• User

    AMOR MI MANCHI

    AMOR MI MANCHI

    Amor mi manchi ma vo’ avanti,
    Mi mancan i tu’ dolci baci,
    Mi mancan e m’ardon come braci.
    Amor mi manchi, pe’te stendo canti.

    Amor mi manchi com’a Dio i santi,
    Mi mancan le tu’ favelle sagaci,
    Mi manca quel ch’aveo e ch’or taci.
    Amor mi manchi, or ho sol rimpianti.

    Amor t’amo, esto ancor pe’ te sento,
    T’amo e vorria cingerti a me stretta,
    T’amo oh tormento e mia gioia diletta!! ( 7 – 28 Maggio 2008 )
    Amor t’amo, il non averti più pavento.

    Amor t’amo, cinge ‘l cor un gelido vento,
    T’amo, l’amor stende la su’ vendetta,
    T’amo, al tuo cor sempre sarò di vedetta.
    Amor t’amo. Serro l’occhi,inced’a stento.

    Sento ancor i tu’ soavi guardi su di me
    Che mi sorridon e sfioran ‘l mio viso…
    Ah il dolor m’abbraccia e mi cinge a se

    Donandomi esso a me ‘l su’ sorriso.
    Or sol alla ragion invoco mercè
    E più ‘l senno di se non mi da avviso.

    ( Dedicata alla ma ex, Chiara )


  • Moderatore

    Solidarietà Malatesta,

    pare che Chiara si sia lasciata sfuggire un ottimo rimatore.

    Direi che i poeti dovrebbero gioire degli amori che fuggono,
    ne trae forza e linfa la loro produzione.

    Ma d'altra parte, sul fronte umano, non posso che convenire con te
    sull'atrocità di questi "arrivederci".

    Spero che la tua penna (o tastiera) ti sia di conforto, come lo è per tutti noi.

    🙂


  • User

    La penna sì gioisce alle atrocità sentimentali ma il cuore caro mio, il cuore del poeta è pur sempre quello d'un essere umano e quando esso viene abbandonato non può far altro che piangere. Prima esso piange, poi scrive e mentre scrive piange.


  • Moderatore

    @Malatesta1984 said:

    Prima esso piange, poi scrive e mentre scrive piange.

    Potente quest'espressione. Rinnovo la mia solidarietà.


  • User

    grazie ancora


  • User Attivo

    Ciao malatesta,
    l'amore ci trafigge con frecce d'eros o con lame taglienti..
    Cosa faremmo per amore? Forse venderemmo l'anima e ne saremmo felici perchè l'amore vale fino all'ultimo respiro.
    Poi, a dirla tutta.. il poeta è un essere strano: trae forza dalla mancanza, la esprime in versi e rivive nel lettore lettera dopo lettera.
    Chiedere aiuto alla ragione diventa arduo poichè il cuore ne possiede i comandi e come un burattino di neuroni non può far altro che battere al ritmo del cuore stesso.


  • User

    Vo è espressione toscana e si scrive senza apostrofo, non è abbreviazione di nulla.

    Per quanto mi riguarda, scrivere versi quando sono triste è un modo per esorcizzare il dolore, per trasformare la tristezza in una catena ritmica e, riguardandola come un sussuguirsi di sillabe atone e toniche, di parole scelte, perderne la tragicità. Lo trovo comodo ma per nulla curativo. Scrivere poesie riassume benissimo la mia malattia di incapacità al dolore.


  • User Attivo

    Ciao Diana,
    scrivere versi è esplorare se stessi, un cercare risposta ai propri crucci.
    Non sarà efficace come prendere in mano la situazione ma almeno ci porta a considerarla.
    L'azione è un ulteriore passo avanti misurabile in tempo e sicurezze.
    Dafne