• User Attivo

    Meglio il licenziamento o le dimissioni ?

    Non so se è il posto giusto per chiedere:

    Il titolare mi ha detto di volermi licenziare, e mi ha chiesto se preferisco essere "licenziato" (da lui) o chiedere le dimissioni.

    Io so che è meglio essere licenziati per godere di alcuni diritti o evitare delle "penali".

    Lui invece mi ha detto che mi consiglia chiedere le dimissioni perchè mi conviene (chissà perchè).

    E' vero?


  • User Attivo

    1° Con il licenziamento hai diritto alla disoccupazione, con le dimissioni no.

    2° Se ti licenzia tu puoi impugnare il licenziamento entro 60gg, con le dimissioni no.


  • User Attivo

    Confermo quello che dice Ange74

    Ovviamente devi verificare che la causa di licenziamento sia corretta
    (ad ese.: riduzione del personale) e non, ad esempio, "per giusta causa",


  • User Attivo

    Penso che ascoltare il consiglio del datore di lavoro in tema di licenziamento/dimissioni (quando il datore di lavoro desidera espressamente porre fine al rapporto di lavoro in modo unilaterale)..

    sia un pò come se il topo ascolta i consigli del gatto su dove costruire la propria tana..

    Chiedi IMMEDIATAMENTE consiglio ad un avvocato lavorista. MA SUBITO! Cioè 5 giorni fa!!!


  • User Attivo

    ciao ops8086,
    il problema è complesso.

    Normalmente, come già ti hanno chiaramente spiegato, non è consigliabile dimettersi perché in quel caso non puoi impugnare la rottura del rapporto lavorativo e, dunque, non puoi rivendicare eventuali somme dovute dal tuo datore di lavoro come, ad esempio, differenze retributive, ferie non godute, 13ma, TFR ecc.

    Tuttavia, tu devi considerare il tuo caso specifico. Se, ad esempio, anche tu non hai interesse a mantenere quel posto di lavoro, ed in effetti il tuo datore di lavoro non si è comportato male nei tuoi confronti, intendo sia a livello di trattamento economico sia a livello personale, potresti anche considerare l'ipotesi di proporgli una liquidazione finale, una cd buona uscita.

    Nei casi in cui i rapporti non sono tesi, il datore di lavoro ha interesse a rendere più snella la propria forza lavoro ed il lavoratore non è poi così dispiaciuto poiché ha altre prospettive, la buona uscita è uno strumento privato fra le parti che le mette d'accordo ed evita tanti problemi e pensieri ad entrambi.

    Ovviamente se il tuo interesse è quello di mantenere il posto di lavoro le cose sono ben diverse: in questo secondo caso è assolutamente sconsigliabile presentare le proprie dimissioni.

    Considera che se ti trovi in un'azienda in cui ci sono più di 15 dipendenti il licenziamento è molto difficile.

    Ciao ciao