delle generazioni future ritengo sia il buonismo, che poi bontà non è, ma la ricerca del quieto vivere.
Per questo chi commette reati di violenza contro la persona soprattutto, non dev'esser negligentemente perdonato.
Il perdono per me succede al pentimento, non viceversa. E il pentimento succede a prove inconfutabili di ciò. E poi residuano i casi di malattia mentale et similia che devono essere trattati differentemente.
Sono certo che qualcuno, visto il quadro che hai descritto tu, sarebbe pronto a considerare i due malati mentali e perciò non punibili col carcere, ma con forme inefficaci di terapia e allontanamento dalla società civile.
Non sapevo che aveva violentato una sedicenne, cosa che mi fa imbestialire quanto non posso dirti.
Lo ritengo un reato bestiale, letteralmente, al punto che vorrei tanto sapere il magistrato che fu investito del caso chi era e cosa decise. Le leggi sono incasinate, ma ci sono per bloccare certi crminali, ma non devono essere sempre regolarmente reinterpretate dai magistrati che oltretutto sono totalmente irresponsabili.
Questo deve cambiare e la società farà un passo avanti, secondo me...
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@777 said:
Lo ritengo un reato bestiale, letteralmente, al punto che vorrei tanto sapere il magistrato che fu investito del caso chi era e cosa decise. Le leggi sono incasinate, ma ci sono per bloccare certi crminali, ma non devono essere sempre regolarmente reinterpretate dai magistrati che oltretutto sono totalmente irresponsabili.
Questo deve cambiare e la società farà un passo avanti, secondo me...
Era questo quello a cui mi riferivo nel mio precedente intervento, il magistrato aveva avvertito che era pericoloso, gli ha anche dato sei anni per quel reato, solo che ... adesso era fuori con l'obbligo di non uscire da casa dalle 10 di sera alle 5 di mattina, un po' pochino IMHO come pena.
Questo è il problema: la certezza della pena non esiste in Italia, non ancora, speriamo che chiunque vinca queste elezioni ci pensi (non credo, in 30 anni che vedo susseguirsi governi non l'ha mai fatto nessuno ).
E' inutile prevedere pene di 30 anni e tra permessi ed altro se ne scontano meno della metà, giusto premiare chi si redime, ma controlliamo che sia veramente redento prima.
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Tra le altre cose dicono che le carceri sono stracolme e le condizioni sono spesso disumane.
A parte che non vedo una priorità nel difendere i diritti dei carcerati anziché quelli dei cittadini onesti e soprattutto non violenti, ma non so voi, ma una tassuccia per finanziare un ampliamento degli istituti carcerari la sopporterei meglio che altre, anzi, la promuovo!
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@777 said:
Tra le altre cose dicono che le carceri sono stracolme e le condizioni sono spesso disumane.
A parte che non vedo una priorità nel difendere i diritti dei carcerati anziché quelli dei cittadini onesti e soprattutto non violenti, ma non so voi, ma una tassuccia per finanziare un ampliamento degli istituti carcerari la sopporterei meglio che altre, anzi, la promuovo!
La butto li, per cui criticate pure, pero' mi chiedo: perche' non attivare carceri private che si finanziano col lavoro dei detenuti? Potrebbero funzionare?
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Bella idea!
Mi secca non averci pensato prima!
Non so se è praticabile, ma mi pare uno spunto estremamente interessante!
Bravo Lkv!