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- Lavoro all'estero, tasse in Italia?
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Salve a tutti continuo a leggere e rileggere forum su questo problema delle tasse
Ho lavorato più di 183 giorni in un altro stato(convenzionato) con residenza in Italia, sono stato pagato da un datore di lavoro residente all'estero e con base fissa nel suddetto stato.
Ora, devo fare la dichiarazione dei redditi ? pagherò le tasse ?
Questo Stato ci vuole ignorante..Non c'è informazione, se vai alle agenzie o agli uffici riguardanti non sanno neanche che giorno è...e poi pretendono....
Grazie per un eventuale risposta
*P.s. StickTogether
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Salve,
ho questo problema.Sono dipendente di un'impresa italiana e da una società di consulenza estera (diversa da quella per la quale lavoro abitualmente) mi è stata chiesta un'attività spot in un Paese del Medioriente, attività che dovrebbe durare qualche mese (meno di 6 comunque).
Avrei intenzione di farmi pagare estero su estero e in dollari e mi chiedevo se e come debbano essere conteggiati i guadagni da questa attività e quindi, se e come pagare le tasse (se dovute) in Italia.
In effetti si tratterebbe di andare qualche giorno al mese in Medioriente, fare alcune attività e venire pagato per queste.
Spero di essere riuscito a spiegarmi.
Grazie a chiunque potrà darmi qualche informazione.
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Buongiorno a tutti,
complimenti per il forum molto interessante. Credevo di essermi chiarita, ma poi mi sono confusa di nuovo!
Mia situazione:
- Vivo e lavoro in UK da piu' di 10 anni
- mai iscritta all'AIRE (quindi per lo stato italiano risulto disoccupata, ancora a carico di mia madre e residente in Italia)
- per gli UK risulto residente in UK, in quanto domiciliata e pagato le tasse in UK da + di 10 anni
- da Gennaio 2013 ho aperto una partita IVA in UK in quanto sono lavoratrice autonoma in UK da 3-4 anni (agente rappresentante in UK per aziende Italiane con sede in Italia, che mi pagano un servizio e commissioni su un cc business inglese)
- In UK possiedo un auto (non possiedo immobili o altro)
- ho sempre vissuto in affitto tranne negli ultimi due anni che ho vissuto nella casa UK del mio compagno, che tra 1 mese metteremo in affitto e quindi dovro' decidere se trovarmi un B&B o uno studio flat mio per il periodo trascorso in UK per lavoro (+ di 184 gg)
- In Italia non possiedo immobili (ma possiedo un'auto cointestata con il mio partner dove vivo quando sto in Italia: domiciliato a MODENA, quidni indirizzo diverso dalla mia residenza italiana a Trieste dove sono originaria!)
- non pago tasse in italia ne faccio dichiarazione dei redditi in Italia in quanto non ci lavoro
- negli ultimi 2 anni ho percepito piccole somme di denaro sul conto italiano (inferiori a €5000) da aziende italiane per lavoro svolto e dichiarato in UK
Sono perseguibile penalmente? dovrei fare dichiarazione in italia anche se non ci lavoro? A quale cavillo e pena burcratica vado in contro?
Stavo pensando di iscrivermi all'AIRE per ovviare al problema fiscale italiano (mai fatto un po' per pigrizia, e un po' perche' non ne ho mai sentito una vera necessita' in quanto venire in italia per rinnovare documenti o per votare non mi e' mai stato un problema), ma sono indecisa e non so che fare, anche perche' stando ora spesso in Italia con il mio compagno potremmo decidere di comprare una casa qua.. ma ce' anche la speranza che lui si decida un giorno a trasferirsi pure lui in UK.. ma al momento non ne ha alcuna intenzione..
C'e' qualcuno che mi puo' delucidare un po' ?
Grazie mille
MP
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@Leopollo said:
Buongiorno a tutti!
Io mi trovo invece a vivere una situazione leggermente diversa da quelle descritte precedentemente (e forse un po' più "rara"):io sono cittadino Italiano residente in Italia e a breve potrei essere assunto da un'azienda inglese per continuare a svolgere la mia professione in Italia ma percependo una retribuzione direttamente dal Regno Unito.
La domanda è: a che tipo di tassazione vado incontro? Premesso che credo di aver capito che comunque continuando ad essere residente in Italia e, soprattutto, continuando a lavorare in Italia, dovrò continuare a pagare al Governo Italiano esattamente le stesse tasse che pago attualmente come qualunque dipendente italiano, mi chiedo se il mio futuro reddito sarà assoggettato a trattenute ulteriori (magari all'origine) da parte del Governo Britannico!!! Dovrò pagare le tasse 2 volte?!?!?! nel caso in cui effettivamente ci fosse qualche trattenuta all'origine da parte del Governo Britannico, in che porzione inciderebbe su un ipotetico "stipendio lordo annuo"?
Soprattutto: come verrà gestito il versamento dei contributi pensionistici INPS? Sarà l?INPS a richiederli direttamente all'azienda inglese? Oppure sarò io a dover prevedere versamenti "volontari"? In tal caso potrò anche astenermi dal momento che l'azienda inglese prevede già il versamento di contributi ad un fondo pensione britannico?
Per finire qualcuno mi saprebbe dire se sia possibile (o ancora meglio scontato) che, lavorando io in Italia, l'azienda inglese mi assuma in accordo ad un CCNL italiano (con tutte le tutele e normative del caso)?Grazie mille in anticipo a chiunque mi volesse aiutare a sanare questi miei dubbi.
Ciao Leopollo,
Io mi trovo esattamente nella tua stessa situazione. La mia ditta a Londra a rilasciato un NT code per cui dovrei pagare solo le tasse in Italia ma rimane sempre aperta la questione dei contributi all'INPS? Ho consultato 3 commercialisti che sembrano tutti dire che non dovrei pagarli in Italia, ma nessuno mi e' sembrato del tutto convinto. Tanto meno l'INPS che non ha capito nulla della mia situazione!! Volevo sapere se sei riuscito a risolvere il problema?
PS: l'azienda mi ha assunto con un contratto UK.Attendo tue notizie, grazie!
chachy
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Buongiorno,
dovrebbe chiedere alla Sua azienda se è disposta a sottoscrivere un contratto di diritto italiano.
In questo modo si risolve ogni questione anche a livello contributivo (INPS) ed assicurativo (INAIL),
oltre che fiscale (IRPEF).
cordiali saluti,
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Ciao,
questo il mio caso sul quale chiedo un consiglio in quanto non so come comportarmi.Lavoro per una compagnia americana da 4 anni, base in California, e tra 2 mesi mi trasferisco la' col visto L1-B, con la moglie (in Italia lascerò solo una casa ma sara' inabitata e con tutto disattivato).
In quanto a tasse là pagherei molto meno (29%) ma poi comunque qui col 730 andrei a pagare il restante delle tasse per arrivare a quello che pago adesso (attorno al 42%).
Mi han detto che l'unico modo per non pagarle è di non avere più la residenza qui. Ma per avere la residenza là significa avere la green card (....o sbaglio?!?!?) So che per la green card dovrei aspettare anni ed anni, quindi mi chiedevo se veramente avevo bisogno della Green Card per poter pagare le tasse solo in USA e non doverle pagare piu' qui.Grazie dei vostri consigli!
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Salve a tutti... spero che mi possiate aiutare circa una questione che a fatica il mio commercialista sembra non riuscire a chiarire.
Ho ricevuto una proposta di lavoro da un'azienda tedesca, per la quale dovrei operare (come dipendente) come country manager (responsabile commerciale) per l'Italia. Quindi sarei stipendiato dalla Germania pur rimanendo residente in Italia.
Che succede per il discorso contributivo? E per mantenere lo stipendio netto di 35000 € annui, quanto dovrei pretendere dall'azienda tedesca (lordo e netto)?
Un grazie in anticipo per l'attenzione e per la vostra eventuale risposta
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Buongiorno,
ho molti clienti tedeschi e con tutti sono riuscita a far assumere il dipendente con contratto italiano.
Chiaramente bisogna essere pazienti e spiegar loro la normativa facendo i confronti del caso.
Per il dipendente l'assunzione con contratto tedesco rischia di diventare un grosso svantaggio sopratutto in termini di contributi
(verrebbero versati in Germania o non versati del tutto).
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Salve mio fratello ha lavorato nel 2012 in Germania dal 01 giugno al 31 dicembre presso una ditta come grafico, preciso che non ha mai cambiato la residenza dunque risulta in Italia anche se tutt?oggi lavora ancora in Germania.
Gli hanno dato una sorta di certificazione di quello che ha guadagnato in Germania riassumo le voci: cifra totale lorda=14500,00
Imposta sul reddito = 1640,14
Tassa di solidarietà per la Germaina del ?est = 90,15
Pensione (parte del datore) = 1421,00
Pensione (parte del lavoratore) = 1421,00
Assicurazione sanitarie = 1189,00
Assicurazione in caso di non autosufficienza=177,63
Disoccupazione = 217,50Cosa deve fare in Italia? Deve fare l?unico 2013 se si in quale quadro e rigo deve indicare l?importo. Quale somma deve indicare, quella lorda?
Ha credito d?imposta?
Deve fare anche la dichiarazione in Germania?
Grazie in anticipo.
Saluti.
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Da 2 anni lavoro in AUSTRIA, pago le tasse in questo stat0.Dal 24 Aprile 2013 mi sono iscritto all'AIRE.Vorrei sapere come mi devo comportare con la Dichiarazione dei redditi MoDELLO UNICO anno 2012 dovendo riscuotere dei crediti dell'anno 2011 e avere delle detrazioni sui lavori dell'immobile di mia propietà situato in ITALIA e ivi domiciliato.Grazie e un cordiale saluto
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In realtà molto si capisce dal documento che trovate qui: finanze.it/export/download/dipartimento_pol_fisc2/Spagna08_it.pdf .
Io mi sono fatto uno schema per vedere se verificavo i vari requisiti in stile algoritmo, è così? si o no? se sì guarda questo, se no quest'altro, e alla fine dovrò fare la doppia contribuzione, cioè pagare le tasse in spagna che verranno dedotte dalle tasse che pago dopo in italia.il mio caso. Vivo in italia, lavoro in spagna per una società spagnola, ho casa, auto, famiglia e figlio in italia e comunque in italia ci vivo (e ancora preferisco).
Quindi il mio reddito principale, cioè lo stipendio spagnolo, è imponibile in Spagna (Art. 15 commi 1 e 2).
I miei beni immobili (casa), cioè il mio reddito immobiliare è imponibile in Italia (Art. 6)
Il domicilio fiscale è in Italia (Art. 4 comma 2 lettera a).Beh... dai... spero di essere stato utile a qualcuno... anche se vi dico... devo verificare con il commercialista perchè io sono solo ingegnere...
Ciao belli
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[...]
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Ciao a tutti!
Vorrei chiedere per un consiglio per la mia situazione, Ho lavorato in Belgio per un periodo di 8 mesi al 2012, dove ho pagato le tassse e ho presentato la dicchiarazione dei redditti . Lo stesso anno nei mesi non lavorativi ho percepito la disovcupazione in Italia .
Secondo il commercialista dovrei fare la dicchiarazione dei redditti anche in Italia presentando il CUD del INPS e il CUD del da Belgio per evitare la doppia impostazione.
Il mio problema e' che in Belgio finiscono di lavorare sulla mia dichiarazione dei redditi a gennaio 2014 e in Italia lultima data per fare la dichiarazione e' dec 2013... quindi per differenza di qualche settimana ho questo problema..
Temo che se faccio la dichiarazione in Italia senza il certificato finale da Belgio che dimostra la cifra finale di tasse pagate gia' li' (45% sul lordo) mi faranno pagare le tasse di nuovo anche in Italia...
Avete qualche consiglio da darmi ?
Grazie!Eliya
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Buon giorno e complimenti per il sito.
Io ho lavorato come dipendente in Svizzera per alcuni anni e ho aperto un conto bancario la.
Io non posseggo niente: no auto no casa e nemmeno un conto in Italia.
Ora da alcuni anni lavoro sulle barche da diporto con bandiera estera e sono anche fisicamente la maggior parte del tempo al estero.
Sono a conoscenza del fatto che non sono tenuto a pagare le tasse in Italia perche sono soggetto alla tassazione della bandiera della barca dove lavoro.
Ora siccome non vivo piu in Svizzera la banca mi ha chiesto di spostare l´indirizzo di posta in Italia.
Cosa posso fare per portare i miei capitali in italia dimostrando al governo Italiano di non essere un evasore e rischiare qualche conseguenza?
Sinceramente non dovrei essere intimorito perche credo di essere nel giusto ma l´aria che tira in questo momento in italia e´ di caccia al bandito e prima di essere condannato e poi assolto dopo qualche hanno vorrei fare le cose per bene.Grazie per il suo aiuto
Mac
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Salve a tutti.
Sono settimane che cerco informazioni riguardanti le tasse in italia.
Vivo e risiedo in inghilterra da molti anni, sono iscritta all'aire e sono una libera professionista e pago le tasse qui in inghilterra.
Come libera professionista, ho deciso di lavorare in italia 4/5 giorni al mese.
La commercialista dei miei genitori ha detto che forse non c'e'bisogno di aprire la partita iva in italia ma di rilasciare le ricevute ed aggiungerle a quelle inglesi e pagare le tasse inglesi. Il problema e'che non ne era sicura e sto ancora aspettando che mi dia una risposta che non arriva.
Qualcuno mi potrebbe aiutare a capire come funziona?
Grazie mille
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Ciao a tutti,sono nuovo qui e avrei un gran bisogno del vostro aiuto. La mia domanda e' molto semplice.. Nel caso si sia diventati evasori involontari,lavorando all estero ma essendo ancora con la residenza in italia..se in italia dichiaro di aver reddito zero...( perche' in effetti in italia ho reddito zero... ) e' possibile che il governo italiano venga a conoscenza del fatto che ho un reddito in italia? so che e' una brutta domanda..ma di pagare doppie tasse proprio non mi va... vi prego illuminatemi!
grazie
Alessandro
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Salve, hai mai avuto risposte?
@Carlotta83 said:
Salve a tutti.
Sono settimane che cerco informazioni riguardanti le tasse in italia.
Vivo e risiedo in inghilterra da molti anni, sono iscritta all'aire e sono una libera professionista e pago le tasse qui in inghilterra.
Come libera professionista, ho deciso di lavorare in italia 4/5 giorni al mese.
La commercialista dei miei genitori ha detto che forse non c'e'bisogno di aprire la partita iva in italia ma di rilasciare le ricevute ed aggiungerle a quelle inglesi e pagare le tasse inglesi. Il problema e'che non ne era sicura e sto ancora aspettando che mi dia una risposta che non arriva.
Qualcuno mi potrebbe aiutare a capire come funziona?
Grazie mille
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Gentilissimi,
leggo il post di drastikkkk e vorrei aggiungere la mia voce alla sua. Anche io risiedo in Italia e lavoro in Ticino, ho un regolar permesso G. Il mio contratto è annuale ed è al 40% e pago tutte le tasse in Svizzera come residente in Italia. Devo dichiarare altro in Italia? La banca Svizzera dove mi viene addebitato los stipendio mi ha mandato un'informativa relativa ai nuovi accordi sul segreto bancario tra Italia e Svizzera in cui mi chiedono i documenti della dichiarazione fiscale in Italia. In alternativa propongono di aderire alla Voluntary disclosure. E' una documentazione che hanno mandato a tutti i cileni, non capisco se mi deve interessare. Non c'è una soglia di stipendio e di ore lavorative sotto il quale non si è interessati dalla questione?
Spero di ricevere un vostro gentile aiuto,
grazie in anticipo@drastikkkk said:
Buon giorno a tutti!
Ho letto questa lunga ed interessante conversazione e vorrei fare una domanda anch'io per quanto riguarda la "doppia imposizione" delle tasse sul lavoro effettuato all'estero...spero davvero che qualcuno di voi possa aiutarmi.Sono un ragazzo italiano (con residenza in italia) e lavoro da un paio di anni circa in Canton Ticino come "collaboratore scientifico temporaneo" (solo 7 mesi all'anno) con regolare permesso di lavoro temporaneo ("Permesso L") della durata del contratto...ma ogni anno non si sa se l'anno dopo verrò riconfermato.
Pago le tasse regolarmente nel paese in cui lavoro (ho le imposte alla fonte su ogni busta paga) e vorrei chiedere se anch'io devo pagare le tasse in Italia per il mio lavoro svolto in Svizzera. Lavorando 7 mesi all'anno, supero i 183 giorni che nei precedenti post avete scritto...
Il mio stipendio non è uno stipendio "normale" con il quale si potrebbe vivere in Svizzera, infatti alloggio (con regolare "permesso di alloggio") dalla mia ragazza di cittadinanza svizzera che molto gentilmente mi ospita e così dividiamo le spese...Non potrei permettermi neanche un affitto con quello che prendo perchè corrisponderebbe, come potere d'acquisto, ad 800 euro al mese in Italia....se poi mi tocca pagare anche doppie tasse, allora paradossalmente ci guadagno di più a rimanere a casa con i miei senza lavorare.
Per il fisco italiano, infatti, risulto ancora a carico dei miei genitori, non avendo un lavoro fisso e abbastanza remunerato da potermi rendere autonomo.
Spero che possiate aiutarmi a capire questa cosa e a risolverla al più presto, nel frattempo vi ringrazio a priori per le eventuali risposte...
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Buongiorno,
Vorrei avere qualche consiglio. A breve andrò a vivere all'estero fuori dalla comunità europea. In questo momento in Italia ho un lavoro un'appartamento con mutuo qualche soldino (pochi) messo da parte e il 50% della casa di mia mamma dove lei attualmente ci abita. Vorrei chiudere tutto qui in italia perchè non penso di ritornare e comunque non vorrei tenere aperto troppe cose le quali vivendo all'estero mi porterebbero problemi a gestire e tasse da pagare. Il mio tentativo sarà quello di mettere in vendita l'appartamento e nel caso non riuscissi a venderlo in breve tempo forse valutare di affittarlo. Immagino che devo affidare il tutto ad un'agenzia. Non so cosa fare con il conto nel senso che è da li che il mio mutuo è appoggiato e mi sembrerebbe sonveniente chiuderlo almeno fino a quando ho il mutuo e poi? Una volta che sono all'estero e che mi sono iscritta all'aire e che ho fatto la dichiarazione per il 2015 essendo proprietaria dell'immobile di mia madre e sperando che mi sono liberata dell'altro appartamento devo fare ancora la dichiarazione? Se vi vengono in mente altre info tecniche di cui non ho preso in considerazione grazie se me lo fate notare.