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Diritto e leggi per il web
Sono molte le domande che vorrei chiedere ad un legale.
Sono tantissime le volte in cui mi ritrovo a dover trovare altre vie. Ma mi domando esiste una legge unica per internet.Provo a fare un pò di domande:
Contenuti duplicati. Spesso mi ritrovo a vedere duplicati i miei contenuti su altri siti. Come tutelarmi? Come tutelarmi e quali operazioni potrei intraprendere contro chi mi copia? Spesso questi contenuti duplicati mi comportano dei seri danni di indicizzazione con conseguente mancato guadagno. Come comportarmi in questo caso?
Spam mail.
Il garante della privacy ha previsto che non si possono inviare mail spam. Nononstante ciò continuo a riceverne. Come comportarsi?
E dall'altra parte esiste un fac simile per non incorrere nello spam, ma che allo stesso tempo mi permetta di lavorare con il mail marketing?
Non rispondetemi "basta che chiedi l'autorizzazione di inviare mail" questo gia lo so. Ma so anche che se imposto la mail cosi nemmeno una persona mi darà l'autorizzazione non sapendo chi sono e perchè gli chiedo l'autorizzazione.
Quindi quello che vorrei sapere è se esiste la possibilità di dar modo al mio ricevente di capire chi sono e che cosa sto per offrirle senza incorrere in spam.La musica su internet. Si può mettere? Quali sono i limiti?
La legge stanca. A quali conseguenze si va incontro se una pubblica amministrazione non prevede un sito secondo le normative? Chi è responsabile? A cosa va incontro?
Quando un sito vuole palesemente danneggiarmi come potermi difendere?
La reputazione. Come posso difendermi da diffamazioni via web?
Non so se questi argomenti sono gia stati trattati. Se si perdonatemi.
Deb
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Ciao Deborahdc,
questo non è un parere, è la richiesta di una enciclopedia !!In realtà nel forum dovresti già trovare le risposte a quasi tutto (tranne per la legge Stanca, per la quale non so che dirti, e non mi ricordo che ci sia qualcosa).
Cercherò di sintetizzare velocemente i punti salienti.
Contenuti duplicati: per tutelarsi si deve agire in via stragiudiziale e poi, in caso di mancata cessazione dell'uso dei contenuti copiati, in via giudiziale. In pratica scrivi una lettera al copiatore, chiedendogli di cessare l'uso dei contenuti di tua proprietà e tutelati dalle norme sul diritto d'autore (o legge sui marchi se si tratta di marchi), in caso di mancata cessazione dell'abuso, lo citi in giudizio. Non c'è altra strada. In giudizio puoi anche chiedere il risarcimento del danno che hai subito, però tocca a te dimostrare il danno (la vedo complicata a spiegare ad un giudice i meccanismi dell'indicizzazione, servirebbe una perizia tecnica con un tecnico veramente bravo).
Spam: in caso tu riceva spam puoi fare un esposto al garante per la privacy, che interviene. Se il suo intervento non è sufficiente, puoi anche citare in giudizio lo spammer, ma in questo caso i requisiti per poter ritenere configurato lo spam sono più stringenti. Un solo messggio di spam, per i giudici, non è sufficiente. In sede giudiziaria puoi chiedere i danni, dimostrandoli. In genere, però, un numero adeguato di spam configura un danno in sè, quantificato in circa 1.000 euro, maggiore se si tratta di sms. Il danno è dato dalla invasione dela privacy altrui.
In Italia non esiste alcuna possibilità di inviare spam (cioè messaggi pubblicitari non autorizzati) se non c'è autorizzazione preventiva. Almeno così mi risulta.Musica: la recente riforma del diritto d'autore consente la pubblicazione, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro (quindi niente banner pubblicitari). In assenza di questi requisiti, e in assenza di istruzioni chiare su come interpretare le modifiche legislative, consiglierei di non inserire musiche o immagini suoi propri siti a meno che non siano con licenza free o open source.
Che intendi per un sito che vuole danneggiarti ?
Per difenderti da una diffamazione via web consiglio di procedere con denuncia alla Polizia Postale, dopo aver fatto copia dei contenuti illeciti.
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Ciao e grazie infinite per la pronta risposta
@bsaett said:... In pratica scrivi una lettera al copiatore, chiedendogli di cessare l'uso dei contenuti di tua proprietà e tutelati dalle norme sul diritto d'autore (o legge sui marchi se si tratta di marchi), in caso di mancata cessazione dell'abuso, lo citi in giudizio. In giudizio puoi anche chiedere il risarcimento del danno che hai subito, però tocca a te dimostrare il danno (la vedo complicata a spiegare ad un giudice i meccanismi dell'indicizzazione, servirebbe una perizia tecnica con un tecnico veramente bravo).
ok. contenuti di mia proprietà o tutelati dalle norme del diritto di autore. Qualsiasi documento che io scrivo e che do prova di aver scritto rientra nel diritto di autore o devo registrarlo o fare qualsiasi altro tipo di attività per definirlo MIO?
Se dimostro ad esempio che questa copia, con perizia di tecnico, mi ha fatto perdere un bel pò di entrate pubblicitarie.
Quanto è possibile riprenderci? e quanto secondo te la giustizia italiana è in grado di poterci tutelare? Sto parlando del grado di conoscenza dei giudici.Che intendi per un sito che vuole danneggiarti ?
Che opera in maniera tale da danneggiarmi. Questa domanda la riprenderemo quando ti porterò un dato concretoPer difenderti da una diffamazione via web consiglio di procedere con denuncia alla Polizia Postale, dopo aver fatto copia dei contenuti illeciti.
Se rientra in un forum? Se il sito diffamante è su spazio gratuito?
Si può sempre risalire ad una responsabilità?**Lo so è un enciclopedia ma sai quante volte mi sento impotente di fronte a queste cose **
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Il diritto di autore protegge i contenuti del sito indipendentemente da una eventuale registrazione che ha valore solo per semplificare la prova della paternità dei contenuti. Puoi comunque provarne la paternità anche in maniera diversa, chessò, mettendo i codici in un cd e spedendotelo con racc. AR, depositandoli da un notaio (troppo costoso).
Ovviamente, tieni presente che un contenuto per poter essere tutelato deve avere un minimo di novità e di originalità. Di recente qualcuno mi ha chiesto se una lista di software gratuito potesse essere tutelata dal diritto d'autore, è chiaro che non può, non è qualcosa di originale.
Per la giustizia italiana è difficile dirlo, la preparazione dei magistrati, curata dallo Stato, non è adeguata alle nuove realtà tecnologiche. Ciò non toglie che un magistrato intelligente è in grado di adattarsi e seguire anche queste novità, ma io ci andrei sempre con i piedi di piombo, troverei un avvocato preparato in queste cose (alcuni hanno specializzazioni in questi campi), e mi procurerei anche un perito tecnico della materia.
Sempre meglio andare sul sicuro piuttosto che fidare della sola preparazione e conoscenza del giudice.Per la domanda della diffamazione tramite forum, la cosa non cambia. Fermo restando che il responsabile è sempre chi pone il messaggio non certo l'amministratore del forum (leggi qui), la procedura è la stessa. Anche uno spazio web gratuito e un forum consentono la rintraccibilità di chi scrive. La Polizia Postale recupera l'IP, e da quello chiede al provider i dati di chi scrive. E' una cosa che può fare, fortunatamente, solo la magistratura, ma non ci sono problemi di alcun tipo.
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Grazie sei un angelo
Un ultima cosatroverei un avvocato preparato in queste cose (alcuni hanno specializzazioni in questi campi), e mi procurerei anche un perito tecnico della materia.
Buon perito tecnico della materia: quali caratteristiche deve avere?
Non mi dire che deve avere la laurea in ingegneria informatica perchè ti faccio conoscere mille ing usciti dalle università che non hanno idea di cosa è un seo.
Non mi dire uno che ha fatto un lavoro "importante" vedi Italia.it ....
Non mi dire lo smanettone che mette due meta e che alla prima domanda tecnica lo metti in crisi
...
hehehehe mi odierai sono peggio di un avvocato
Con questo non voglio sapere come fai tu. Voglio sapere se esiste un metodo collaudato.Chi può definirsi un tecnico davanti ad un magistrato? E' previsto un albo?
Posso portare un collega, le cui capacità sono indiscusse nel mondo seo; ma come far capire ad un giudice che la persona che ha davanti è un vero professionista del SEO? Non una persona che fa SOLO siti internet, oppure un incompetente che è stato pagato solo per far presenza?Ed inoltre: sei a conoscenza di casi portati in tribunale dove è stato riconosciuto un danno per diffamazione, contenuti duplicati e comunque mancato guadagno per un comportamento illecito? Naturalmente nel mondo del web e in particolare del Seo
Se si, come è andata a finire?
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@deborahdc said:
Non mi dire che deve avere la laurea in ingegneria informatica....
Infatti, non te lo dico :D.
Difficile a dirsi comunque. Devi trovare una persona che abbia preparazione sufficiente, ma che sia anche credibile in un tribunale (le due cose si escludono in parte, purtroppo). Quello che posso consigliarti è parlare con i tecnici usati in questi casi in tribunale, e verificare il loro grado di competenza. Se non ne trovi nessuno adeguato, portane uno di tua fiducia, ma in quel caso verifica che sia in grado di spiegarsi bene in tribunale, senza termini tecnici (se no fa la figura dello smanettone), e sia anche autorevole nell'esposizione.
Tieni presente che l'autorevolezza è data non solo dalle capacità espositive, ma anche dai meriti che può snocciolare in tribunale (curriculum, se partecipa a conferenze, se ha scritto libri, se lavora sul campo, ecc...).Secondo me, se trovi un avvocato specializzato in queste materie, lui dovrebbe conoscere tecnici che fanno al caso tuo.
Per quanto riguarda i casi pratici, ne conosco pochi. Quello che posso dirti è che non c'è un problema particolare in questi processi, a parte la difficoltà di provare il mancato guadagno ed ottenerne il risarcimento. Spesso il risarcimento si limita alla diffamazione, alla copia abusiva dei contenuti, ed a un equo indennizzo per danni ulteriori. Se si riesce a provare l'ulteriore danno non vedo problemi a dare un risarcimento completo anche per quello.
Poi, ovviamente dipende dai singoli giudici, ogni processo è un caso a se.