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nuova attività con estero
Ciao a tutti,
sono nuovo del forum e voglio fare i complimenti per la vastità e utilità delle informazioni che vi sono riportate. Ho letto parecchi dei thread, ho trovato un sacco di informazioni utili ma mi rimangono diversi dubbi relativi al mio caso specifico. Ho parlato con un commercialista ma su argomenti specifici anche lui mi è sembrato piuttosto incerto. Spero di torvare qui ulteriori chiarimenti da incrociare con le informazioni che ho.In breve, da qualche settimana ho in mano una proposta di lavoro da parte di una società di consulenza straniera (francese). L'attività da svolgere è nel campo ingegneristico ed avrebbe una durata di circa 6 mesi. Il luogo di lavoro sarebbe l'Italia ed il compenso proposto di circa 18000 euro. Al termine dei 6 mesi abbandonerò questa attività perchè devo cominciare un'altro lavoro come dipendente. Attualmente sono disoccupato (dal 31/12/07).
La società francese, per comodità contabile (e penso anche per inesperienza) mi ha proposto un contratto come free lancer. Dal mio punto di vista sarebbe stato più utile un contratto a progetto ma i miei suggerimenti/pressioni in tal senso non hanno sortito alcun effetto.
In conclusione, se voglio lavorare mi vedo costretto ad aprire una partita iva e ad assumerne tutti i costi correlati anche se il periodo di lavoro sarà molto limitato.Con sede di lavoro in Italia, tra tutte le possibilità, mi sembra che il regime di partita iva agevolato sia quello maggiormente indicato per non far pesare in maniera esagerata i costi di gestione della partita iva sul compenso.
Prima domanda: se la sede di lavoro fosse in Francia potrei avere qualche semplificazione fiscale?
So che tale regime richiede che l'attività da svolgere non sia la continuazione di una precedente attività lavorativa. Nel mio caso il lavoro proposto è diverso (supporto di prodotto) ma sfrutta comunque un know how da me acquisito durante la precedente attività (ricerca). Come posso essere sicuro di avere i requisiti per accedere al regime agevolato e come posso dimostrarlo?
Ho considerato anche il regime dei minimi ma devo escluderlo per via del compenso previsto (> di 15000 su 6 mesi), corretto?
Ulteriori dubbi sono:
come gestire l'iva nelle fatture da emettere verso il cliente estero?
devo inserire l'iva al 20 %?
posso inserire il contributo INPS del 4%?è previsto inoltre un budget per alcune brevi trasferte. I costi di trasferta mi saranno quindi rimborsati dietro presentazione dei giustificativi di spesa. Potrò in qualche modo tenerne in conto anche ai fini fiscali.
Mi scuso per la lunghezza del post e vi ringrazio per l'attenzione.
Ciao