- Home
- Categorie
- Società, Web e Cultura
- Società e Impegno Civile
- Diritti dell'infanzia: l'Onu accusa la Gran Bretagna
-
Diritti dell'infanzia: l'Onu accusa la Gran Bretagna
L'Onu ha commissionato un rapporto sull'infanzia in Gran Bretagna, ieri e' stato reso pubblico. La situazione che viene rappresentata e' quella di un Paese con un approccio "eccessivamente punitivo". Sono calati i reati, ma sono aumentate le condanne. E le condanne non sono leggeri rimproveri, ma detenzione, nell'ultimo anno 2.900 persone di meno di 18 anni sono state condannate a pene detentive.
Secondo l'Onu le violazioni dei diritti dell'infanzia sono numerose:
- in primo luogo la possibilita' di pubblicare (come detterrente) i nomi e le foto dei giovani vandali su giornali e poster affissi nelle strade;
- la polizia e' autorizzata a disperdere (con metodi che vanno dalle minacce verbali a spintoni e altro che l'Onu gia' 5 anni fa aveva criticato) gruppi di giovani a scopo preventivo, quindi anche prima che commettano qualsiasi reato.
Il rapporto conclude cosi':
"Il sistema e' dominato da un approccio punitivo e non distingue abbastanza chiaramente tra criminali adulti e ragazzini che violano la legge [...] In Gran Bretagna troppi bambini vengono criminalizzati e incarcerati a un eta' sempre piu' giovane."Quello che mi chiedo io e', come puo' intervenire il Governo per sostituire il compito educativo dei genitori? Perche' evidentemente un contesto sociale e familiare "facilitano" il comportamento "criminale" di bambini e ragazzi. Sempre se sia possibile sostituirsi ai genitori nell'educazione. In questo caso, non potendo educare, come puo' intervenire se non con la "punizione"? Anche fatti recenti, che sempre piu' spesso coinvolgono persone che quando avevo io la loro eta' erano considerati bambini, ci devono sempre piu' far riflettere sul nostro tempo. Il volerli difendere a ogni costo, anche se evidentemente colpevoli, dando la colpa alla societa', alla televisione, ai giochi violenti, a internet, non puo' aver creato una sensazione di impunita' e liberta' che non dovrebbe esistere? Chi e come potrebbe, anzi dovrebbe, intervenire?