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lavoratore dipendente e partita iva
Sono un lavoratore dipendente con contratto a tempo indeterminato. Tuttavia mi diletto nella realizzazione di siti internet e nell'attività di informatico a tutto campo. Per il 2009 mi hanno proposto una serie di lavori che, se da me accettati, dovrebbero generare guadagni da 12.500 a 15.000 ? (con la speranza che la cifra possa salire se dovesse saltare fuori qualche altro lavoretto). In questa cifra potrei far rientrare i proventi da eventuali affiliazioni sui siti che gestisco direttamente ed eventualmente scaricare qualche costo (cellulare, hardware vario, automobile).
Con questo volume d'affari ( lo so fa ridere) quale posizione mi conviene aprire? una normale partita IVA? un regime agevolato o forfettario (o come cavolo si chiama)?
Ovviamente senza rinunciare al mio lavoro a tempo indeterminato, so già che nel caso in cui accettassi i vari lavori andrei fuori dalle varie soglie per le quali è lecito farsi pagare a ritenuta.
Avete qualche consiglio? Secondo voi dovrei rinunciare a queste entrate aggiuntive?
Tempo fa un amico commercialista mi disse che l'imps potrebbe ritenere congruo l'importo che versa il mio datore di lavoro per il mio contratto a tempo indeterminato e chiedermi una differenza integrativa per l'attività d'impresa. A me sembra strana sta cosa, tuttavia vorrei un vostro parere a proposito di questa affermazione.