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    A Marzia

    T?AMO MIA FOLLIA!

    Il caldo ch?un tempo aveo in cor
    or co?dolor più fiate lo rammento!
    Non vi prestavo grande ascolto allor
    indi persi ?l gaio amor e momento.

    Ricordo ?l piglio suo,del viso ?l color,
    l?andar dolce e leggiadro ogne momento,
    e ?l inceder de?cavalieri ?n magn?ardor
    mi rapì ogne fiate ch?ella mirava l?io spento.

    Or est?amor resta ne lo cor mio?n storia:
    nefanda per me e la mia malinconia
    che non puote lasciar esta dama ?n boria.

    Leggera un dì era più fiate l?anima mia,
    agognando ?l gran momento di gloria
    per pronunciar al fin: ?T?amo,mia follia!?

    CHETATI COR MIO

    Chetati cor mio alla sua vista
    Poich?ella a te non agogna,
    Chetati oh mi?alma trista,
    E ?l cor d?amar non si vergogna.

    Chetati alma ?l cor gioia non avvista,
    E mal sento per ella che non sogna
    Di me che non son in sua lista,
    I? che porto in cor suo mal rogna.

    Chetati oh sogno di speranze
    Ch?il riso tuo i?non odoro
    Ed or ho sì perso l?allor baldanze.

    Chetati oh mio celato Lindoro
    Ch?è or di mutar sembianze;
    Esto è quanto: solo carbon,non oro.

    A PARIGI, AMORE

    A Parigi,a Parigi ti condurrei
    Ove la gran torre ci fa sorrisi.
    Sì al lungo amor ti stringerei
    Per donarti i miei pensier intrisi.

    A Parigi,a Parigi ?l cor ti donerei
    Che per te da parte misi,
    E co? te sì a vita rimarrei
    A mirar i nostri dolci nudi visi.

    Apro l?occhi ne la vita mesta
    E vedo che meco v?è tristezza,
    Or so che sol plorar resta.

    Poscia sogno dal cor tuo una carezza
    Che d?amor per me si vesta,
    Ma ?l tempo mi sveglia: è sol amarezza.

    ANCOR T?ASPETTO

    Esci! I? t?aspetto e te lo sai.
    Esci! I? t?agogno amor mio.
    Esci! Mi tormento più che mai.
    Esci! Voglio guardar ?l mio desio.

    Eccoti! Ma chissà ov?andrai?
    Eccoti! Sent?avvampar ?l mio io.
    Eccoti! Mi guardi ma mia mai sarai.
    Eccoti! Incedi vers?il mio oblio.

    Vado,vinto com?ogne giorno
    Che vengo ivi per te veder,
    Ma pur a pezzi ?n cor torno

    Posciachè amor non potria contener.
    Fai de ?l cor mio un forno
    Che sì sol co? te disia giacer.


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    A MARZIA

    Mai di te mi feci deserto
    in ogne tempo ch’ho vissuto,
    semper per te ei sofferto
    e mai dei tuoi sorrisi ho goduto.
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    Semper dell’amor portai ‘l serto
    pur se da figlio poc’astuto,
    semper da la tristezza fui erto
    più di chi mai ha amato,ma goduto.

    Qual mal feci al tuo cospetto
    per esser così lasciato a marcir?
    Che dolor recai a ‘l tuo petto
    per esser privato del tu’avvenir?

    Se mal ti feci mal m’aspetto
    oh nobil rosa de li miei desir,
    che mai sorridesti al mi’cospetto
    facendo lo cor mio sì soffrir.

    Fa oh morte di me un aedo
    poich’ella d’amor non m’arride,
    ed io,oh morte,sol te infin vedo

    or,tristo e fioco da le mie sfide,
    sanguinante in cor m’avvedo
    ch’ancor l’amor di me,gaia,ride.