• User Newbie

    Fatturazione dall'estero....confusione

    Il problema: una società italiana ,operante nel campo editoriale in un settore di nicchia, si avvale a oggi di collaborazioni italiane. Sta pervenendo un'offerta di collaborazione da una società assolutamente legittima operante nella repubblica dominicana: questo importante contributo porterebbe a un notevole miglioramento dei costi, in quanto si potrebbe sostituire il principale fornitore italiano con costi piu' alti mediamente del venti per cento. L'apporto di questo nuovo partner rimpiazzerebbe l' italiano che incide circa per un 25 per cento della fatturazione della società italiana. Il commercialista della società ha espresso dubbi sulla fattibilità e su eventuali controlli fiscali....personalmente non capisco questi problemi, dalle mie modeste conoscenze Santo Domingo non è presente in nessuna black-list e le tasse sono notevoli e la società riconduce a un giornalista italiano residente all'estero , quindi assolutamente nel campo. La domanda è se i dubbi del commercialista sono leciti o meno?Un grandissimo grazie a chi potrà rendere il campo meno confuso!!!!!!!!


  • Super User

    @menevo said:

    ...

    Effettivamente la Repubblica Dominicana non rientra tra i Paesi black-list di cui al D.M. 23/01/2002 per cui, a lume di naso, l'operazione descritta sarebbe fattibile non ricorrendo i presupposti per l'applicazione dell'art. 110 c.10) e 11) del TUIR.
    Saluti.


  • User Newbie

    a Rubis, per il parere che conforta il mio pensiero, spero in qualche altro apporto. Felice continuare !Menevo


  • User Newbie

    ho avuto alcune risposte positive , ma vedo che il campo non è chiarissimo, e penso di fare una domanda utile anche a altri utenti. Ho notato che si confonde la Repubblica Dominicana con la Dominica , che è un paese con fiscalità privilegiata e questo porta a ulteriore "caos" interpretativo. La domanda generale è questa : se una società italiana opera con una società extra- ue e se quest'ultima è situata in uno stato a fiscalità non privilegiata è "automatica" la deducibilità dei costi oppure , in caso di verifiche, il soggetto italiano deve dare ulteriori prove oltre la fatturazione e la dimostrazione "cristallina"del lavoro con questa società ?Grazie e felice continuare!menevo


  • Super User

    @menevo said:

    ...

    Il problema dell'indeducibilità dei costi ex art. 110 c. 10 del TUIR riguarda solo i rapporti con società residenti in Paesi black-list.
    Lo scopo della norma è quello di evitare che vengano costituite nel paradiso fiscale società con il solo scopo di ottenere indebiti risparmi d'imposta in Italia: la società italiana deduce i costi mentre la società off-shore non paga tasse essendo localizzata in uno di questi Stati.
    Venendo al caso specifico la Repubblica Dominicana non mi risulta essere inclusa nella lista dei Paesi black-list per cui ritengo che un eventuale rapporto con un fornitore localizzato in questo Stato dia luogo alla deducibilità dei costi.
    Al contrario la Dominica (Stato diverso dalla Repubblica Dominicana) è invece considerato un Paese black-list e quindi in questo caso i costi sarebbero indeducibili, a meno che il contribuente o non fornisca, a richiesta dell'Ufficio, la documentazione di cui all'art. 110 c. 11 del Tuir ovvero prima di porre in essere l'operazione presenti istanza di interpello disapplicativo.
    Saluti.