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A Los Angeles la grande asta mondiale
Ciao a tutti,
non so se ne eravate al corrente, ma Martedì e Mercoledì scorsi c'è stato il "DomainFest" a Los Angeles.Il "DomainFest" è un raduno mondiale di esperti del settore e, ovviamente, anche di privati cittadini con qualche soldo da investire, che discutono di economia e strategie di vendita, ma che soprattutto mettono mano al portafogli scambiando siti a centinaia di migliaia di dollari alla volta. Le aste si sono susseguite per tutta la giornata di martedì e mercoledì, con centinaia di uomini d'affari e esperti del settore che, dati e previsioni alla mano, hanno cercato di prevedere quali fossero i domini più convenienti da acquistare.
Il sito più più pagato? È "Porn. net", venduto per 400mila dollari (l'equivalente di 276mila euro).
A seguire, "Bookmarks. com" venduto per 300mila dollari.
A seguire anche "Alimony. com" ("alimenti", nel senso legale del termine) per 75mila dollari.
Poi "Butcher. com" (che significa "macellaio", ed è un sito attualmente non ancora costruito ma evidentemente con grandi potenzialità) per 50mila dollari e, infine, "Satinpanties. com" (che suona un po' come "mutande di raso") venduto per 10mila dollari.
Tra gli altri domini strapagati, anche "Dude. com", "Natural. com", "Authorize. com", "Face. com", "Checkout. com", "Neighborhood. com" e "NewYork. net".Per partecipare, bisognava pagare quasi mille dollari, certo, si son visti anche una lezione di Frank Shilling (guru dell'acquisto di domini internet, - ha iniziato a collezionare indirizzi Web quasi per gioco e ora ne ha accumulati oltre trecentomila, valutati in più di cento milioni di dollari -.
Per la serie, il lavoro che vorrei: si dice che Shilling lavori nella veranda della propria casa alle Cayman Islands con davanti il mar dei Caraibi e al lato uno dei più grandi televisori del mondo.
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Precisiamo che non è il "sito" più pagato, ma il dominio... la differenza e' enorme e sarei felice se questo "orrore" venisse corretto anche sull'articolo di Repubblica.it, ma ci spero poco
Btw quello di SnapNames è stato un debutto di prima classe nelle aste Live e il software messo a disposizione da SN era a detta di molti migliore di quello usato dai diretti concorrenti.
E' vero, Frank Shilling ha il lavoro che ha sempre desiderato. Ma, prima di arrivare a lavorare sulla veranda della propria casa alle Cayman ha buttato sangue, sudore e lacrime, inoltre sarebbe stato bello vedere quantomeno un link verso il mitico blog di Frank S. ( sevenmile.com ) da parte dell'autore dell'articolo su Repubblica.it ;(Cmq eccovi una delle interviste a Frank Shilling, l'altra su DnJournal.com che raccontava della sua vita e di come è arrivato al successo non riesco a trovarla. seobook.com/archives/002242.shtml