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- Lavoro Artistico con Pubblicità, senza P.IVA
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Ok.
dimenticati il limite di 30gg e ricordati di non fare più di 4 o 5 lavori all'anno.
Per il resto va bene.Fabrizio
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grazie
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Secondo me dal momento in cui ti fai pubblicità perdi il regime di occasionalità delle prestazioni.
Il concetto di occasionalità non è un concetto prettamente numerico ma esprime una non organizzazione dell'attività. E' quindi ininfluente se di fatto il numero di prestazioni è basso, anche se non capisco che senso abbia farsi pubblicità per mantenere poi lo stesso business!?!?.
Per il fisco hai dato inizio ad una attività imprenditoriale nel momento in cui proponi offerte al pubblico in modo organizzato (volantini, sito web, biglietti da visita etc etc)
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Se uno ad esempio fa un'attività in cui non da un prezzo o un listino prezzi neanche di base, ma l'offerta è libera la fa chi prende il prodotto, si può considerare attività "commerciale"??
e soprattutto, in che modo si può configurare quest'attività se si fa pubblicità?
Cambia qualcosa???
Fa differenza se nella pubblicità si scrive che non c'è un listino prezzi, ma solo offerta???
Spero di avere al più presto risposte.
grazie
Essenzialmente vorrei capire se la pubblicità fa diventare comenrciale quello che non lo è ....
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Non esiste il concetto di offerta libera nella prestazione professionale, ancorchè occasionale, ma ciò non vuol dire che praticandola non si è comunque imprenditori, commercianti o liberi professionisti qualora questa attività sia organizzata e continuativa.
Direi che verrebbe commessa una irregolarità amministrativa sanzionabile in una cornice comunque di attività imprenditoriale.Talune offerte libere sono tuttavia tollerate, come gli zingari che lavano i vetri al semaforo o che si ebisiscono in spettacoli itineranti ma stiamo parlando di attività border line che nulla hanno a che fare con il commercio.
In buona sostanza se esegui qualche ritratto o dipinto occasionale tra privato e privato nessuno ti dirà mai nulla, ma se ti fai pubblicità allora il rapporto diventa tra professionista e cliente in quanto la pubblicità ripeto è un'offerta al pubblico.
L'amico che ti ripara lo scarico del lavandino intasato non è certo un libero professionista, ma se lo stessa persona distribuisce bigliettini da visita offrendo "pronto intervento idraulico a offerta libera" difficilmente potrà spiegare alla Guardia di Finanza che non è tenuto ad avere la partita IVA in quanto riceve solo mance volontarie.
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Salve a tutti, mi sono appena iscritta perché mi sembra che riusciate a dare consigli molto utili.
Il mio è "problema" simile a karamella-S/Pamela, anche se io avrei intenzione di aprire nei futuri mesi un'attività ufficiale con tanto di P. Iva, non farlo occasionalmente.
LAVORO UFFICIALE: impiegata.
LAVORO DESIDERATO: decoratrice, pittrice, disegnatrice, restauratrice di ceramica (per cui mi sono fatta un mazzo così a crearmi Un Inutile Buon Curriculum).Mi sono già informata a dicembre da un giovane commercialista, molto disponibile. Non per colpa sua ma per pensarci a fondo, al momento ho sospeso il discorso per valutare le informazioni che mi ha fornito con fotocopie e appunti.
Cosa molto importante, mi ha detto che non c'è conflitto di interessi tra le mie due occupazioni, perciò non incorrerei in problemi nel caso in cui volessi, per un periodo iniziale, portare avanti parallelamente l'attività artistica e quella di segretaria (che per ovvi motivi di mantenimento, mi serve ancora).
IL MIO PROBLEMA PRINCIPALE È SCARICARE LE SPESE, che attualmente rimangono completamente a mio carico (benzina per recarmi sul luogo dell'evento, tele, colori, pennelli, argilla, strumenti vari, corsi di specializzazione, iscrizioni a sale espositive/concorsi e mercatini, ecc.).
La Ritenuta d'Acconto mi permette di scaricare queste spese? Crederei di no…
Come devo compilarla, faccio dei miei fogli al computer di auto-certificazione che poi presento a chi mi fa la dichiarazione dei redditi o devo comprare uno di quei registri pre-stampati che vendono nelle cartolerie?Da tanto vorrei aprire una Partita Iva, ma come dovrei inquadrarmi? Sembra non esista una normativa specifica, in questo Bel Paese che si vanta del proprio passato culturale!!!
Ognuna delle mie attività, a dire del commercialista, richiederebbe un tipo di partita Iva diversa (ad esempio: restauro o ceramica rientrano nell'Artigianato, la pittura nelle "Opere intellettuali bla bla bla…").
Se dovessi fare una scelta di fondo, (nel caso in cui la cosa stia effettivamente così), preferirei dedicarmi alla realizzazione di PEZZI UNICI, piuttosto che IN SERIE, anche per il relativo poco tempo che mi rimane uscita dall'ufficio e per la maggior soddisfazione che mi darebbe.In pratica, faccio mercatini d'hobbista, mostre d'arte, lavori su idee di committenti, decorazioni per un mobilificio.
Cerco di partecipare ad eventi gratuiti che permettono agli hobbisti di vendere o con piccole cifre d'iscrizione e durante l'anno di certo non raggiungo le 500-700 Euro di guadagno (sembra una bugia, ma la mia clientela si è rivelata assai taccagna finora, e... faccio pure prezzi non eccessivi, per un mio scrupolo che può far ridere), salvo per eventi eccezionali capitati occasionalmente. Però con la Partita Iva potrei entrare nelle fiere precluse agli hobbisti e farmi pubblicità a livello più professionale. Oltre a poter giustificare agli acquirenti un prezzo ufficiale che, diversamente, mi contestano immancabilmente!!!
È come un cane che si morde la coda: non posso rendermi visibile e "forte" senza P Iva - ma avendola, incorro in controlli e se non guadagno il tetto previsto dagli studi di settore, me la farebbero chiudere, a quanto mi hanno detto.Inoltre, un'altra informazione volante che ho saputo, è che per dare in giro miei biglietti da visita o depliant dovrei possedere la P. Iva, sennò rischio multe.
Inoltre, ho un piccolo sito web non commerciale, ma se volessi renderlo commerciale, dovrei perlomeno esporre il mio Codice Fiscale o è obbligatorio il n. di Partita Iva?
Grazie per i vostri consigli. Chissà se mi sono spiegata bene…
Anto.
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Ciao,
fai rifermento al commercialosta che potrà studiare bene tutte le tue esigenze.
Ti chiarisco intanto alcuni punti.
Con ricevute per prestazione occasionale puoi scaricare le spese inerenti e ricondicibili a quei redditi. Le ricevute le puoi fare tu in word.
Nessuna ti farà chiudere la partita iva se non raggiungi un tetto minimo di ricavo ma potresti subire dei controlli, però potresti aprire partita iva aderendo al nuovo regime dei minimi in tal modo non sei soggetta a studi di settore.Fabrizio
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Ok, farei io ritenuta in Word (credo esisteranno dei modelli cui riferirmi in manuali o sul web?)
Ho trovato questo riferimento "Il regime dei ?contribuenti minimi e marginali? nella Finanziaria 2008" (su vari siti, basta digitare le parole su un motore di ricerca), che mi dovrò leggere per bene.Altro punto riguardo LE SPESE: chi avrà in consegna la mia documentazione, troverà affidabile i costi riportati?
Credo che tutti gli artisti comprino in più posti il materiale. Io sono una che ama girare in più posti alla ricerca di prezzi buoni e che conserva tutto, perciò gli scontrini li dovrei avere da parte. Li devo riportare insieme alla ritenuta o dovrei farmi rilasciare una ricevuta al posto dello scontrino dalla ditta da cui li compro?
Oppure guardo il prezzo attuale da un listino, (ma nel frattempo può essere aumentato rispetto al costo effettivamente pagato)? Di certo, i colori e i pennelli non si esauriscono in una volta e serviranno per un lavoro successivo. La tela o la cornice invece saranno più semplici da calcolare, rimanendo del tutto in possesso dell'acquirente?Poi SUL PREZZO DA APPLICARE SUI FUTURI PEZZI REALIZZATI ho un altro dubbio: io ho sempre fatto somma dei costi x 2 (consigliato da un ceramista) che dovrebbe comprendere anche il costo del tempo. Ma sarà un metodo valido?
Ma senz'altro chiederò al commercialista. Per ora, grazie dei consigli.
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Ciao di nuovo, ancora non ho avuto tempo di contattare il commercialista.
Per fortuna, sono capitate quasi casualmente 2 mostre di pittura, per cui avrei bisogno di chiedere due ulteriori informazioni al volo:-
la contabilità per la RITENUTA D'ACCONTO si fa un anno per l'anno precedente, come la DICH. DEI REDDITI? Perché da gennaio 2008 ho pagato 2 corsi artistici cui mi sono iscritta (piuttosto cari) + ho avuto spese di materiali e se parto con le vendite durante queste 2 mostre, vorrei utilizzare le ricevute e gli scontrini per iniziare a fare le ritenute (per cui SPESE + eventuali GUADAGNI). Come decido quando iniziare?
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ho trovato un facsimile di una RITENUTA D'ACCONTO, ma le informazioni da immettere sono tante e senza i consigli del commercialista non so se me la saprei cavare. Se vendo un quadro ad un privato, per ora posso fargli una semplice RICEVUTA GENERICA (di quei blocchetti che si trovano anche nei supermercati) e poi utilizzarla nella contabilità?
Scusate l'ingenuità delle domande e nel caso in cui l'argomento sia già stato affrontato, mi riportate il link?
Grazie per tutto!
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Uno può farsi pubblicità quanto vuole ... non c'è alcun legame tra pubblicità è occasionalità.
ES. Se investo 1000 euro in pubblicità quanti clienti in più avrò? 0 - 1 - 2 - 1000 - 100000 ?
Questo lo posso stabilire solo a posteriori e non a priori, e se l'attività "rende" allora passerò da occasionale a professionale altrimenti avrò solo perso 1000 euro e questo l'agenzia non lo può contestare.