- Home
- Categorie
- Annunci e Collaborazioni
- Collaborazioni WEB e Lavoro: offro e cerco
- Le offerte a basso prezzo uccidono il mercato?
-
Vorrei contribuire alla discussione premettendo che anch'io propongo siti ma mi indigno a paghe da fame a fronte di un servizio di alta qualità.
La prima osservazione è che anche gli Italiani emigrano per cercare di trovare fortuna altrove (mi sembra sui 30.000 all'anno, tra questi potrebbero esserci dei nostri concorrenti) oppure perché hanno trovato una strategia che potrebbe fare a loro comodo che ho scoperto navigando sul sito nel footer di un utente del forum GT.
La loro metodologia di alcuni più furbi consiste nel trovare un Paese con un bassissimo costo della vita, meglio se fuori dall'Europa, da cui operare. L'euro essendo una valuta tendenzialmente forte quando viene convertita nella loro locale si traduce in un interessante gruzzoletto che abbinato a spese contenute (costo della vita) permette di fare dumping.
I siti di base proposti da quell'utente ha importo una tantum di 40 euro per: Galleria fotografica e video, Forum, Chat, Gestione Utenti e Banner animati pubblicitari. Vorrei far notare che questa richiesta sia rimasta costante da quasi un anno e non pare l'offerta lanciata in un'unica giornata in tutto l'anno magari per strappare un paio di clienti in più.
Come noterete è un altro pugno nello stomaco (per non dire peggio) che generalmente ha ben altri prezzi.
Inoltre vi faccio osservare che stando fuori dall'Europa la documentazione fiscale potrebbe essere una quasi formalità, tra l'altro nella versione del sito nel Paese ospitante il menzionato utente non appare l'equivalente dell'IVA locale.Visto che circa un anno fa avevo fatto delle ricerche per emigrare in Australia per i giovani è molto più facile, ma l'attività sul web ha bassa regolamentazione solo per i professionisti Webdesigner che qualificano solamente in HTML, CSS e JavaScript, mentre per tutto il resto è necessario essere iscritti all'albo anche solo per creare un file vuoto.
Noterete che il costo della vita là costa il doppio che qui, ma la ragione è nel fatto che gli stipendi sono tripli dei nostri. Conseguentemente c'è una dignità e qualità anche nel lavoro del mondo web qui troppo svalutati.
È interessante la differenza la relazione che intercorre tra il cliente ed il professionista con la sezione degli annunci e non solo.Per continuare la gara di degrado qualitativo italico vi informo che un nostro concorrente per 79 euro propone la realizzazione di un sito in Flash di 6 pagine contenute in una cartella di un dominio di quella web-agency.
I loro clienti possono scegliere il tema grafico e multimediale tra quelli che propongono. Non oso immaginare quale sarà il tasso di felicità per chi volesse spendere poco nel trovare quel listino, però preferisco non immaginare a cosa andrà incontro come tornaconto e qualità ricevuta.Quando ho letto questo articolo ( corrieredelmezzogiorno.corriere.it/catania/notizie/cronaca/2014/20-agosto-2014/non-date-soldi-rom-guadagnano-60-80-euro-giorno-piu-un-operaio-italiano--223765420279.shtml ) e facendo un piccolo paragone con la fantastica proposta di un articolo a 0.50 euro significherebbe che solo per fare quei 60 o 80 euro bisognerebbe scrivere 120 o 160 pezzi al dì, con la differenza che i nomadi prendono il netto…
Certo che con anni di sacrifici viene rabbia ed indignazione al solo pensiero.Purtroppo ho l'impressione che molti clienti pensano che l'informatica sia la panacèa di tutti i mali a costo quasi nullo, ma come avete esposto correttamente prima non è così.
Gli investimenti fatti in cultura prima e costi della baracca e burattini non possono essere svalutati al tendenzialmente zero.
Sono sicuro che tutti abbiamo desideri da concretizzare come ricompensa (riconoscimento del sacrificio profuso) al lavoro se solo fosse congruamente ripagato con la qualità richiesta.Personalmente cercherò ancora di non piegarmi a queste regole liberticide di mercato, però mi rendo conto che è dura.
Ora aspetto quei clienti al varco sperando che capiscano la differenza tra un prodotto professionale che ha un costo ed uno inutile quasi gratuito.
-
@Angyluna said:
Ed é questo il punto! Paradossalmente in rete, tra Seo, indicizzazione, marketing ecc., a chi scrive, a chi crea siti ecc., viene imposta la responsabilit della buona riuscita della vendita e il doppio del lavoro.E ancora piú strano, man mano che hanno preso forma queste esigenze, i prezzi sono diminuiti. Ricordo che quando iniziai, non si parlava ancora tanto di Seo eppure, un articolo mi veniva pagato ?8.. E poi? Cosa cavolo é successo?Adesso si pretende la luna gratis! Il mondo del web é un mondo al contrario oppure poca domanda e troppa l'offerta? Sono domande alle quali non so dare risposte per adesso!
Secondo me è un problema di impostazione.
Cioè, cosa stai vendendo al cliente?Un articolo cioè?
-
Io ormai se mi dicono "un tuo concorrente fa siti completi a 79€" rispondo semplicemente che non è un mio concorrente. Poi magari tra qualche mese cambierò idea.
-
Non credo sia un problema di impostazione, almeno non completamente. É vero, sembra che alcuni "liberi professionisti" del settore riescano a farsi pagare il giusto da clienti rispettosi..ma: sono pochi e poi, come fann? Mistero! A parte la modalitá d'impostazione vincente o non vincente, rimane indiscutibile il fatto che potenziali clienti, e sono la maggiorparte, credono di gestire loro e soltanto loro, la compravendita proponendo offerte imbarazzanti. Giusto stamattina un cliente chiedeva, e non a me, ma in generale 15 articolo al giorno, a ?1,00 !! Qui siamo al delirio!
-
@Angyluna said:
Non credo sia un problema di impostazione, almeno non completamente. É vero, sembra che alcuni "liberi professionisti" del settore riescano a farsi pagare il giusto da clienti rispettosi..ma: sono pochi e poi, come fann? Mistero! A parte la modalitá d'impostazione vincente o non vincente, rimane indiscutibile il fatto che potenziali clienti, e sono la maggiorparte, credono di gestire loro e soltanto loro, la compravendita proponendo offerte imbarazzanti. Giusto stamattina un cliente chiedeva, e non a me, ma in generale 15 articolo al giorno, a €1,00 !! Qui siamo al delirio!
lo fanno forse perché dimostrano di essere davvero professionisti, pagando le tasse e avendo modo di dimostrare la qualità del loro lavoro e non si candidano a raffica a tutte le offerte da fame che spuntano sul forum....Ooops forse a qualcuno cominceranno a fischiare le orecchie.
Per porre fine a questo scempio, almeno su questo forum si dovrebbe costringere chi pubblica certi di annunci di mettere i dati della propria attività nero su bianco ed allo stesso tempo chi si propone per i lavori dovrebbe fare altrettanto. Se la compravendita di servizi fosse circoscritta a professionisti e non a parassiti sociali, gli annunci e le candidature da fame scomparirebbero.
La cosa che poi mi fa davvero incazzare, è vedere gente che "piange" pubblicamente in questo post e poi non manca dal candidarsi a certe offerte penose che vengono pubblicate.
un vero professionista non ha bisogno di abbassarsi a tanto. Personalmente a meno di 2 cent a parola nemmeno comincio eppure tribolò a star dietro al lavoro e questo da anni. Ma sicuramente qualcuno penserà che è solo fortuna...
-
Si io stessa mi sono candidata per prima ma mi sono rifiutata appena, in privato, il " cliente ", penso abbia 15 anni meno di me, mi ha esposto, dopo inutili giri di parole, che avrebbe pagato ?1 ad articolo pretendendone l'originalitá e la modica quantitá tassativa di 15 al giorno!!!Al di lá di tutto, e non centra neanche la bravura o non bravura, credo che sia umanamente impossibile!! Adesso vedo la fila a quell'annuncio e chissá tutti questi professionisti cosa faranno. Mi spiace perché ho sempre creduto che questo fosse un centro nevralgico del settore ma se questa é la qualitá delle proposte di collaborazione..non so cosa pensare!
-
La verità, anche se molto cruda è che quando ci si candida per articoli da 1 euro, è perchè si è perfettamente consci che il proprio lavoro ha quel valore. Ne ho avuto la riprova quando su "altri lidi" mi sono finto alla ricerca di articoli che avrei pagato 2 euro al pezzo (proposta da strapparsi i capelli, per i polli o per meglio chiamarli per le zampe di gallina). Mi son fatto inviare 10 articoli demo da 10 persone diverse. Gli unici tre che avrebbero meritato la pubblicazione erano dei plagi e sugli altri sette preferisco non esprimermi.
In questo post, che ho letto da cima a fondo, ho sentito il parere di professionisti veri che analizzano la situazione e fin qui tutto bene. La cosa che mi manda in escandescenza, è il fatto che qui si lamenta gente, che si candida per certe offerte. Gente che non sa cosa vuol dire in lavoro professionale, che non è in regola, che si inventa capace di far qualcosa che non conosce. Questa è la verità.
Bene! Io continuerò ad offrire i miei servizi solo a professionisti e non a ragazzini che ancora pensano che aprendo un blog in wordpress e trovando degli idioti che scrivono al posto loro per 1 euro al pezzo, ci si possa coprire di soldi. Casualmente le due sezioni del forum che vanno per la maggiore sono quelle della ricerca di articolisti e di conseguenze quella dove vengono rivenduti siti (nella maggior parte dei casi, siti fatti di articoli da 1 euro che non portano alcun guadagno e che meriterebbero solo di essere buttati nel bidone dell'umido).
Siccome ogni volta che leggo o scrivo in questo thread, mi avveleno, ho deciso di non perderci più tempo, anche perchè queste 300 parole circa, le avrei potute fatturare ad un cliente a 6 euro...LOL!!!
-
Penso che sia proprio cosí! Purtroppo.
-
Temo che il mercato sia ormai morto, soffocato da un arrivismo privo di qualsiasi scrupolo etico e da totale mancanza di pudore. Leggo, nauseata, di proposte oscene espresse con arroganza e con spregiudicatezza. Così è, se vi piace.
Per curiosità intellettuale, mi chiedo solo quale sia il meccanismo perverso che in una persona fa scattare la corsa alla "candidatura". Il bisogno? Già a fare la colf si guadagna di più, senza nulla togliere alla categoria. L'illusione di poter salire le scale a quattro zampe per arrivare in cima? Boh. Certo, è na tristezza. Capisco perfettamente chi prova rabbia di fronte a certe situazioni.
È come se le conquiste sindacali e le lotte sociali di tanti anni fossero andate in malora. Ora ci troviamo di nuovo con il deretano per terra, come tanti animali pronti a saltare su per un pezzo di pane secco. Bisognerebbe indignarsi di fronte allo sfruttamento dilagante, ma invece... Forse sono un po' troppo cruda. Ognuno è libero di farsi scorticare come vuole, per carità... a me cadono le braccia.
-
credo che di fondo in questa lunga discussione si parli troppo di cose che dovrebbero essere legate al mercato... ma senza guardarlo, il mercato.
posto che "piuttosto che niente, è meglio piuttosto", e se a qualcuno servono 70/80 eurini al mese per pagare una bolletta nessuno dovrebbe parlare di "umiliazione", come fosse "umiliante" versare in brutte acque e beato lui che in quelle acque non ci versa.
posto che in questo thread alcuni post di denigratori della qualità dei testi di chi si vende per poco contengono insulti alla lingua italiana.
posto che per metter su un sito con WP basta mezza giornata se lo si maneggia spesso, ergo 150 euro per 4 ore non fanno poi una cifra così fuori dal mercato.
posto tutto questo, torniamo ai contenuti.da chi è composto oggi, largamente, il mercato di chi gestisce siti/blog e magari guadagna con la pubblicità e che si ritrova su questo ed altri forum?
da persone che spesso non sanno distinguere un articolo scritto bene da uno scritto male, ma anche quando lo sanno distinguere, tipicamente se ne fregano perchè al contrario della tanto decantata valorizzazione dei contenuti, quel che chiedono i motori di ricerca sono contenuti spazzatura, da prendere e buttare dopo un giorno.
se google premia la quantità degli articoli, quanto dovrebbe guadagnare chi gestisce, ad esempio, un sito di news per pagare come si deve un articolo, che comunque poche ore dopo dovrà essere rimpiazzato da un altro?google, anzichè premiare la qualità, premia la quantità ed è ovvio che la qualità cala, i prezzi calano, i professionisti faticano.
diverso è il cliente che gestisce siti davvero informativi, in cui la qualità dei testi conta, ma sono sempre di meno e magari si rivolgono ad aziende che vendono testi. e pagano un cent a parola, tolte le stop words chi scrive per loro. scusate: un cent a parola "lordo".
meno di alcune offerte considerate (giustamente) scandalose, ma in realtà molto più scandaloso poichè in questo caso si tratta di aziende che proprio vendendo parole guadagnano in modo perfettamente lecito e legale, non si tratta di un privato che ha due o tre siti e magari guadagna qualcosina con la pubblicità ed anche lui arrotonda, magari in nero (ce ne sono tanti).secondo me quindi, non sono le offerte a basso prezzo ad uccidere il mercato.
da un lato è stato google panda.
la pezza dovrebbe essere l'authoring, ma spesso e volentieri anche chi compera a giusto prezzo contenuti di qualità non ci pensa nemmeno a mettere la firma dell'autore. ergo resta su chi aggiorna in continuazione... come se fossero tutti siti di news.dall'altro la concorrenza ai professionisti di qualità non viene da chi si vende per 50 cent in nero, ma dai portali che vendono (a prezzo consono e con fattura) i testi, e pagano chi scrive meno di una miseria. tutto perfettamente in regola.
perchè se un cliente vuole pagare x, è consapevole che la qualità sarà y ed evidentemente non è interessato a quella.
se invece un cliente "può" pagare solo x, che trovi o che non trovi quel che cerca, non pagherà comunque xxx.
e siccome siamo in italy, l'azienda che cerca la qualità fa più fatica a fidarsi del professionista che non di questo o quell'altro marketplace (uno dei quali, tra le altre cose, ampiamente publicizzato anche nei forum).le offerte a basso prezzo, e google panda, non hanno ucciso il mercato: hanno proprio ucciso internet, pieno di milioni di contenuti spazzatura.
un esempio: tempo fa ho scritto un articolo su un cantante dialettale del mio paese. le prime due pagine di google erano piene di svariate versioni di uno stesso pezzo iniziale... col nome del cantante sbagliato. contenuti spazzatura.
e il seo selvaggio, ai soli fini di introiti pubblicitari, ha dato il suo bel contributo alla qualità.
provate ad esempio a cercare "trullo" in internet, con la vaga intenzione di leggere qualcosina sui trulli, che so la loro storia o la loro struttura, che solitamente è questo che si cerca inserendo una parolina in google, non... bhè provateci.
-
ciao e ancora in vendita?