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- Senato approva norme contro il razzismo e la discriminazione sessuale
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Ragazzi, prima di esprimere un mio parere sulla tematica discussa, vorrei
richiamare l'attenzione su un esempio che testimonia la potenza di un
concetto già emerso più volte nella discussione: l'ingerenza vaticana nella
politica di altri stati e, in tal caso, l'ingerenza per quanto concerne
l'omosessualità.L'esempio tangibile quanto disarmante in merito è rappresentato dalla
Repubblica di San Marino.Nella Repubblica, che con orgoglio vanta un "indiscusso primato sui temi
della pace, la libertà ed i diritti universali dell'uomo", l'influenza implicita della
Chiesa, fatta valere in termini pratici da una tradizione governativa
democristiana, ha mantenuto in vigore, sino al 2004, l'articolo 274 del
codice penale sanmarinese.La norma, abrogata solamente il 23 settembre 2004 con la legge n° 121,
che traduceva il pensiero della Chiesa sottolineato da Andrez, sanciva la
reclusione per i rapporti omosessuali, decretando espressamente: "chiunque
abitualmente compie atti di libidine con persone del medesimo sesso e'
punito, se dal fatto deriva pubblico scandalo, con il carcere fino a due anni
e l'interdizione dai pubblici uffici'.Pur sottolienado che i San marinesi hanno smesso di applicare l'articolo 274
dal 1974, l'influenza sociale, culturale, politica di una simile repressione
giuridicamente sancita non è assolutamente da trascurare, anzi...Personalmente quello che penso sul quesito iniziale posto da Andrez,
è che aldilà del pensiero delle differenti religioni e dell'ingerenza che queste
possano esercitare sui singoli Stati, il rispetto della persona e della dignità
umana, indipendentemente dalle sfaccettature che la persona stessa
assume, è non solo un diritto per l'individuo, ma soprattutto un dovere.Ognuno di noi ha il dovere di rispettare l'altro in quanto essere umano,
portatore di "dignità naturale", ma in primis deve essere lo Stato a farsi
portatore e portavoce di tale dovere.Speriamo che almeno la definizione giuridica del "reato omofobia", introdotta
nel Decreto Sicurezza dello Stato italiano, possa tradursi e trasformarisi in
una definizione sociale e culturale fortemente radicata.Chissà....se all'azione e alla struttura giuridica lo Stato affiancasse una
struttura ed un'azione educativa ancor più efficace, forse sarebbe il comune
sentire e la voce delle coscienze umane a "ingerire positivamente" nelle
questioni ecclesiastiche....:)
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@Cosmano said:
Speriamo che almeno la definizione giuridica del "reato omofobia", introdotta
nel Decreto Sicurezza dello Stato italiano, possa tradursi e trasformarisi in
una definizione sociale e culturale fortemente radicata.Purtroppo il reato di omofobia verrà stralciato dal decreto, almeno così hanno annunciato!
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@Andrez said:
Il Decreto Sicurezza approvato ieri, ....
Per omofobia si intende il pregiudizio, l'odio violento o la paura irrazionale nei confronti di persone omosessuali .....
Che ne pensiamo ?
Capisco e approvo il punire un pregiudizio o l'odio violento, ma come si fa a punire la paura per di più definita irrazionale?
Credo vi sia un errore interpretativo.Per ciò che riguarda il decreto sicurezza, dopo aver aperto le carceri e aver fatto entrare un sacco di persone in Italia senza alcun controllo, dico solo che il Decreto sicurezza per il momento non ha dato alcun effetto, se non subliminale, per cercare di non perdere altri voti. Spero di sbagliarmi, qualcuno ha notizie diverse??
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Quella definizione di omofobia è parte del mio commento ed è finalizzata ad offrire agli utenti una miglior comprensione dell'argomento.
Non è presente nei testi del Decreto Sicurezza.
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Ma una cosa per bene in Italia sappiamo farla!???
Ora ci voleva anche che nel decreto ci fosse un riferimento sbagliato.
Omofobia, l'errore da correggere
Franco Grillini (Deputato Partito Socialista), 11 dicembre 2007Nell'incontro di martedì mattina alla Camera, i gruppi che fanno riferimento alla Sinistra-Arcobaleno più i socialisti hanno presentato un emendamento correttivo al decreto sicurezza che chiarisce che l'articolo 13 del trattato di Amsterdam cui si fa riferimento è relativo al trattato costitutivo della Comunità, reintroducendo in questo modo la dizione corretta
E' iniziato oggi in Commissione Giustizia e Affari costituzionali congiunte la discussione sul decreto sicurezza contenente il contestatissimo articolo 1bis che doveva introdurre il reato di omofobia nel nostro ordinamento. Come noto, mercoledì scorso il governo è stato salvato dal voto del senatore a vita Francesco Cossiga, che aveva detto di votare la fiducia per "senso di responsabilità" e non per condivisione del decreto.
La parte relativa al reato di omofobia è poi risultata frutto di un errore tecnico, perché faceva riferimento all'articolo 13 del trattato di Amsterdam che non ha alcuna attinenza con l'estensione della protezione contro le violenze motivate dall'orientamento sessuale, mentre l'articolo corretto sarebbe stato il 2/7, e meglio ancora sarebbe stato il riferimento all'articolo 13 del Trattato istitutivo della Comunità europea.
Come è stato possibile un errore così macroscopico? La risposta, al momento, non c'è. Forse la concitazione del momento, forse l'inesperienza di alcuni funzionari. Sta di fatto che l'errore era già stato evidenziato in aula al Senato e avrebbe potuto essere corretto dal relatore o dal governo. Il governo non l'ha fatto, mentre il relatore semplicemente non esisteva, perché la maggioranza non si era messa d'accordo su chi doveva esercitare questa funzione in aula.
Leggendo quindi la vicenda con il senno di poi, e volendo essere anche un po' maliziosi (a pensar male...) si potrebbe fare la seguente ipotesi: e cioè che, venuta meno la maggioranza sul testo, il governo abbia preferito lasciar passare l'articolo sbagliato per poi prendersi l'impegno di correggerlo in un'altra sede.
Sta di fatto che, nell'incontro di martedì mattina alla Camera, i gruppi che fanno riferimento alla Sinistra-Arcobaleno più i socialisti hanno presentato un emendamento correttivo al decreto sicurezza che chiarisce che l'articolo 13 del trattato di Amsterdam cui si fa riferimento è relativo al trattato costitutivo della Comunità, reintroducendo in questo modo la dizione corretta. Va detto che oltre ad aver fatto un errore tecnico, l'articolo così congeniato non solo non garantisce l'estensione della copertura contro i crimini dell'odio perpetrato ai danni della comunità omosessuale, ma addirittura finisce per abrogare l'intera legge Mancino, che è l'unica norma che in Italia protegge dagli hate crime.
Il governo sta probabilmente pensando a un percorso di questo tipo: approvazione del decreto sulla sicurezza così com'è, richiesta al presidente della Repubblica di tener ferma la firma per i 60 giorni come previsto dalla Costituzione, e nel frattempo infilare un emendamento abrogativo nel decreto "milleproroghe", per cancellare la norma errata. Non contenti di questa situazione, la destra in Commissione Giustizia ha tentato di bloccare la discussione della legge sullo stalking e sull'omofobia, riproponendo per l'ennesima volta lo stralcio (che significherebbe l'abbandono) della parte relativa all'omofobia.
Ovviamente mi sono opposto con tutte le forze e intervenendo ripetutamente ad una prospettiva di questo tipo, perché, al punto in cui sono le cose, è evidente che l'unica possibilità che rimane in questa legislatura di ottenere l'introduzione nel nostro ordinamento del reato di omofobia è l'estensione della legge Mancino così come si sta discutendo attualmente in Commissione Giustizia.
In questi giorni abbiamo potuto ascoltare di che pasta è fatta la destra italiana, posto che qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla sua normalità. Si è parlato di "lobby omosessuale", di protervia delle minoranze, ma soprattutto si è tirato in ballo un fantomatico reato d'opinione (abolito nella scorsa legislatura per evitare che Bossi finisse in galera, ennesima legge adf personam) o un altrettanto fantomatico "piano inclinato" secondo il quale, una volta approvato il reato di omofobia, si apriva ipso facto la strada a, udite udite, adozioni per i gay e matrimoni tra omosessuali. Come se un parlamento non potesse liberamente votarli e come se tutto ciò non fosse già legge in buona parte dei paesi del nord Europa e in Spagna.Fonte: http://www.aprileonline.info/5509/omofobia-lerrore-da-correggere
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Io trovo ancora più grave che si possa dire che una volta approvato il reato di omofobia, si apra poi la strada a adozioni per i gay e matrimoni tra omosessuali.
Questo equivale a dire "vuoi il diritto di essere tutelato contro la violenza e la discriminazione? Bene non chiedere altri diritti, accontentati di quelli che ti si concede". Un po' come quando la schiavità era finita, ma i neri sugli autobus dovevano sedere in fondo.
La libertà personale, la sicurezza personale e il non essere discriminati sono alla base di ogni società civile, ma civile veramente non mascherata dal perbenismo. Con questi chiari di luna mi sembra davvero che l'Italia più vada avanti e più faccia passi indietro!
Per il resto poi se ne parla, certo fa comodo a tutti continuare a trattare gli omosessuali come "fantasmi" come persone di serie B che non devono chiedere ne pretendere, alle quali si può di tanto in tanto solo concedere qualche avanzo. Poi ci meravigliamo se un ragazzino di 16 anni apostrafato come gay (che lo sia o no non conta) decide di ammazzarsi buttandosi dal balcone.
Purtroppo è in questi casi che mi vergogno di essere italiana.
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Io devo evitare di dire pubblicamente cosa, istintivamente, penso della Chiesa e di quanto parla...
Resta il fatto che lo Stato Italiano non riesce proprio a non essere influenzato dalla Chiesa. E questa è una continua delusione per tutti.Rispetto chi crede in una religione o in un'altra, ma non posso credere nella Chiesa. Una Chiesa ricca e predicatrice di sofferenza, come bene ultimo per la salvezza eterna, è una contraddizione. Contraddizione troppo grande e decisamente sufficiente per pormi in posizione contraria.
In un paese civile, come si definisce l'Italia, non può accadere di dover parlare di certi Decreti. Mi pare assurdo nel 2007.
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Purtroppo subiamo l'ennesima sconfitta della civiltà...
La realtà è decisamente spaventosa, viviamo in un paese razzista, terribilmente omofobo, e aberrante verso ogni minoranza o diversità....
Questo è il nostro dna, basta sentire i discorsi in giro per rendersi conto che sembriamo tornati a 70 anni fà....o forse è sempre stato così...
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Ciao
non sono d'accordo con te:- paese razzista:
- se lo fosse davvero faremmo come altri paesi del mediterraneo che prendono a cannonate le zattere ... e infatti non lì non si fanno vedere
- siamo il paese che spende, pro capite, a titolo di semplice offerta personale (quindi non contributo pubblico deciso dal Governo), più di tutti al mondo per adozione a distanza e aiuti al terzo mondo
- Adozioni internazionali:
In Italia dal novembre 2000 al giugno 2007 (meno di 7 anni) sono state fatte oltre 18.000 adozioni = un paese di extracomunitari. Ricordo che potrebbero essere tranquillamente il doppio se solo vi fossero bambini in stato di adottabilità giuridica.
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Omofobo? Ma dove? Abbiamo perfino parlamentari "non eterosessuali" eletti liberamente da noi; i programmi televisivi non mi sembrano così omofobi, per fortuna; Basta vedere chi vi partecipa da protagonista.
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aberrante verso ogni minoranza? Ma se gli facciamo fare di tutto a chi arriva qui, e spesso sopportiamo pure, sbagliando, le loro angherie (a te è mai capitato, per esempio, di avere le viscere dei capretti sbudellati e uccisi col taglio della gola sul tuo prato? Qui da noi capita).
Di fronte a dove abito vi è una Chiesa con tanto di uffici per il disbrigo delle pratiche per la cittadinanza italiana, traduzioni e magazzini di beni a disposizione di tutti gli extracomunitari. Vedessi quanta gente li aiuta mettendoci il cuore!! E tutto gratis. Per inciso si tratta di un paese dove vince la Lega Nord.
Riesci a farmi il nome di qualche paese più civile del nostro?
Provo io? U.S.A., Cina, Colombia, Argentina, Svizzera, Francia, Germania, Vietnam, Corea, Spagna, Russia, Cuba ................. e facilmente aggiungo il terzo dei paesi ONU che non hanno appoggiato il divieto di pena di morte. Di quelli citati per me non ce nè nemmeno uno più civile dell'Italia.Prova a contare i paesi civili, vedrai che l'Italia non è messa così male, anzi!!!
Con questo non voglio dire che non esistono razzisti o intolleranti, ma per favore come è giusto vedere chi in Italia è razzista, è giusto vedere che sono infinitamente di più le persone civili.
Naturalmente questa è solo la mia opinione.
Ciao, Carlo
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Io credo che carlodg in parte abbia ragione. Gli italiani da sempre sono un popolo di accoglienza e solidarietà. Una che le prime cose gli stranieri notano venendo nel nostro paese è il fatto che anche in strada ci sia ta le gente un approccio più amichevole, o cmq un notare chi ti sta di fronte anche se non lo conosci. Cosa che in altri paesi non accade, probabilmente per abitudine. Forse noi lo viviamo come la normalità e non ce ne rendiamo neanche conto.
Il problema è secondo me la base istituzionale e politica che tutto è fuorchè laica. E specie verso tutte quelle tematiche che toccano profondamente i cattolici non si riesce a slegarsi da un'educazione e una concezione di valori prettamente religiosa e cattolica che spesso non è la visione di tutti ma che tutti accettano più per abitudine che per altro.
Pensiamo solo alle legge sulla procreazione assistita. Tanto poi chi ha i soldi se ne va all'estero i poveracci si arrangiano. Pensiamo all'eutanasia che non viene NEANCHE discussa in parlamento.
Poi arriviamo anche agli omosessuali e li non sono affatto daccordo. Ci mancherebbe solo che non potessero venire eletti, rasenteremo davvero il ridicolo. Sul fatto che invece sono ospiti o protagonisti in tv, mi viene sinceramente da ridere. Visto che ci sono gay che fanno spettacolo in tv questo significa che si parla di omosessualità in tv o che abbiano libertà di parola??? Sinceramente mi sembra un tantino ingenua come idea, senza offesa. Mi piacerebbe una trasmissione in cui si parli davvero di omosessualità. Gli omosessuali non sono certo SOLO i vari Malgioglio e company. Gli omosessuali sono gente che fa l'operaio, che fa la spesa, che a Natale fa i regali ad amici e parenti, sono quelli che vanno in palestra, che si incavolano perchè il vicino fa rumore, insomma sono gente qualunque.
Ma sono anche quelli che vengono violentati e picchiati, additati come "froci" nei pub ma come mai di tutto ciò non si parla? E questi sono fatti che accadono! Dunque perdonami ma non mi venire a dire che si parla di omosessualità in Italia. E se ci sono ragazzini 16enni che additano compagni insultandoli e ritenendo l'omosessualità un'offesa e altrettanti ragazzini che di fronte a ciò si ammazzano, io credo qualcosa non funzioni.
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Cara Vampiretta, mi sembra che siamo d'accordo, solo con lievi differenze.
Sono stato forse poco aperto verso gli omosessuali? Non mi sembrava, visti anche i miei post precedenti. Comunque in Italia, per fortuna, non succede come altrove: prova a dichiararti omossessuale nei paesi mussulmani, o prova a venire violentata se non ti becchi le frustate.Detto ciò vorrei chiudere i miei interventi, perchè non è per nulla facile scrivere di questi argomenti in un forum, soprattutto per me che non sono un gran comunicatore e non vorrei venir frainteso. (E anche perchè non è giusto che io scriva durante il lavoro. Sono pagato per informarmi sui temi dei siti e per questo sono qui .....)
Chiudo dicendo che purtroppo nelle scuole si vedono bambini esclusi dal gruppo e presi in giro solo perchè non hanno il vestito firmato o il telefonino ultimo grido. Questo è supportato da genitori assenti e che si lavano la coscienza del loro non seguire i figli coi soldi, da insegnanti che non vengono tutelati quando richiamano gli alunni ecc.
Mi sembra che la moralità in Italia stia per essere superata dagli interessi pesonali, questo si, ed è terribile e ci rende sempre più incivili.
Ho la fortuna di vivere a Vittorio Veneto (30.000 abitanti), lavorare a Colle Umberto e frequentare molto Cappella Maggiore, paese limitrofo. Qui per molti la realtà è ancora quella di vivere davvero coi 1.000 Euro al mese e il cortile con le galline, del frequentare le parrocchie che stimolano la generosità verso tutti, la tolleranza, il rispetto e l'apertura mentale anche verso le altre religioni, degli Alpini in congedo che in congedo non sono mai e che si adoperano costantemente in opere umanitarie gratuite, del trovarsi al campo sportivo per la partita dei ragazzi, dei banchetti in piazza per raccogliere fondi (ve ne sono quasi ogni settimana) a scopi benefici, della alta % di donatori del sangue, del Piccolo Rifugio posizionato nel pieno centro della città http://www.luciaschiavinato.it/piccolorifugio/piccolorifugio.htm
che dà ospitalità ai più sfortunati di noi, i disabili, che più nessuno vuole e che portano tante madri all'aborto perchè viviamo in un mondo di perfetti, e che cresce grazie all'impegno dei volontari e alle donazioni ecc. ecc.
Non siamo un'isola felice, ci mancherebbe. I nostri problemi di razzismo, di intolleranza anche per sciocchezze li abbiamo anche noi, però credimi che il piatto della bilancia pende pesantemente ancora dalla parte giusta.
E se questo accade è soprattutto grazie alle parrocchie che portano la parola di pace (per fortuna le guerre sante sono finite e i Cattolici da decenni non sono più violenti come succede per altre religioni) e parole di moralità, che purtroppo non appartengono più a chi ci governa a livello locale o statale, che pensa solo al consenso, non alla giustizia e alla integrazione tra le genti, "diversi" e "appestati" compresi.
Della legge sulla procreazione assistita, che mi ha riguardato personalmente a causa della difficoltà di avere figli, potremmo parlarne per mesi e non ne verremmo mai a capo perchè non si tratta di un teorema matematico dove hai dei presupposti di partenza oggettivi per tutti. Per l'eutanasia altrettanto, e, purtroppo, l'ho vissuta molto, ma molto da vicino per un famigliare.
Come vedi sono d'accordo con te che qualche cosa non funziona, anzi molto più di qualche cosa.
Credo che le nostre sensibilità siano molto vicine, e ti ringrazio per avermi fatto scoprire una realtà ai più sconosciuta e cioè che esistono anche malati di Sensibilità Chimica Multipla, cosa di cui non si parla mai. Ciao, Carlo