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snc ingegnere+perito, timbri, inarcassa, inps e chi più ne ha più ne metta
Ciao a tutti!
Sono nuova del forum e spero di aver creato il 3d nella sezione giusta.
Vorrei essere breve, ma dettagliata perché a quanto pare la situazione è un po? complessa.
Il mio ragazzo (ingegnere iscritto all'albo) e un suo amico (perito industriale non ancora iscritto all'albo) hanno deciso di lavorare insieme e io sto cercando di dar loro una mano ad organizzare la società.
L'idea era quella di aprire un'unica partita iva a nome della società, l'ingegnere si sarebbe iscritto all'inarcassa e il perito all'inps, le mansioni sarebbero state divise in base alle competenze di ognuno e laddove ce ne fosse stato bisogno sarebbe stato apposto il timbro professionale.
La scelta di costituire una snc è stata dettata dall'intenzione di chiedere dei finanziamenti per i quali non erano ammissibili altre forme societarie.
Su consiglio del notaio e della commercialista, il codice ateco della p. iva societaria dovrebbe essere quello degli studi di ingegneria. In pratica quindi si tratterebbe di una snc che svolge attività di ingegneria.È stata chiesta una consulenza al delegato dell'ordine degli ingegneri per inarcassa e qui è sorto il problema: non è molto chiaro come ci si debba comportare in questo caso con le casse di previdenza e il timbro professionale.
Dai contatti con inarcassa non sono riuscita ad avere indicazioni certe. La prima volta mi hanno detto che la società doveva versare il contributo integrativo del 2%, ma che l'ingegnere avrebbe dovuto iscriversi all'inps.
Così ho chiamato l'inps, che in via non ufficiale, mi ha confermato quanto detto dall'inarcassa.
Ieri ci ha richiamato il delegato dell'ordine, che sentita la cassa, ci ha consigliato di costituire la società e fare l'iscrizione dell'ingegnere all'inarcassa, allegando l'atto costitutivo e una breve descrizione della situazione e relativo quesito.
Nel frattempo è stata contattata dall'inarcassa anche la commercialista, che li aveva interpellati via e-mail. La risposta stavolta è stata che loro riconoscono società tra professionisti solo quelle di cui fanno parte professionisti iscritti ad albo professionale e che quindi la snc per loro è una società qualsiasi. Per questo motivo la fattura emessa dalla società dovrà essere senza indicazione del 2%, che verrà pagato solo dall'ingegnere sulla base del reddito di partecipazione.Quest?ultima versione è forse la meno attendibile visto che comunque, da statuto, l'inarcassa riconosce come società d'ingegneria anche le cooperative a compagine mista (che non sarebbe comunque il nostro caso).
Resta il fatto che, attendibili o meno, le versioni sono tante e per una come me, assolutamente ignorante in materia, è veramente difficile capire quale sia la procedura da seguire. :bho:
Le domande che mi (e vi) pongo in fondo però sono semplici:
considerata la situazione- la snc può svolgere attività di ingegneria e apporre il timbro professionale?
- se la p.iva è a nome della società, l?ingegnere è comunque considerato un professionista con p.iva?
- da professionista con p.iva dovrebbe quindi versare anche il contributo soggettivo all?inarcassa?
- il contributo integrativo a questo punto si calcolerebbe sul reddito della società o su quello di partecipazione dell?ingegnere?
- in questo caso come ci si dovrebbe regolare con le fatture?E l?ultima domanda, forse dettata dalla mia mancanza di preparazione sull?argomento: non è un controsenso che se si riconosce il reddito di partecipazione del professionista tanto da dover pagare il contributo integrativo alla cassa poi si debba iscrivere all?inps?
So che il post è troppo lungo e, appena iscritta, sono già contravvenuta a una regola :(, ma cercando risposte sul forum ho letto tanti interventi di persone competenti e ?comprensibili? e ci tenevo a spiegare bene (mi auguro!) la situazione, nella speranza che poteste dare una mano anche a me?
Grazie a tutti!
E a presto? spero!
Chio'
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Buongiorno. Il discorso va approfondito meglio.
Le società "ingegneristiche" devono essere costituite sotto forma di società di capitali.Il nocciolo del tutto a mio avviso sta nel capire bene chi è che "LAVORA"
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Grazie mille per avermi risposto!
Non sono sicura di aver capito bene la tua domanda: cosa intendi per "chi è che lavora"?
La loro intenzione è quella di lavorare entrambi, ognuno per le proprie competenze, tanto che saranno soci al 50%: uguali diritti, uguali doveri.
L'errore di fondo sta quindi nello scegliere un codice di studio di ingegneria per una snc? Come è possibile che ce l'abbia suggerito il commercialista, che sia stato "approvato" dal notaio e che questo problema non sia stato sollevato né dall'inarcassa né dall'inps?
Sono sempre più confusa...
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Per il chi è che "LAVORA" intendevo presenza di socio solo di capitale o meno.
Ingegnere e perito che costituiscono una SNC.
Occorre vedere come è stato strutturato l'oggetto sociale della società. Non credo che il notaio possa aver "approvato" a scatola chiusa; gli aspetti "ingegneristici" come sono stati trattati?
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L'atto costitutivo non è stato ancora redatto in forma ufficiale (a questo punto direi per fortuna!) ma come oggetto sociale dovrebbe avere l'esecuzione di studi di fattibilità, ricerche, consulenze, progettazioni, valutazioni di congruità tecnico-economica e studi di impatto ambientale.
Sto cercando di farmi mandare una bozza dell'atto, così da poter essere più precisa...