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@Gianluca M said:
Io ho compreso perfattamente la tua domanda.Il problema che si anticipano le fatture presentandole all'anticipo così come tali e disponendo di un c/anticipi. L'assegno come mezzo di garanzia è una cosa diciamo che non rientra nella prassi contabile. Se ci fosse un controllo risulterebbe come ho scritto prima che tu hai emesso un assegno con gli stessi (diciamo) effetti della cambiale (un pagherò).Non riesco quindi a dirti quale possa essere la corretta scrittura contabile mancando la correttezza del presupposto.
ok, grazie 1000 per l'aiuto:)
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Ciao a tutti.
Ho un problema. Uno dei miei fornitori ha chiesto un anticipo su di una mia fattura e mi è giunta una comunicazione di delega irrevocabile del pagamento_(quindi non dovevo pagare più al mio fornitore ma alla banca attraverso un bonifico bancario)._Il problema è che il pagamento è stato effettuato con assegno con timbro della mia ditta intestato al mio fornitore e girato alla banca e versato sullo stesso c/c dove avrei dovuto fare il bonifico._Anche se non mi è arrivata nessuna comunicazione scritta della banca,al telefono mi hanno detto di voler contestare il pagamento.
Quindi le mie conclusioni sono:
ho commesso un grave errore!!!
Però i soldi sono giunti sul quel c/c(la cifra corrisponde e sull'assegno c'è il timbro).
Inoltre di solito il vecchio creditore è coobbligato, essendo queste cessioni pro solvendo, e quindi anche se la banca vuole riferire il pagamento al suo cliente e non a me, il debito dovrebbe estinguersi ugualmente.
Sorge però un altro problema:
il mio fornitore è uscito fuori fido e la banca è leggermente in.......!
Inoltre essendo sia io che il mio fornitore della provincia de l'aq per un po di tempo è tutto bloccato!
Aiuto!!!
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@cento said:
anche se non mi è arrivata nessuna comunicazione scritta della banca,al telefono mi hanno detto di voler contestare il pagamento.
Tranquillo: mai vista una banca contestare realmente qualcosa del genere. Nè credo che avrebbero molto spazio per una contestazione "reale".
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Ciao archimede.
Grazie per avermi risposto.
Ciò che mi preoccupa di più è il fatto che il mio commercialista continua a dire che la banca può chiedermi questi soldi.
Forse perchè non ha capito bene visto che è sempre di fretta e forse avendoci parlato tempo fa non sono riuscito a fargli un quadro completo della situazione.
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Un tuo fornitore ha anticipato fattura in banca.
La banca chiede lei il pagamento.
Situazione possibilissima e reale sopratutto quando importo è elevato o chi anticipa (tuo fornitore) ha elementi di giudizio negativi o la banca vuole cautelarsi comunque.
Direi che questo aspetto è chiaro.Meno il resto.
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La banca dice che il pagamento doveva effettuarsi tramite bonifico e non con assegno._In questo modo vorrebbero richiedere a me i soldi,_imputare il primo pagamento al mio fornitore (che da quello che ho capito è pieno di debiti) ed io dovrei poi rifarmi sul mio fornitore.
Questo sarebbe accettabile se i soldi fossero finiti su di un altro conto, ma invece dall'estratto conto del mio fornitore risulta chiaramente che i soldi sono finiti sullo stesso conto del bonifico e la mia banca mi ha fornito una fotocopia dell'assegno dove risulta la girata e la firma dell'impiegato della banca stessa.
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Quello che vorrebbe fare la banca è chiaro.
Ma la vita insegna che non tutto ciò che si vuole è anche possibile farlo...Anche se il ragionamento della tua banca potrebbe esser valido, da qui a farlo valere in giudizio ce ne corre... un avvocato, neanche troppo bravo, se li mangerebbe in un boccone.... o riuscirebbe a tirar avanti la questione per 8/10 anni.
Quindi, l'azione legale da parte della banca non è troppo allettante...Se vuoi prepararti un paracadute (così, giusto per eccesso di prudenza), potresti contestare la fornitura che sta alla base del credito...
Non occorre che la contestazione sia valida, può essere puramente formale, ed essere del tutto insussistente... dal "mi avete consegnato la merce con un ritardo di un giorno" al "il colore dell'imballaggio era difforme da quanto indicatovi"... l'importante è che ci sia una contestazione, e che tu informi la banca (senza entrare nel merito, che non puoi... c'è la "praivasi"... dell'esistenza di questa contestazione... Ciò sarà più che sufficiente a farli desistere da qualsiasi azione.
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Chiarissimo.
Faccio una domanda:sulla fattura quale era la modalità di pagamento concordata?
Il tuo pagamento è antecedente la scadenza della fattura?
Se si di pochi giorni o di molto?Hai scritto alla banca via fax e raccomandanta?
Se no lo hai fatto fallo subito.
Ciao
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La modalità di pagamento sulla fattura era "rimessa diretta".
Il pagamemento è stato effettuato circa un mese prima della scadenza.
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Te l'ho chiesto perchè essendo anticipato rispetto alla scadenza "puzza un pochino" per gli avvocati.
Dalla data del tuo pagamento quanto tempo è decorso dalla ricezione avviso banca e presentazione del tuo fornitore di fattura allo smobilizzo?Provvedi con la massima tempestività a tutte le com. scritte.
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Il fatto è che la comunicazione della delega di pagamento è avvenuta prima del pagamento stesso .Pagamento fatto con assegno perchè chi ha curato la pratica aveva detto che era possibile estinguere la fattura anche in questo modo(naturalmente poi ha negato). Sono stato superficiale ma la buona fede del mio fornitore si desume dal fatto che ha versato i soldi su quel c/c.
Per quanto riguarda le comunicazioni della banca, al riguardo non mi è arrivato ancora nulla ed è passato più di un mese dalla scadenza delle fatture.
L'ultima domanda non l'ho capita.
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Provvedi a comunicare via fax (conserva ricevuta) e via raccomandata alla banca e per ccn al fornitore che tale ft risulta già da te saldata.........a mezzo......in data......; allega copia assegno bancario.
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Quello che vorrei capire è se il debito può considerarsi estinto in seguito al pagamento effettuato dal mio fornitore essendo lui coobbligato e se il bonifico può considerarsi solo un mezzo (metodo di pagamento) per raggiungere un fine (estinzione dell'obbligazione) e in questo caso sarebbe facile dimostrare che l'assegno era da riferire alla fattura(grazie al corrispondente ammontare e al timbro della mia ditta).
Sicuramente è più un discorso puramente giuridico che contabile commerciale.
Un altro problema è dato dal fatto che fino a quando la banca non mi fa una richiesta scritta io non posso farla al mio fornitore(per chiedere la restituzione di ciò che è stato indebitamente pagato).
Effettivamente comunicare la mia posizione alla banca può essere una buona idea, anche se il mio avvocato è del parere contrario.
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Ma se la banca non ti fa richiesta scritta come fai a sapere che è stato ceduto il credito?
Hai ricevuto lettera raccomandata dall'istituto?
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La comunicazione della "delega irrevocabile di pagamento mi è arrivata, è la comunicazione del voler contestare il pagamento_(cosa che mi hanno detto quando sono andato in banca) che non mi è arrivata.
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La seconda può non arrivarti.
Quello che devi fare è comunicare alla banca che il pagamento è stato già fatto, lo documenti e che quindi non hai altri obblighi avendo fatto fronte al tuo impegno.
Procedi con urgenza a fare raccomandata e anticipala via fax.
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In che senso può non arrivarmi?
Nel senso che decidono di lasciar perdere o che possono agire in un secondo momemento senza comunicare la contestazione?
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Un quesito: ma la cessione del credito come ti è stata notificata dalla banca?
Possibili risposte:
1 - lettera ordinaria
2 - raccomandata a/r in busta chiusa
3 - piego raccomandato a/r
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Spero di essere più chiaro:
se non hai contestato la lettera dell' Istituto di Credito, in cui comunicavano che diventavano titolari del credito e che tu avresti dovunto pagare a loro fallo con la massima urgenza.
Invia raccomandata e fax spiegando che hai provveduto al pagamento secondo quanto ti ho indicato in altri post.Stai tranquillo che loro perseguiranno il pagamento del credito e tu dovrai essere pronto a dimostrare di aver fatto tutte le opposizioni del caso.
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Consiglio per raccomandata il punto 3 suggerito da Archimede.
Scrivi lettera, la chiudi a mo di busta e spedisci.