• User Newbie

    Impresa familiare (lungo ...)

    Gent.mi,

    Vi sottopongo il mio quesito.

    Impresa familiare costituita da padre (titolare) al 51%, figlio (mio marito) al 49% e 1 o due figlie con quote non ben definite, una delle quali sicuramente parte dell'impresa.

    Il lavoro viene svolto all'80% da mio marito, a cui, negli ultimi 25 anni non è mai stato concesso un giorno di ferie diverso dalla chiusura (2-3 settimane ad agosto) e che non ha mai potuto prendersi giorni di malattia, né "licenza matrimoniale", a differenza degli altri collaboratori (precedentemente c'erano anche la moglie ed un'altra figlia).

    Nei primi tredici anni non è stato riconosciuto a mio marito nessun compenso (viveva con i genitori che provvedevano al suo sostentamanto ... lavorando, tuttavia, in azienda).
    Negli anni successivi, la dichiarazione dei redditi era superiore al reale compenso di mio marito.

    Il lavoro (per mio marito) è debilitante: si tratta di lavoro continuativo, normalmente, di 9/10 ore giornaliere continuative dalle 2,30-3,00 a 12,00-12,30 (più altre mezz'ore nel pomeriggio-serata), per 6 giorni alla settimana.

    Circa un mese fa ci è stata comunicata la volontà di mio suocero di ritirarsi (è in età pensionabile ormai da anni) e la proposta che è stata fatta a mio marito è stata di acquisire l'azienda tramite una donazione (gli altri 3 figli non ne vogliono sapere di continuare), rinunciando però ad una futura quota sull'eredità, pari al valore dell'azienda (quello dichiarato dal commercialista di mio suocero ...).

    Inoltre, sono venuta a conoscenza che le figlie vengono retribuite in nero e che i contributi previdenziali di mio marito sono stati versati solo in parte.

    Premesso che i conti dell'azienda sono sempre stati gestiti dai miei suoceri, dopo aver più volte chiesto dati per valutare l'andamento ed il reale valore dell'azienda, senza risultati chiari, mio marito si trova nella situazione di non proseguire nell'attività.

    L'età di mio marito, però, non facilità la ricerca di un'altra occupazione e vorrei tutelare la mia famiglia (abbiamo anche dei bambini) dall'iminente perdita di reddito.

    Legalmete come posso intervenire per:

    • cercare di recuparare i contributi non versati (mio suocero può negare che il figlio abbia lavorato in quegli anni?)
    • chiedere un'eventuale indennizzo in caso di chiusura dell'attività
    • qualunque altra strada da percorrere

    Nel caso mio marito trovasse un lavoro quale preavviso/indennizzo dovrebbe dare?

    Chiedo venia per la lunghezza, e ringrazio chiunque saprà consigliarmi

    Eteria


  • Super User

    Ciao Eteria,

    sinceramente la questione mi sembra molto complessa dal punto di vista giuridico, per cui ti suggerirei di contattare un avvocato. In questa sede potremmo facilmente dire qualcosa di inesatto, creandoti più danni che altro.
    Mi spiace.


  • User Newbie

    Ti ringrazio ugualmente.

    A titolo informativo, ho contattato il call center dell'INPS, che mi ha dato lo stesso consiglio.

    Ciao,
    Eteria