• User Newbie

    divisioni

    chiedo scusa è la prima volta che provo con questo nuovo (per me) modo di comunicare.
    [CENTER]provo[/CENTER]
    non si riesce tra noi fratelli a trovare accordi per dividere i beni lasciati da nostro padre:
    come ci si comporta? gli anni passano e le proprietà vanno in malora...
    anche se poca roba ma dispiace ...
    chi mi può aiutate e consigliare? grazie!!!


  • User Attivo

    Prova con l'esporre qualche dettaglio dei problemi: data di apertura successione (cioè data della morte di tuo padre), composizione della tua famiglia (cioè degli ascendenti e discendenti di tuo padre), beni presenti nell'asse ereditario (mobili, immobili, ecc.), presenza o meno di un testamento (e se è olografo o pubblico)...


  • User Newbie

    si certo grazie!!
    data del decesso è agosto 1995. la successione è stata presentata nei termini anche se è stata fatta integrazione perchè sono stati tralasciati dei dati.
    non esiste testamento nè olografo nè pubblico.
    l'asse ereditario è esiquo, non vale nemmeno la pena prendersela, ma è una questione di correttezza,
    i componenti eredi legittimi sono i quattro figli . non si è mai trovato con i fratelli un modo per accordarci.
    terze persone riferiscono che ogni tanto uno di loro si intesta qualche cosa.. un terreno ad esempio.. ho pensato a male lingue, ma le persone mi riferiscono sono affidabili.
    mi chiedo come è possibile? se fosse vero che succede? come procedere nel rispetto di tutti per risolvere il problema e fare in modo che ognuno abbia la sua quota giusta prima che tutto vada in malora? grazie!


  • User Attivo

    Ciao Bosco,

    se il de cuius (cioè il defunto) non stabilisce alcunchè per testamento, si seguono le regole di successione previste dalla legge (prevalentemente il codice civile, v. 456 ss, soprattutto 565 e seguenti).

    La legge, in estrema sintesi, stabilisce chi ha diritto a succedere (legittimario) e la sua quota di successione.

    Nella tua risposta dici che la successione è stata presentata nei termini; cosa intendi? Vi siete recati da un notaio oppure avete semplicemente fatto la dichiarazione di decesso all'anagrafe?

    Ad ogni modo, le persone che ti riferiscono che i tuoi fratelli si intestano a loro piacimento terreni o altro, anche se affidabili e sicuramente in buona fede, ti raccontano cose che non credo rispondano a verità: per "intestarsi" un bene immobile è necessario l'intervento di un notaio a garanzia della certezza del diritto; il notaio intesta l'immobile al richiedente sempre che lo stesso fornisca un titolo idoneo; il titolo idoneo, in questo caso, può essere un titolo successorio, oppure per usucapione, non certo la vendita.

    La prima cosa da fare è una visura dei terreni che ti interessano per stabilire il proprietario ed il titolo derivativo.

    Se trattasi di titolo successorio, ti invito a recarti da un notaio di tua fiducia per approfondire la questione e far luce sulla successione legittima aperta a suo tempo, se trattasi di usucapione (ma non credo che uno dei tuoi fratelli abbia chiesto la proprietà per usucapione), ti consiglio di recarti velocemente da un buon avvocato perchè quasi sicuramente hai le carte per metterlo nei guai.

    In definitiva, se la questione vera è la correttezza, fai prima a gestire la cosa sul personale, non certo sul legale; se scegli la seconda strada, vista la complicatezza della materia, per capirci qualcosa devi rivolgerti ad un professionista.

    Spero di esserti stato un minimo di aiuto.

    Ciao e buona giornata


  • User Newbie

    si lo sei stato tantissimo e grazie molto.
    vero la materia è veramente complessa, passano gli anni ed alla fine non si arriva a una conclusione, il problema è che ho anche la delega di uno dei fratelli perchè vive fuori anche lui, mentre gli altri due risiedono nel luogo, alla fine potrei essere anche accusata di non aver tutelato i diritti di uno dei fratelli... che casotto!!!
    la volontà è sicuramente concludere nella massima correttezza, ma personalmente non si riesce a definire ...come dimostra il tempo !!! quindi che si fa???
    la successione è stata presentata da un notaio, le quote sono 1/4 quote indivise. (dico giusto?) fin qui tutto bene, il problema nasce dopo. es. uno pensa di prendere la casa e rinunciare al resto, ma l'altro non è d'accordo perchè, invece che è interessato lui alla casa, .. ma nel momento che si risponde va bene, prendila tu.. non va più bene .. e così via... (credimi è solo un piccolo esempio per indicarti che non c'è volontà di accordo) così passa il tempo, nel frattempo i fratelli rimasti nel posto godono di tutti i benefici, coltivano, raccolgono i prodotti ecc...adesso che ti leggo,forse si tratta proprio di usocapione... ma se così fosse, come erde non devo essere avvisato?
    poi rivolgersi ad un notaio, effettuare visura terreni ecc.. sono ancora ulteriori spese.. che alla fine pago sempre io... non c'è un modo... diverso economico?
    ho sentito parlare da amici di giudici di pace, chi sono? di cosa si occupano? come funziona? non possono aiutarmi a risolvere il problema??
    grazie mille


  • User Attivo

    Dunque,

    il giudice di pace è un giudice onorario, non ordinario (cioè non ha sostenuto il concorso pubblico per diventare un magistrato), e si occupa delle cause di modico valore, nonché di alcune cause relative a specifiche materie.

    Francamente non vedo come un giudice di pace possa esserti di aiuto; in altre parole il giudice di pace non è un difensore, o un consulente, che lo Stato mette a disposizione della popolazione per risolvere i guai che uno ha.

    La realtà dei fatti, purtroppo, è che tu non puoi fare altro che rivolgerti ad un avvocato; solo grazie ad un professionista potrai, innanzitutto, stabilire quello che è formalmente accaduto fino ad oggi ed, eventualmente, procedere di conseguenza.

    Se il problema sono le spese, sappi che lo Stato prevede il "gratuito patrocinio" per i non abbienti: se hai un reddito annuo inferiore ai 9.700,00 circa puoi chiedere di essere assistito da un avvocato abilitato all'esercizio del gratuito patrocinio (per un elenco di tali avvocati puoi fare una ricerca nell'albo del consiglio dell'ordine degli avvocati della tua città che è consultabile presso l'ordine stesso e, in molti casi, anche sul sito istituzionale dell'ordine in questione).

    Sappi, tuttavia, che questa forma di garanzia è prevista solo per i procedimenti giurisdizionali, non anche per tutte le attività prodromiche (cioè tutte le attività stragiudiziali di consulenza) che, come nel tuo caso, sono necessarie per capire come agire.

    Ciao ciao


  • User Newbie

    molto chiaro ed esauriente!
    volevo evitare di rivolgermi ad un avvocato, non per il costo!!
    ma a quanto pare devo proprio farlo!!
    ti ringrazio di cuore!