• User Attivo

    intermediazione

    Un contribuente (che ha optato per il regime ex lege art. 13/2000) riceverà un compenso per aver segnalato ad un promotore finanziario un cliente. In sostanza si è trattato di un operazione di finanziamento concessa da una banca
    Due domande:
    a) Il soggetto che percepirà il compenso fattura con iva oppure esente art. 10 comma 1 lettera 9)? A mio avviso con iva perchè a prescindere dal fatto che l'oggetto è un operazione di carattere finanziario, non essendo ne un mediatore creditizio nè un promotore finanziario non può considerarsi alla stessa stregua.
    b) Tale intermediazione presuppone necessariamente l'iscrizione ad un albo oppure il soggetto può svolgerla senza limiti o incombenze?
    Grazie


  • User Attivo

    Per la prima domanda ti rispondo sulla base dell'esperienza e senza aver approfondito sul piano teorico la questione. In passato mi è capitato di vedere società finanziarie che chiedevano a rivenditori di auto l'emissione di fattura a titolo di provvigione per aver promosso un contratto di finanziamento sulla cessione del veicolo. La fattura era esente ai sensi dell'art. 10. Qui non si tratta tanto di una questione soggettiva (il soggetto è o non è mediatore), ma riguardante la natura dell'affare promosso (contratto di finanziamento). Nonostante il caso pratico sarebbe comunque opportuno chiarire meglio la questione.
    Per la tua seconda domanda la risposta mi trova invece meno dubbioso. Se un soggetto svolge l'attività di mediatore anche in via occasionale è necessaria l'iscrizione al ruolo. Se si tratta di un'operazione di finanziamento chi l'ha promossa non ha svolto un'attività di intermediazione finanziaria, ma una vera e propria attività di mediazione e in quanto tale dovrebbe risultare iscritto alla sezione 4 del ruolo agenti in servizi vari tenuto dalla camera di commercio. Chi non fosse iscritto svolgendo tale attività risulterebbe un abusivo. Tra l'altro il mediatore in questa circostanza avrebbe serie difficoltà a risultare iscritto, in quanto probabilmente dovrebbe rinuciare alla sua attività poichè l'attività di mediazione e agenzia è incompatibile con:

    • l'impiego pubblico (ad eccezione di impieghi pubblici con part-time non superiore al 50%) o privato (ad eccezione di quello prestato presso imprese di intermediazione);
    • l'esercizio di attività imprenditoriali e professionali escluse quelle di mediazione comunque esercitate Tuttavia mi sento di dire che in questo ambito presumo che non ci siano veri e propri controlli anche solo per il fatto che non sono a conoscenza di una collaborazione tra agenzia delle entrate e CCIAA, nè di particolari attività investigative in tal senso. Vedi Legge 57/2001, Legge 39/1989.

  • User Attivo

    Ok grazie per la risposta. Direi allora che in tal caso per farsi pagare il servizio sarebbe opportuno indicare in fattura qualcos'altro..
    Esempio: Servizi di segreteria e raccolta documenti per la pratica relativa al finanziamento x...erogato dall'istituto di credito....etc etc...
    In tal caso diventerebbe automaticamente un operazione imponibile ai fini iva.
    Che ne pensate?