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Detrarre spese conto corrente, camera di commercio, telefonia?
Ciao a tutti, ho da poco aperto partita iva con il regime dei contribuenti minimi (il forfettone).
Volevo sapere se e come posso detrarre le spese per l'apertura di un conto corrente intestato alla ditta. Il conto mi costa 40,00 euro all'anno, che verranno scalati direttamente dal conto, posso produrre un estratto conto come documentazione?
Inoltre ho effettuato la registrazione presso la camera di commercio: posso detrarre i 119 euro versati?
Infine, posseggo un cellulare personale con numero intestato a me come persona fisica, ricaricabile (non in abbonamento). Posso in qualche modo detrarre le ricariche? Nel caso in cui il numero fosse intestato a me come ditta, potrei detrarle?Grazie
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Il diritto camerale è sicuramente deducibile, così come le spese bancarie di un conto corrente intestato alla ditta.
Ed è anche certissimo il momento del pagamento. Però in effetti la tua domanda è giusta. Normalmente non esiste alcun problema nel registrare questi costi, ma nei minimi??Non avendo l'obbligo di registrare le fatture (anche se poi in ufficio si fa e anzi hanno addirittura liquidazione mensile) come lo spiego che ho considerato le spese bancarie come costi??
Mi concedo un po' di tempo per aprire un dibattito in ufficio e poi ti faccio sapere
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Grazie... attendo gli sviluppi!
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...secondo me sono deducibili, anche perchè se trattasi di conto intestato alla D.I., utilizzato esclusivamente per l'esercizio dell'attività, voglio vedere come si fa a contestare che non sia un costo inerente all'attività. Per quanto riguarda i telefonini rimando alla circolare dell'Ade 7e del 2008 nel quale si dice esplicitamente che l'uso promiscuo comporta una detraibilità del 50%.
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D'accordo sul 50%, ma vale anche per le ricariche telefoniche? E se io effettuo una ricarica tramite bancomat oppure online, come posso dimostrare di averla fatta?
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50% per tutte le spese promiscue (così dice espressamente la circolare). Per il 2008 tuttavia la finanziaria ha esteso la possibilità di detrarre integralmente le spese di quei beni normalmente considerati promiscui e a deduzione limitata dal TUIR (auto, cellulare, etc.), TUTTAVIA, il forfettone non segue le regole del TUIR, quindi:
- PROBLEMA: tale possibilità, si può estendere anche al forfettone?
- PROBLEMA: l'onere di dimostrare che le spese sostenute sono TUTTE inerenti l'attività lavorativa è a carico del contribuente.
Il mio consiglio è di dedursele solo al 50%, senza svegliare il can che dorme. Per quanto riguarda le ricariche, è sufficiente che adotti un metodo di ricarica che evidenzi il numero che ha beneiciato della ricarica. Ovvero:
- fai un'autodichiarazione in cui dici che il nr. 333/2233XXX è inerente l'attività d'azienda
- ogni volta che ricarichi il cellulare con il bancomat o on line ti tieni la ricevuta che ti viene stampata che dice che in tal data a tal ora hai messo X Euro su quel numero
- registri nella tua contabilità tale spese
- a fine dell'anno fai TOTALE SPESE PER RICARICHE TELEFONICHE / 2.
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Nell'autodichiarazione è sufficiente dire: "La sottoscritta xxxx, nata il xxx a xxx dichiara che il numero telefonico mobile 32000000000 è inerente l'attività aziendale della ditta xxxxxx di xxxxxxx, via xxxxxxxxxx, p.iva xxxxxxxxxxxx." e firmare?
Mi consigli di fare una dichiarazione simile anche per l'auto? E' sempre stata intestata a me fin da prima di avviare l'attività.
Grazie.