• Super User

    I Ministri Tremonti e Sacconi non escludono la bancarotta per l'Italia.

    Apprendiamo in questi giorni che il devastante effetto dell'arrivo della crisi economica, che per ora ha mostrato solo i primi timidi ma già tremendi effetti, comincia a preoccupare i nostri Ministri.

    Tremonti e Sacconi, Ministri dell'Economia e del Welfare, si sono resi conto che potrebbe maturare una situazione di non competitività dei BOT e CCT italiani e per questa il timore che possano andare deserte le aste.

    Lo Stato italiano ha un debito pubblico ben superiore del proprio Prodotto Interno Lordo di un intero anno * (caso quasi unico al mondo) e se dovesse verificarsi quanto temuto, in pochi mesi si arriverebbe alla paralisi dello Stato, con cessazione dei pagamenti degli stipendi ai dipendenti statali e Forze dell'Ordine, compresi i Parlamentari e loro portaborse (autoblu ed aerei compresi :surprised: ), blocco dei pagamenti delle opere pubbliche, delle Regioni, Province e Comuni ed alla conseguente bancarotta.

    Ora, visto il montare dello scalpore delle dichiarazioni, i Ministri stanno tentando di addolcire le loro dichiarazioni, sostenendo che il debito pubblico italiano è solidissimo ed invitando i cittadini a comprare in massa e senza timore Bot e Cct che sono "i migliori al mondo".

    Purtroppo proprio come irresponsabilmente dichiarato dal Presidente del Consiglio ad inizio ottobre, quando dichiarò che la crisi non avrebbe toccato la "solida economia" dell'Italia ed invitò a comperare azioni di Enel e Eni.
    Chi ha creduto al suo consiglio e lo ha seguito, ha visto in un solo mese pesantemente svanito l'investimento, dato il successivo crollo in borsa sia di Eni che di Enel.

    Il nostro Sistema Paese affonda, abbandonato alla deriva di un mondiale mare in tempesta, e lo lasciamo governare da scaltri guitti, giocolieri affaristici e ballerine sguaiate, affidandone il controllo ad un'opposizione composta da altrettanti scaltri guitti, giocolieri affaristici e ballerine sguaiate.

    Da tempo cari amici consideriamo indispensabile ed urgente una generale profonda riflessione; dovesse avverarsi quanto temuto dai nostri Ministri, la bancarotta dell'Italia, arriveremmo a toccare davvero il fondo e forse, dopo che privi di stipendi milionari i vari politicanti affaristi sarebbero fuggiti a rubare altrove, da là saremo costretti a ripartire e ricostruire.

    Magari con gente un po' più seria stavolta. :smile5:

    Edit:

    • Il debito pubblico italiano, recentemente aumentato dal Governo in carica, si aggira sui 1.700 miliardi di ?.
      Per comprendere l'immensità della cifra, possiamo considerare che tutto il fatturato di tutte le aziende ed attività italiane del 2007 (PIL) è stato di circa 1.600 miliardi di ?.

    Se trasformiamo la cifra in appartamenti, tanto per dare un volume all'importo, considerandoli di medio valore a 333.000 l'uno, ne abbiamo circa 5.100.000.
    Oltre 5 milioni di appartamenti.
    In una città come Milano ci sono circa 500.000 appartamenti.
    Parliamo quindi di un debito del valore pari agli appartamenti di 10 città come Milano.

    Questa è la garanzia dei Bot e Cct "migliori del mondo".


  • Super User

    Da tempo cari amici consideriamo indispensabile ed urgente una generale profonda riflessione; dovesse avverarsi quanto temuto dai nostri Ministri, la bancarotta dell'Italia, arriveremmo a toccare davvero il fondo e forse, dopo che privi di stipendi milionari i vari politicanti affaristi sarebbero fuggiti a rubare altrove, da là saremo costretti a** ripartire e ricostruire**.Scusate la successione di post, ma ho letto solo ora un interessante documento del Censis che considera in 11 milioni di persone, il 40% delle famiglie i soggetti a rischio per la crisi.
    <!-- inizio FIRMA -->
    Secondo** Censis un sentimento negativo pervade "un insieme di singoli organismi elementari che vivono uno accanto all'altro senza forza e futuro;... una mucilaggine spaventata e in preda al panico diffuso da un'implosione finanziaria internazionale senza ravvicinati precedenti".

    **Secondo il rapporto, la percezione che gli italiani hanno di questa fase storica non è esattamente quella di una grande vigilia di cambiamento:

    • il 37% pensa che la crisi potrebbe migliorarci, costringendoci a rivedere i nostri difetti
    • il 30,3% dichiara più cinicamente che non ci cambierà più di tanto
    • il 32,8% reputa più pessimisticamente che la crisi invece ci peggiorerà, facendo riemergere l'egoismo e l'interesse personale esasperato.

  • User

    Ciao, scusa pero' non ho capito, secondo te, visto questa gravissima crisi mondiale, quale sarebbe la ricetta? Quella di dire che la nave sta affondando si salvi chi puo? Puo' darsi che tu abbia ragione. Io comunque sarei sempre dell'idea di cercare di mantenere il morale quanto piu' alto possibile, magari incoraggiando i marinai che ce la possiamo fare e che quindi tutti insieme di tirare via l'acqua dalla nave anche con le mani se serve pur di cercare di non affondare! Questo ovviamente se è un obiettivo comune, se invece gli obiettivi sono diversi... beh allora è ovvio che difficilemente la barca resterà a galla!


  • Super User

    Io propongo solo argomenti alla discussione e come Admin non ho le condizioni per suggerire ricette.

    Casomai un lamento ed un auspicio, cominciare a liberarci di scaltri guitti, giocolieri affaristici e ballerine sguaiate. 🙂


  • User

    Beh su questo ti do pienamente ragione.
    Ciauz 🙂

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