• User Newbie

    Come comportarsi con una azienda estera?

    Salve a tutti sono nuovo del forum,e sono anche nuovo nel mondo dei liberi professionisti,perciò perdonatemi se scriverò delle inesattezze...o delle sciocchezze!
    Prima di tutto spero di essere capitato nella sezione giusta.detto questo presento il mio problema:dopo circa 10 anni di dipendente-venditore presso una azienda,ho deciso di cogliere al volo una opportunità offertami da una azienda straniera sempre nel mio settore,con la quale,non avendo una sede italiana,volevo intrattenere con la stessa un rapporto come agente-rappresentante di commercio con partita iva;qui il 1°ostacolo,la suddetta azienda non è iscritta all'enasarco e non può versare il contributo all'associazione e quindi non può neanche darmi il mandato per aprire la posizione di agente.
    Da quello che ho capito le strade sono 2:posso intraprendere il percorso di imprenditore,oppure quello di consulente,però ho visto che tutte e due le figure non hanno la stessa deducibilità dei costi strumentali uguali a quelli degli agenti.
    Cosa mi consigliate di fare?
    Calcolate che dalla attuale azienda andrò comunque via!


  • Super User

    Ciao,
    i benefici fiscali più rilevanti di cui gode l'agente sono sicuramente quelli inerenti alla deducibilità - detraibilità dei costi auto (sia per acquisto sia di gestione).
    Sono benefici che spettano solo a questa categoria quindi, se non puoi essere iscritto come agente, resta poco da consigliarti dovrai abituarti ad una detraibilità minore per i costi auto.

    Fabrizio


  • User Newbie

    Pensate che potrei obbligare l'azienda ad iscriversi all'enasarco,visto che il conteggio della mia retribuzione,è stato fatto secondo l'alta deducibilità dei beni strumentali che prevede la figura di agente di commercio?


  • Super User

    @R.S.Doddi said:

    Salve a tutti sono nuovo del forum,e sono anche nuovo nel mondo dei liberi professionisti,perciò perdonatemi se scriverò delle inesattezze...o delle sciocchezze!
    Prima di tutto spero di essere capitato nella sezione giusta.detto questo presento il mio problema:dopo circa 10 anni di dipendente-venditore presso una azienda,ho deciso di cogliere al volo una opportunità offertami da una azienda straniera sempre nel mio settore,con la quale,non avendo una sede italiana,volevo intrattenere con la stessa un rapporto come agente-rappresentante di commercio con partita iva;qui il 1°ostacolo,la suddetta azienda non è iscritta all'enasarco e non può versare il contributo all'associazione e quindi non può neanche darmi il mandato per aprire la posizione di agente.
    Da quello che ho capito le strade sono 2:posso intraprendere il percorso di imprenditore,oppure quello di consulente,però ho visto che tutte e due le figure non hanno la stessa deducibilità dei costi strumentali uguali a quelli degli agenti.
    Cosa mi consigliate di fare?
    Calcolate che dalla attuale azienda andrò comunque via!

    Puoi svolgere benissimo la tua attività come agente in quanto anche se l'azienda è straniera è tenuta ad iscrivere all'Enasarco gli agenti che operano in Italia.
    L'art. 2 del Regolamento Enasarco stabilisce infatti che:

    1. Sono obbligatoriamente iscritti al Fondo di previdenza della Fondazione tutti i soggetti di cui al precedente art. 1 che operino sul territorio nazionale in nome e per conto di preponenti italiani o di preponenti stranieri che abbiano la sede o una qualsiasi dipendenza in Italia.

    2. **I preponenti stranieri che non abbiano alcuna sede o dipendenza in Italia **devono iscrivere alla Fondazione i propri agenti operanti in Italia impegnandosi al rispetto delle norme contenute nel presente Regolamento, mediante atto d'obbligo, redatto in lingua italiana, sul modello della Fondazione e con firma autenticata.

    Saluti.


  • User Newbie

    Grazie Rubis,quindi intendi (o meglio il regolamento)che se l'azienda vuole operare in Italia deve obbligatoriamente iscriversi?


  • Super User

    @R.S.Doddi said:

    Grazie Rubis,quindi intendi (o meglio il regolamento)che se l'azienda vuole operare in Italia deve obbligatoriamente iscriversi?

    Se gli agenti operano in Italia il preponente straniero ha l'obbligo di iscrizione.
    Saluti.


  • Bannato User Attivo

    Salve a tutti

    ... presento il mio problema:dopo circa 10 anni di dipendente-venditore presso una azienda,ho deciso di cogliere al volo una opportunità offertami da una azienda straniera ............volevo intrattenere con la stessa un rapporto come agente-rappresentante di commercio con partita iva.........

    Cosa mi consigliate di fare?

    Ciao. Giusto quanto comunicato da RUBIS ti segnalo un altro aspetto che devi approfondire prima di iniziare una eventuale collaborazione.
    Per poter svolgere l'attività di agente rappresentante occorre essere iscritti in apposito albo (elenco) tenuto presso le CCIAA.
    Si accede a tale albo (elenco) per titoli o corsi di formazione.
    Le "liberalizzazioni" previste dai decreti Bersani sembra e sottolineo sembra abbiano abolito il corso di formazione ma non è chiaro se resta l'obbligo del titolo come base per l'iscrizione o sia il tutto addirittura "liberalizzato". Ti consiglio pertanto di chiedere presso la tua CCIAA di competenza.


  • User Newbie

    buongiorno. mi pare di aver capito che per un agente che collabora mediante mandato di agenzia con un'azienda straniera non dovrebbe cambiare nulla ai fini fiscali, fatture, ecc perchè l'azienda stessa dovrebbe essere iscritta all'enasarco in italia, giusto?
    grazie.