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denuncia inventata
Buongiorno, vorrei sottoporVi un caso che mi lasciato veramente perplesso sui procedimenti della giustizia in Italia. Mio cognato convive da 5 anni con una donna originaria della Russia, da cui ha avuto una figlia. Abitano nella casa di proprieta' dei genitori di lui, in Italia. Dopo i primi tempi di convivenza pacifica, le cose si sono complicate x le pretese di lei che, non lavorando, avanzava sempre piu' richieste economiche fino ad arrivare a prelevare soldi (conto corrente cointestato! sic..!) di nascosto. Per farla breve, un bel giorno lei si inventa una denuncia x violenza con tanto di chiamata ai carabinieri e tutto quello che ne consegue. Attualmente e' in corso una vertenza legale e le cose stanno cosi : lui e' fuori di casa, le deve versare un assegno mensile di 500 euro x la bambina e sono in attesa di una sentenza definitiva! Ora, la mia domanda e' questa : ma e' mai possibile che una persona si svegli un bel giorno e si inventi di sana pianta una denucia x violenza senza dimostrare un bel nulla, ed il malcapitato che si prende la denucia debba subire tutto quello che ho sopraesposto senza poter far nulla ed attendere tempi lunghi ( si parla di 2 anni) prima di sperare in una soluzione? grazie a tutti
cacciu1
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questa è la giustizia italiana purtroppo
certo che però accogliere una denuncia senza nemmeno verificare se è fondata o meno è da idioti
quando una donna viene violentata i segni sono evidenti ma questo in molti non lo sanno o dobbiamo supporre che c'è un tale clima di caccia alle streghe che basta un'affermazione senza senso per farti finire in galera
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Grazie Paolino, figurati che la tizia e' talmente furba (probabilmente anche guidata da qualcuno) che e' riuscita tramite gli assistenti sociali a farsi ospitare x qualche giorno presso una casa d'accoglienza, qui e' stata "tenuta in osservazione" e giudicata madre responsabile, x cui ha chiaramente ottenuto la custodia della figlia. Peccato che pero' una sera la filgia (6 anni) si sia svegliata e trovandosi da sola, la madre era andata a fare gli affari suoi, ha chiesto aiuto ai vicini i quali hanno chiamato i carabinieri. Nemmeno questo e' servito x cambiare le cose!
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Ciao Cacciu1,
la situazione mi sembra decisamente troppo complessa per poter essere trattata in questa sede, anche solo per un consiglio. Quello che mi sento di dire è che la giustizia italiana è afflitta da una lentezza esasperante, questo sì, ma in buona percentuale raggiunge il suo obiettivo, almeno in sede penale (se il reato non si prescrive prima). Insomma, le cose in genere vangono fatte per bene, per quanto è a mia diretta conoscenza. Quindi mi sentirei di consigliare a tuo cognato di affidarsi ad un buon avvocato e fidare nella giustizia.
La cosa, dicevo, mi pare complicata perché non abbiamo tutti i dati a disposzione. Ad esempio, tu dici che il conto era cointestato, ciò vuol dire che entrambi i cointestatari possono legalmente e legittimamente svuotare il conto corrente. Nessuno potrà mai dire nulla.
Mi parli di un assegno da versare alla (ex) convivente. Il chè potrebbe far supporre si sia avuto un giudizio civile, forse. Se c'è una denuncia per violenza (sessuale ?), allora la cosa è decisamente molto complessa e di solito c'è intervento degli assistenti sociali, cosa che accade sempre in presenza di minori (come mi pare questo caso). Quindi, sulla base dei pochi elementi forniti, direi che il fatto è molto complesso, che necessità l'intervento di varie branche istituzionali (il cui coordinamento è difficile e complesso), e la cosa è lunga e complicata.
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Certamente il caso e' in mano ad avvocati ed assistenti sociali di ogni genere. Per il discorso del conto corrente, era cointestato perche' lui ingenuamente aveva riposto fiducia in colei che gli aveva dato una figlia, purtroppo rivelatasi poi malriposta. Il mio intento, x cui ho postato in qs sede il caso in oggetto, e' quello di evidenziare che : la signora in questione ha deciso ad un certo punto di inventarsi di sana pianta una denucia x violenza ( non so se anche sessuale), ed il signore si trova fuori di casa sua senza nessuna prova concreta. Certo, probabilmente poi la giustizia gli rendera' (spero) sentenza positiva, ma in quanto tempo? Chi gli "rimborsera'" le ingiustizie subite ed i relativi danni materiali?
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Non posso entrare nel merito del singolo caso, ma le mie statistiche personali mi dicono che della giustizia italiana ci si può fidare abbastanza spesso. Il problema è dato dalla mancanza di mezzi dei giudici e dalla enorme mole di procedimenti che devono affrontare.
Sicuramente il processo sarà lungo, per quanto è complessa la situazione, ma alla fine, se assolto, potrà denunciare per calunnia la signora e chiedere i danni (tutti, morali e materiali). Nel caso in cui il processo dovesse andare per le lunghe per colpa dello Stato (e non degli avvocati o delle parti) potrà anche chiedere i danni allo Stato medesimo.
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Staremo a vedere tempi e modalita'. Grazie intanto x le Vs. risposte