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- Ancora sui contribuenti minimi
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Grazie Rubis mi hai chiarito totalmente le idee, ma avrei a questo punto un'altra domanda.
Posso comprare un certo numero di marche, tipo 10 marhce, per poi apporle su fatture che hanno una data di emissione posteriore rispetto a quella di emissione delle fatture?
Grazie ancora per le tue risposte mi sono state utilissime.
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naturalmente ho scritto una cavolata. la domanda era:
posso comprare un certo numero di marche in una unica soluzione per poi apporle su fatture che hanno una data di emissione posteriore rispetto a quella di stampa delle marche?
grazie e scusa per il bisticcio di concetti, sai l'economia mi fa dare i numeri.;)
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Salve ho letto un pò nei forum che è necessario o meglio conveniente aprire la partita iva chi è abilitato al patrocinio.
Io ho pochissime pratiche ma sono pratiche banali e dei miei familiari.
Cosa devo fare?devo iscrivermi alla cassa forense e aprire partita iva?
help:o
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[quote=Rubis;531984]1) 3) I contribuenti minimi deducono i contributi direttamente in contabilità sempre seguendo il principio di cui sopra.
anchi'io sto preparando una proposta economica in contrapposizione ad una proposta "scandalosa" ricevuta da mia figlia farmacista dipendente.
Preferisco tralasciare la proposta fattale da srl e parlare di quella che ho costruito io dopo aver consultato un consulente, un sindacalista, un esperto di previdenza.
Il consulente mi ha suggerito di partire fiscalmente come contribuente minimo.
La nuova attività partirà dal gennaio 2009. mia figlia coprirà l'apertura di una parafarmacia per 39 ore settimanali per le quali emetterà fattura, penso mensilmente.
Per calcolare il compenso massimo possibile pur restando tra i contribuenti minimi (sarebbe impossibile per lei dover gestire una tassazione ordinaria vista la proposta indecente ricevuta)
Sono partito da quello che costa mia figlia all' azienda dove lavora attualmente come dipendente
36.974,91 euro dal quale deduco subito in contabilità (ed è questo che non sò se è corretto) -8000 euro previdenza ente naz.prev. farmacisti al quale aggiungo un bonus fisso di 4500 euro (col quale risupero i 30.000 ma resto nella tolleranza ammessa (non oltre 50%) tolgo il versamento del 20% -500 euro di costi professionali) ed il costo del consulente fiscale 850 euro.36.974,91 -8000 enpaf previdenza 28.974,91
Bonus 4.500,00
Imposte c. minimi 20%(-costi Prof.) -6194,98
Consulente fisc.,p.iva,registri e varie -850,00Totale netto annuo 26.429,93
Totale netto mensile 2.202,49a questo punto chiedo (al sig RUBIS)questa procedura è corretta :?e se no come fare ad arrivare allo stesso risultato rimanendo nei contribuenti minimi.
grazie anticipate
franco
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Uno dei requisiti per accedere al regime dei minimi è quello di avere un volume d'affari non superiore a 30.000 euro in un anno.
Nel tuo caso per verificare tale limite non devi prendere in considerazione l'ipotetico reddito a fine anno ma devi prendere in considerazione il volume d'affari, ossia i compensi fatturati nel corso dell'anno per cui se, ad es., tua figlia emetterà fatture per 40.000 euro e ha costi per 15.000 euro nel 2010 dovrà adottare il regime ordinario in quanto ha perso uno dei requisiti per poter restare nel regime dei minimi (superamento della soglia di 30.000 euro di volume d'affari).
Saluti.
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io sono praticante abilitata, ho aperto partita iva e sono iscritta alla cassa nazionale forense.
L'apertura della PIVA non comporta niente, se non incassi non hai spese.
L'iscrizione alla cassa invece sì che comporta spese, mi sono iscritta circa nell'aprile 2008 e mi è già arrivato da pagare un bollettino pari ad € 800,00 per quest'anno.
Quindi vedi un pò te, io mi sono iscritta perchè cmq prima uno inizia a maturare anni e meglio è, visto come vanno le cose, ma gli importi da pagare non sono bassi.
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@Rubis said:
Uno dei requisiti per accedere al regime dei minimi è quello di avere un volume d'affari non superiore a 30.000 euro in un anno.
Nel tuo caso per verificare tale limite non devi prendere in considerazione l'ipotetico reddito a fine anno ma devi prendere in considerazione il volume d'affari, ossia i compensi fatturati nel corso dell'anno per cui se, ad es., tua figlia emetterà fatture per 40.000 euro e ha costi per 15.000 euro nel 2010 dovrà adottare il regime ordinario in quanto ha perso uno dei requisiti per poter restare nel regime dei minimi (superamento della soglia di 30.000 euro di volume d'affari).
Saluti.scusa ma
quindi i ricavi che fanno testo alla formazione dei 30000 non sono abbassati dalla detrazione dei contributi previdenziali a monte della formazione del reddito.?se 30.000 è il massimo fatturabile togliendo previdenza 8.000 imposte 20% =6.000
spese consulente p.iva 800 mi rimangono solo 15.200 euro l'anno oltre i quali non si può avere il requisito di contribuente minimo?
[LEFT]?principio di cassa?, e cioè in considerazione
del momento di effettiva percezione del ricavo o compenso, nonché di effettivo sostenimento[/LEFT]
del costo o della spesa
io questo (forse per convenienza) lo interpretavo come deduzione immediata del compenso che poteva diminuire il compenso che portava alla formazione dei 30.000
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@pelo49 said:
scusa ma
quindi i ricavi che fanno testo alla formazione dei 30000 non sono abbassati dalla detrazione dei contributi previdenziali a monte della formazione del reddito.?se 30.000 è il massimo fatturabile togliendo previdenza 8.000 imposte 20% =6.000
spese consulente p.iva 800 mi rimangono solo 15.200 euro l'anno oltre i quali non si può avere il requisito di contribuente minimo?Il limite dei 30.000 euro previsto quale requisito per poter usufruire del regime dei contribuenti minimi è riferito ai ricavi e non al reddito.
Se nel corso dell'anno nel quale si applica tale regime detto limite viene superato del 50% il contribuente fuoriesce immediatamente dal regime agevolato e applicherà il regime ordinario. Se invece si supera la soglia di 30.000 euro di ricavi ma non del 50% il contribuente dovrà applicare il regime ordinario a partire dall'esercizio successivo.
Il reddito (ricavi-costi) costituirà la base di calcolo per l'applicazione dell'imposta sostitutiva del 20%.
Saluti.
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grazie rubis credo di avere finalmente capito... e nel mio caso è una vera fregatura...
di nuovo franco
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Torniamo alle domande di chi ha aperto il thread...
@Baby79 said:
posso comprare un certo numero di marche in una unica soluzione per poi apporle su fatture che hanno una data di emissione posteriore rispetto a quella di stampa delle marche?
Io credo (è bene che dica "credo"!) che tu possa fare tranquillamente così come dici.
Ben diverso è il caso, di cui si è discusso in un altro thread, di fatture emesse senza marca da bollo: temo che una fattura emessa a gennaio non possa riportare una marca da bollo stampata a fine dello stesso anno... Sarebbe chiaro che prima era stata omessa!E ora che ci penso... Che c'è di male a ravvedersi in tempo? Lo chiedo lì