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Valutazioni domini .it
Secondo voi, quali sono i domini .it che possono avere una maggiore valutazione? In che settore? Finanziario, adulti, ecc... Quali sono le parole che secondo voi hanno un maggiore valore? Che prezzo potrebbero avere tali domini?
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Ciao Abel76,
Mi pare che tu abbia posto una domanda un pò troppo complessa, ti consiglio di leggere un pò di posts che offrono molte risposte alle tante domande che hai posto in un solo colpo.
Saluti
Luca
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Opss, forse preso dalla foga del niubbo ho esagerato con le richieste.
La riformulo più semplice e con meno domande:
Tra un dominio mutui.it e un dominio filmporno.it, quale si vende al prezzo più alto?
Che valutazione date in euro ai 2 domini (senza sito sviluppato o altro, solo il dominio)?
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boh, io non saprei, ma direi che sono tutti e due settori in cui di soldini ne girano parecchi e questo depone a tuo favore (o di chi ha i domini) ...ma non saprei quantificare...
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@autodafe said:
boh, io non saprei, ma direi che sono tutti e due settori in cui di soldini ne girano parecchi e questo depone a tuo favore (o di chi ha i domini) ...ma non saprei quantificare...
il problema è proprio quello. Il fatto che non si hanno delle valutazioni sui domini .it per il poco mercato "ufficiale" che c'è stato finora.
Però per avere un ordine di idee, anche se conta poco, voi quanto credete che potrebbero valere rispettivamente mutui.it e filmporno.it? Ripeto solo per il nome, tralasciando il fatto che siano + o - sviluppati.
Io dico la mia:
mutui.it 1.000.000 di euro
filmporno.it 600.000 euro
Forse ho detto cifre assurde, aspetto il vostro riscontro
PS Magari quei domini ce li avessi io.... :bho:
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Quelle sono somme che in italia vengono scambiate per acquisizioni di grossi portali, quindi difficilmente domini .it senza traffico verranno scambiati per somme di quell'ordine di grandezza nei prossimi 2 anni. Più avanti non si sa.
Attualmente in Italia per .it siamo su cifre dell'odine delle migliaia o delle decine di migliaia d i euro al massimo
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ragazzi, ant oepr darvi un termine di paragone excite europe (6 portali nazionali, 3 mln fatturato e 300.000 utile netto all'anno) è passato di mano il mee scorso per 2,7 milioni di euro.
Per i .it si parla di qualche migliaia di euro, al messimo decine di migliaia. Un dominio come mutui.it secondo me, ad oggi, vale molto molto molto meno delle cifre di cui si parla qui (diciamo che sarebbe già molto molto buono trovare qualcuno con 30.000 euro cash)
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@mauro1978 said:
ragazzi, ant oepr darvi un termine di paragone excite europe (6 portali nazionali, 3 mln fatturato e 300.000 utile netto all'anno) è passato di mano il mee scorso per 2,7 milioni di euro.
Per i .it si parla di qualche migliaia di euro, al messimo decine di migliaia. Un dominio come mutui.it secondo me, ad oggi, vale molto molto molto meno delle cifre di cui si parla qui (diciamo che sarebbe già molto molto buono trovare qualcuno con 30.000 euro cash)Una cosa che mi sfugge è questa: se come si dice in giro restaurants.it è stato venduto per 10.000 euro, come è possibile che mutui.it ne valga solo 30.000? Allora loans.it varrebbe di più? O c'è qualcosa che mi sfugge?
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restaurants.it è stato comprato a ottobre 2006 da ANT Networks , che ha hotel.be e molti siti su ristorazione e hotel. Era quindi aprte di un programma preciso, non un acquisto one shot.
Inoltre quello da te citato è solo un prezzo, considera che ci sono domini del tipo stato.it che passano di mano anche p meno di 5.000 euro
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La mia è solo 1 impressione, ma come penso che restaurants.it sia stato comprato da qualcuno con una valigia di soldi e quindi abbia raggiunto quella cifra, lo stesso credo che stato.it è stato regalato per 5000 euro. Probabilmente con vendite private si arriva a prezzi più bassi, mentre se uno potesse mettere in asta pubblica i domini .it, i prezzi salirebbero. Rimango basito quando vedo teatro.it venduto a 5000 euro, e credo che anche una scarsa capacità di contrattare in italia porti a questi prezzi così bassi. Se ad esempio ci si affidasse a qualcuno che, per esempio per il dominio mutui.it, andasse a contattare le banche, o le grandi società che si occupano di prestiti, cifre a 5 zeri uscirebbero fuori (se non di più). Basta fare un calcolo semplice: se mutui.it, facesse 50 visite al giorno, e 1 solo anche di chi visita al giorno richiede un mutuo, x 365 giorni all'anno, proprio se va male fanno 365 mutui. Facciamo pure che siano mutui di 100.000 euro al 5% di tasso = 5000 euro per 365 clienti = 1.825.000 euro in un anno.
Di sicuro avrò fatto i cosiddetti conti senza l'oste, ma mutui.it venduto a 1 milione di euro dopo questo ragionamento sembra quasi poco....
Ma io sono proprio alle prime armi e mi manca sicuramente qualche passaggio...
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Ciao abel76,
Intanto il rapporto dell'acquisto online di servizi finanziari non credo proprio sia 1 su 50 ma 1 su 500, per svariati motivi, trattandosi poi di operazione complessa come il mutuo, tempi, documenti, valutazioni, garanzie, notai etc, credo proprio che si debba parlare solo di profitti da intermediazione, vale a dire ridirezionare l'utente presso una filiale bancaria che offre un determinato prodotto, quindi direi di scordarti quella marginalità da te citata.
L'Intermediazione finanziaria è regolata da norme specifiche ed è esercitabile solo da coloro iscritti in appositi albi, questo vale anche per un sito internet che vende servizi finanziari.
Per quanto riguarda il dominio, per esperienza diretta ti posso dire che i .it non hanno un gran traffico naturale (questo in generale) e anche quando si parla di discreto traffico il parking difficilmente converte.
Quelle aziende che hanno acquistato domini .it pagando 5k-10k, non l'hanno fatto in funzione della redditività del dominio non sviluppato, ma solo in funzione di una strategia di migrazione di brand specifico in uno più generico ed adatto alla grande rete.
Non ha senso paragonare scambi di domini con l'estensione .IT, ogni caso ha la sua storia, ogni dominio un suo perchè.
Gli scambi avvenuti fino adesso (almeno quelli pubblici) sono veramente pochi, quelli che avvengono in sordina sono un pò di più ma sempre scarsi.
In generale, come giustamente riportato da Giorgio Taverniti sul thread SEDO, e dallo stesso Simone Ferracuti (Country manager di Sedo per l'Italia), in questo momento siamo in una fase transitoria di sola acquisizione e di formazione del mercato.Saluti
Luca
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abel76, io lavoro nel settore e prima lavoravo in una delle princiapli banche retail italiane, quindi "aggiusto" il tuo conto che è fantasioso.
Tasso di conversione:
- quanti chiedono un preventivo indicativo
- quanti preventivi sfociano in una richiesta mutuo
- quanti mutui richiesti sono ammissibili e quindi erogati
Il rapporto di 1 a 50 tra visite e mutui erogati è assolutamente irreale, è molto più realistico un uno a 800.
Mutuo da 100.000 euro al 5%
Quel 5% non è tutto profitto, ma devi togliere il costo della rccolta di denaro per la banca su scadenza lunghe tipo 20, 25 o 30 anni(lo vedi dal tasso IRS, per i tassi fissi, sul giornale): ad esempio in quesot periodo l'irs a 20 anni è il 4,75%. Ergo prendo il 5% ma pago il 4,75% (e ti metto azero per semplicità il costo di struttura e il costo dell'insolvenza e il peso dell'assorbimento capitale con le regole di Basilea2 a cui sono sottoposte le banche)Forse i conti sono da rifare...
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@mauro1978 said:
abel76, io lavoro nel settore e prima lavoravo in una delle princiapli banche retail italiane, quindi "aggiusto" il tuo conto che è fantasioso.
Tasso di conversione:
- quanti chiedono un preventivo indicativo
- quanti preventivi sfociano in una richiesta mutuo
- quanti mutui richiesti sono ammissibili e quindi erogati
Il rapporto di 1 a 50 tra visite e mutui erogati è assolutamente irreale, è molto più realistico un uno a 800.
Mutuo da 100.000 euro al 5%
Quel 5% non è tutto profitto, ma devi togliere il costo della rccolta di denaro per la banca su scadenza lunghe tipo 20, 25 o 30 anni(lo vedi dal tasso IRS, per i tassi fissi, sul giornale): ad esempio in quesot periodo l'irs a 20 anni è il 4,75%. Ergo prendo il 5% ma pago il 4,75% (e ti metto azero per semplicità il costo di struttura e il costo dell'insolvenza e il peso dell'assorbimento capitale con le regole di Basilea2 a cui sono sottoposte le banche)Forse i conti sono da rifare...
Ora comincio a capire qualcosa. Quindi mettiamo che 1 su 800 faccia il mutuo; mettiamo il 4% di guadagno quindi 4000 euro; ogni mese ci sono quindi circa 2 mutui stipulati al mese X 12 mesi (se facciamo che il sito fa 50 visite al giorno) = 24 mutui l'anno; 24 mutui X 4000 euro = 96.000 euro in un anno.
Forse allora il prezzo giusto di mutui.it sarebbe 100.000. Che ne dite?
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scusa ma faccio una precisazione
Per le visite ci siamo: 50 x 365 all'anno = 18250 visite
Un mutuo erogato ogni 800 = 23 mutui annoMutuo medio 130.000 euro (da 100.000 non se ne fanno più). La prassi è che la banca paghi una commissione upfront (Secca solo per il primo anno) a chi porta mutui (ad esempio promotori finanziari, consulenti vari, agenzie immobiliari).
Tale commissione varia in base agli accordi, ma di solito è tra lo 0,50% e l'1%.
Quindi se io agenzia immobiliare intermedio un mutuo da 130.000 euro prendo 1.300 euro di provvigione il primo anno (anno di erogzione) e basta dopo.
Lato banca il margine della banca è indicato in via abbastanza precisa dallo spread (differenza tra tsso applicato al cliente e tasso di mercato di riferimento, IRS per i mutui tasso fisso e Euribor per i tv): oggi lo spread si aggira sotto l'1%. Quindi una banca su un mutuo da 130.000 euro, guadagna di interessi circa 1300 euro, gli anni dopo meno perchè cala il debito residuo. A tale margine di interesse vanno poi tolti i costi pro quota della struttura (filiali e personale, i costi del capitale - cica 0,20% - e il costo delle insolvenze).Torniamo all'ipotesi di sito gestito da un procacicatore e non da una banca diretammente. 23 mutui a 1.300 euro cad di provvigione sono 29.900 euro annui lordi di provvigioni
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@mauro1978 said:
scusa ma faccio una precisazione
Per le visite ci siamo: 50 x 365 all'anno = 18250 visite
Un mutuo erogato ogni 800 = 23 mutui annoMutuo medio 130.000 euro (da 100.000 non se ne fanno più). La prassi è che la banca paghi una commissione upfront (Secca solo per il primo anno) a chi porta mutui (ad esempio promotori finanziari, consulenti vari, agenzie immobiliari).
Tale commissione varia in base agli accordi, ma di solito è tra lo 0,50% e l'1%.
Quindi se io agenzia immobiliare intermedio un mutuo da 130.000 euro prendo 1.300 euro di provvigione il primo anno (anno di erogzione) e basta dopo.
Lato banca il margine della banca è indicato in via abbastanza precisa dallo spread (differenza tra tsso applicato al cliente e tasso di mercato di riferimento, IRS per i mutui tasso fisso e Euribor per i tv): oggi lo spread si aggira sotto l'1%. Quindi una banca su un mutuo da 130.000 euro, guadagna di interessi circa 1300 euro, gli anni dopo meno perchè cala il debito residuo. A tale margine di interesse vanno poi tolti i costi pro quota della struttura (filiali e personale, i costi del capitale - cica 0,20% - e il costo delle insolvenze).Torniamo all'ipotesi di sito gestito da un procacicatore e non da una banca diretammente. 23 mutui a 1.300 euro cad di provvigione sono 29.900 euro annui lordi di provvigioni
Quindi ditemi se sbaglio. Se una banca invece di investire in un procacciatore umano, si compra un sito come mutui.it , può investire questi 29.900 euro l'anno che tanto è uguale. O no? E se come ho letto in giro su forum specializzati in vendite, un dominio vale quello che ci si potrebbe guadaganre in 5 anni: 29.900 x 5 = 150.000 euro circa.
Come la si vuole vedere sempre sui 100.000 euro il sito si potrebbe vendere.
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la valutazione dei x5 vale per parking su siti con alto traffico spontaneo in inglese. i pay per sale o payper lead sono diversi, danno uno stabilità dei flussi molto minore quindi li devi "pesare" meno. Molti siti italiani non si riescono a vendere con multipli x2
Oltre al discorso del valore teorico, va poi fatto il conto con l'oste: quanti soldi girano?
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nel caso di excite é stato applicato un x9, chiaramente é un'altra cosa. Tra l'altro ad occhio ritengo che Excite sia stato pagato poco.
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comunque non é da escludere che tra qualche anno il mercato valuti 100.000 euro domini come mutui.it, adesso non c'è molta attenzione da parte di chi ha i soldi verso i domini. Ecco il problema è la disattenzione delle grosse società di capitali.
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excite è stato pagato x9 ma è uno dei leader di mercato.
In tutti settori accade la stessa cosa: se la media ad esempio è x5, i leader vengono pagat ianche x10, ma i piccoli x2. Questo perchè i leader probabilmente offrono maggiore stabilità dei flussi di cassa (e quindi li paghi di più), perchè hanno strutture organizzative più solide, perchè hanno maggior profilazione clienti, perchè hanno band più forti e quindi estendibii e adtti per fare cross selling
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sempre rimanendo in tema di nomi buoni, conta molto se il dominio è "invariante" in tutte le lingue? Faccio un esempio pratico che mi viene in mente: il dominio madagascar.it (non sapendo se fa visite o no, solo che immagino sia abbastanza turistico), quanto può valere? Nell'ordine dei 100, 1.000 o 10.000 euro?