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Cinquant'anni
50 anni è un peso terribile,
50 anni è un peso mentale oltre che fisico,
è l?epoca dei bilanci, non nascondiamocelo.50 anni è mezzo secolo.
L?alito della morte si fa sentire dietro la nostra nuca,
sempre più vicino
e non abbiamo concluso niente di quello che
veramente volevamo.Chi è onesto concluderà che tutti i rami della vita,
da quella lavorativa a quella familiare,
da quella sentimentale a quella della lotta politica e sociale
(il cambiamento del mondo)
sono stati un fallimento totale.50 anni, per molti di noi, per tutti in verità, sono una vera prova della vita.
Oggi mentre risistemavo i libri del mobile chiaro nel salone
mi chiedevo cosa possiamo aspettarci avanti
qual?è la lezione di tutto questo...
non so, ma per un movimento maldestro, è caduto sul pavimento
"Niente per Caso" di Richard Bach. Si è aperto a
pagina 254, diceva:?Morto per tanto tempo, tornavo a vivere. Incatenato per tanto tempo, ero ancora libero.
Finalmente la risposta. La lezione che era stata così difficile da scoprire, e così difficile da imparare, diventò immediata e chiara e facile. La ragione dei problemi è la loro soluzione. Perché questa è la vera natura dell?uomo, andare oltre i limiti, provare la sua libertà. Non è la prova che abbiamo davanti, quella che determina chi siamo e cosa diventeremo, ma il modo in cui superiamo la prova, se buttiamo il cerino sul rottame o se, superandolo, passo dopo passo ci facciamo strada verso la libertà.
E dietro tutto questo, pensai, alzandomi ... non c?è il caso cieco ma un principio che cerca di farci capire, mille ?coincidenze? e amici che vengono a mostrarci la via quando i problemi sembrano troppo difficili per essere risolti da soli.?Stefano li 2 ottobre 2003
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Sei per caso separato, divorziato et simili ? Non hai ancora ritrovato un altra anima con cui affiancare la vita ?
Sai...una sensazione simile mi prende, leggendo le tue righe qua e la !!
Poi magari sbaglio
Ciao
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Non sbagli.
Sono sposato, con due figli, dal 1985. Ho conosciuto mia moglie a Carnevale del 1975.
Rapporti veri ho avuto con uomini e donne.
Con donne amiche.
Maledetto termine "amica".
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@Stefano Starano said:
Maledetto termine "amica".
Già. Maledetto.
Opinabilissimo e apparentemente neutro, per esempio.
Terribile definirsi lo è sempre, sia ben'inteso.
Ma se ci serviamo delle parole è solo per necessità, a volte, dato che non sempre sono abbastanza grandi da riuscire a contenerci, delimitando noi stessi e gli altri "per intero", senza fuoriuscite semantiche o emozionali.
Per moltissimi il Devoto-Oli è solo l'ennesima Bibbia "stretta".
In fatti di cuore sembra quasi il "Topolino", poi.
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I cinquant'anni sono un passo successivo ai quarantanove e antecedente ai cinquantuno..Una lunga camminata tra gradini e discese ripide l'importante è saper valutare il passo: trottare all'opportuno e passeggiare a tempo debito. é difficile saper andare avanti, saper voltare le pagine senza mettere troppi segnalibri...senza troppi rancori che non sono altro che il cancro dell'anima.
Mai termine più sereno, per me il vocabolo "amico" ( quasi esclusivamente al maschile) è un dolce rimembrare.
La persona a me più vicina è un uomo, con cui condivido tutti gli attimi più lieti e senza di lui sarei persa: è un fratello oltre che un maestro visto che è un bravissimo poeta romano.
Mai pensare che il termine amico-a sia maledetto ma piuttosto credere di essere stati sfortunati per non averne mai incontrato uno vero.
Dafne
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(50 anni e amicizia uomo donna)
Certo, 50 anni è solo una convenzione per dire "il giro di boa".
L'amicizia uomo donna ho provato,
e dolce e profondo e intimo e complice
è stato il mio rapporto con amiche donne.
Con "amiche".
Non con le altre
che "desideravo"
e che forse erano disponibili
e che per amicizia
non ho provato a corteggiar.
Lì mi ha frenato
quel rapporto bellissimo
che è l'amicizia
