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Rapporti commerciali e turistici con la Cina?
@garuda said:
Scusami ma anche se tu avessi ragione mi sembra un ragionamento qualunquista e non arricchisce certo la già difficile situazione che viviamo.
- Bush non dovrebbe avere nessua lista nera, chi possiede una lista nera viola di per se i diritti umani
- Coloro che abitano in un paese non sono di conseguenza complici del regime ma ne sono influenzati o succubi.
- L'America ha delle sfaccettature da canaglia che forse non hai avuto modo di vedere (disparità nella sanità, razzismo, violenza)
- La Cina è un paese emergente e l'Italia se continua così sarà nella lista non di non so cosa.
- I tibetati devono essere sostenuti non solo parlando male della Cina ma anche aiutando loro attraverso una presa di posizione che almeno in Italia non vedo nemmeno dalla parte della gente comune.
Detto questo qui non si stava parlando di politica ma di marketing. Se poi vogliamo parlare dell'ipocrisia del boicottaggio dei giochi olimpici invece di concentrarsi su azioni politiche e civili atte a discostarsi dalla violazione dei diritti umani come stanno facendo in Cina è un altra cosa.
E' ovvio che la lista nera era da considerarsi una provocazione nei confronti di Bush che inserisce alcuni paesi ma esclude fondamentalmente la Cina che è ben più minacciosa di tali paesi, solo perché dotata di armi nucleari.
Non sono d'accordo su nessun punto, gli Stati Uniti rimangono una democrazia la Cina no, aspettiamo che lo diventi, mi auguro che l'Italia non diventi come la Cina anche se i prodomi ci sono tutti, politica è anche lavoro ed il lavoro dovrebbe avere una etica così come il marketing che è lavoro, io sono sempre dell'avviso che dalla Cina possano arrivare al momento solo problemi per l'economia occidentale, un po' di severità nei confronti di questa nazione servirebbe a migliorala ed a far affiorare i dissidenti che sono pochini al momento, assecondarla invece solo danni gravissimi, la Cina si apra all'informazione elettronica, non ponga paletti a Google, Yahoo ed altri operatori poi se ne riparla.
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@garuda said:
In seguito ai recenti avvenimenti che hanno visto tensione tra Cina e Francia per la presa di posizione nei confronti del governo cinese e i la questione Tibet, le più grandi agenzie di viaggi e anche le più piccole hanno tolto dai loro pacchetti la Francia come meta turistica. Non si sa ancora se questo sia stato richiesto dai più alti vertici del governo o sia dovuto direttamente ad una coscienza protezionista dei tour operator.
Ho letto spesso qui che esistono utenti interessati a questa parte del mercato. allora ho pensato bene di riportarvi tale nozia appena ascoltata su France2.
Quindi se ho capito bene dici che dovremmo fregare i turisti cinesi ai francesi, approfittando della situazione.... Io invece spero invece che il nostro governo sia altrettanto fermo nel condannare il governo cinese, fregandomene completamente delle agenzie di viaggio.