• User Newbie

    COSTITUZIONE DI SRL (mantenendo il lavoro da dipendente)

    Buongiorno a tutti e lieto di conoscervi.
    Ho scoperto casualmente questo forum e lo trovo veramente completo e pieno di persone competenti!:)
    Avrei bisogno di alcuni chiarimenti sulla costituzione di un srl

    Assieme ad un amico, vorremmo iniziare un'attività imprenditoriale nella consulenza normativa alle aziende ed aprire una srl (soci amministratori al 50%)
    Vorremmo però rimanere dipendenti delle nostre rispettive attività per mantenere l'apertura della posizione INPS e la sussistenza economica per i primi anni..

    I costi della costituzione sono circa i seguenti:

    1. NOTAIO: 2500 E
    2. diritti camerali 145
      3)camera di commercio 448
    3. libri e registri contabili 340
    4. 25% minimo di 10.000E depositato
    5. Commercialista (variabile)
    6. Ci sono altri costi?
      Gli utili che percepiremo, sommati a quelli da lavoro dipendente, saranno tassati si dell'irpef, ma anche dall'inps?
      Ci sono altre tassazioni da consiserare oltre a quelle sull'impresa (ires e irap)?

    Spero possiate essermi utili.
    Grazie


  • Super User

    Ciao,
    mi sembra tu abbia elencato tutte le spese.
    Gli utili effettivamente distribuiti dopo essere stati tassati in società al 33% (27,5% in futuro) per IRES, saranno tassati per il 40% del loro ammontare in capo ai soci.
    In sostanza se percepisci 1000 di utile 400 vengono indicati nella tua dichiarazione dei redditi e sommati al tuo reddito di lavoro dipendente e quindi tassati ai fini IRPEF.
    Se avete un lavoro dipendente a tempo pieno non dovreste pagare INPS sul reddito della società.

    Fabrizio


  • User Newbie

    Ciao Fabrizio, lieto di conoscerti e grazie per le preziose info!

    il 27,5% in fututo dell'IRES, sai quando verrà attuato?

    Come mai menzioni solo la tassazione del 40% degli utili tassati come IRPEF (in accumulo a quelli da lavoro dipendente)?Dipende dal reddito questa %?

    Proprio oggi, in rete ho trovato alcune specifiche riguardanti l'argomento, provo ad elencartele in modo che magari mi puoi dare o meno una conferma..

    "la quota di utile che spetta al socio rientra nella sua dichiarazione personale, alla voce “reddito di capitale”, ed è assoggettata ad IRPEF.
    [LEFT]Per evitare la doppia tassazione sulla stesso reddito subentra un meccanismo per cui l’IRPEG pagata dalla società diventa un credito utilizzabile dal socio per diminuire la sua IRPEF"

    Ti risulta tutto cio o si parla del 40% tassato?

    Ciao e grazie[/LEFT]


  • Super User

    L'aliquota del 27,5% di IRES è prevista nella finanziaria in corso di approvazione, se non ci saranno modifiche sarà operativa per l'anno 2008.

    Il meccanismo del credito d'imposta era valido fino a qualche anno fa fino alla riforma della tassazione sui dividendi.

    Ora per le partecipazioni qualificate come sarà la tua (cioè maggiore del 20% del capitale) la tassazione è quella che ti ho indicato, cioè sul 40% dell'utile paghi l'irpef in base alla tua aliquota specifica.

    Fabrizio


  • User Newbie

    Grazie per le info!

    Ho una domanda sullo statuto della società, magari puoi essermi d'aiuto..:?

    Se nella nostra futura srl, sia io che il mio socio, saremo soci amministratori al 50%, (cosa che credo sia possibile inserire nello statuto), nel caso di decisioni da prendere tramite il consiglio di amministrazione (composto solo da noi..) se il parere è discordante.. e quindi non vi è logicamente una maggioranza.. come ci si regola sulle decisioni da approvare?

    Può avere effetto esecutivo la decisione del socio che ha versato il capitale più elevato

    E se il capitale versato è uguale (tutti e 2 al minimo consentito..)?

    Si rimane a boccie ferme?

    Ciao e grazie


  • User Newbie

    Ciao a tutti

    Ho una domanda sullo statuto della società, spero qualcuno possa essermi d'aiuto..:?

    Se nella nostra futura srl (che dovremmo aprire abreve), sia io che il mio socio, saremo soci amministratori al 50%, (cosa che credo sia possibile inserire nello statuto), nel caso di decisioni da prendere tramite il consiglio di amministrazione (composto solo da noi..) se il parere è discordante.. e quindi non vi è logicamente una maggioranza.. come ci si regola sulle decisioni da approvare?

    Può avere effetto esecutivo la decisione del socio che ha versato il capitale più elevato

    E se il capitale versato è uguale (tutti e 2 al minimo consentito..)?

    Si rimane a boccie ferme?

    Ciao e grazie


  • Super User

    Il consiglio di amministrazione composta da due membri è sempre problematico. Volendo puoi prevedere che in caso di disaccordo prevalga il voto del presidente del cda.

    Fabrizio