• User Newbie

    Vendita Di Merce Cina To Cina.come Comportarsi??

    :ciauz: Innanzi tutto un saluto al forum e spero di contribuire alla sua crescita.
    Arriviamo al quesito:
    La mia società sta trattando un importante ordine con un nostro cliente italiano pervendere della merce CINA to CINA.
    Mi spiego meglio. Questo cliente locale vuole del materiale che noi importiamo dalla CINA ma anzichè farlo arrivare in Italia lo vuole consegnare ad una sua sede Cinese di una societa da lui gestita(si tratta di una società cinese a tutti gli effetti). Pertanto noi acquisteremo questo materiale dal ns consueto fornitore Cinese, lo faremo consegnare ad uno spedizioniere in loco con il quale lavoriamo che provvederà a riceverlo e successivamente a riconsegnarlo al cliente finale.(Questa operazione logicamente per non divulgare le nostre fonti di approvvigionamento).
    Secondo me, da un punto di vista documentale io riceverò fattura di acquisto
    dal mio fornitore Cinese che registrerò in contabilità generale e provvederò ad emettere una fattura Art 7 Dpr 633/72 nel momento che effettuerò la vendita al cliente finale sempere società Cinese.
    La transazione la vedrei abbastanza linerare se trattata in questo modo, soltanto, non conoscendo la legge Cinese, trattandosi di una operazione interna al loro paese vorrei sapere se il nostro modo di operare in questa maniera è corretto,e come eventualmente il nostro cliente deve operare nel teritorio cinese ( deve autofatturarsi come dovremmo fare noi nel caso di un acquisto da un NON residente?).
    Vi ringrazio delle vostre opinioni.
    un saluto


  • Super User

    @MAX1963 said:

    :ciauz: Innanzi tutto un saluto al forum e spero di contribuire alla sua crescita.
    Arriviamo al quesito:
    La mia società sta trattando un importante ordine con un nostro cliente italiano pervendere della merce CINA to CINA.
    Mi spiego meglio. Questo cliente locale vuole del materiale che noi importiamo dalla CINA ma anzichè farlo arrivare in Italia lo vuole consegnare ad una sua sede Cinese di una societa da lui gestita(si tratta di una società cinese a tutti gli effetti). Pertanto noi acquisteremo questo materiale dal ns consueto fornitore Cinese, lo faremo consegnare ad uno spedizioniere in loco con il quale lavoriamo che provvederà a riceverlo e successivamente a riconsegnarlo al cliente finale.(Questa operazione logicamente per non divulgare le nostre fonti di approvvigionamento).
    Secondo me, da un punto di vista documentale io riceverò fattura di acquisto
    dal mio fornitore Cinese che registrerò in contabilità generale e provvederò ad emettere una fattura Art 7 Dpr 633/72 nel momento che effettuerò la vendita al cliente finale sempere società Cinese.
    La transazione la vedrei abbastanza linerare se trattata in questo modo, soltanto, non conoscendo la legge Cinese, trattandosi di una operazione interna al loro paese vorrei sapere se il nostro modo di operare in questa maniera è corretto,e come eventualmente il nostro cliente deve operare nel teritorio cinese ( deve autofatturarsi come dovremmo fare noi nel caso di un acquisto da un NON residente?).
    Vi ringrazio delle vostre opinioni.
    un saluto

    Ti espongo la mia opinione in merito, ovviamente da verificare.
    Poiché la merce non viaggerà dall'Italia alla Cina ma è situata in Cina e verrà consegnata sempre in Cina, manca il presupposto territoriale per "attirare" l'operazione nel regime IVA per cui l'operazione non sarebbe soggetta a IVA ai sensi dell'art. 7.
    Circa la "non divulgazione" delle fonti di approvvigionamento, sei sicuro che nel passaggio "tuo fornitore cinese-spedizioniere-tuo cliente cinese" quest'ultimo non venga a conoscenza del tuo fornitore?.....qui naturalmente entra in ballo il discorso di quali documenti vengano utilizzati per attuare tali passaggi e se il nome del tuo fornitore non compaia su qualche documento che lo spedizioniere consegnerà al tuo cliente.....non ho assolutamente idea.
    Saluti.


  • User Attivo

    Interessante questa cosa:
    praticamente il vero mercato globale :sbav:

    Non so quanto sia attuabile la cosa ma quello che stai cercando di fare è quello che fa ogni multinazionale che ha però vari sedi di commercio.

    Tu scavalchi il problema a livello fiscale/documentale...
    Wow se ci riesci faccelo sapere perchè interessa anche a me.

    In effetti dal punto di vista legale non ho idea se incorri in qualche ammenda
    . nel caso stacci attento.
    La cosa certa ed è quella che ti hanno suggerito gli altri è che il tuo cliente finale invece di passare per te potrebbe alla fine scegliere il fornitore in loco e lo stesso tuo fornitore non so quanto gli converrà alla fine sobbarcarsi del trasporto e del resto per prenderci solo la percentuale di commisione no?
    :mmm:

    comunque il capitolo multinazionali avrà pure un senso su questo discorso no? 😉


  • User Newbie

    :)ciao Rubis
    Intanto ne convieni che, in quanto assente il requisito della territorialità e trattasi di operazione una tantum (senza andare a considerare stabile organizzazione) l'art. 7 dpr 633 72 è adatto ai fini iva per la fatturazione alla ditta Cinese.
    Il discorso " non divulgazione" lo ritengo affidabile in quanto lo spedizioniere locale consegnerà la merce con un documento di consegna emesso dal loro magazzino al cliente e accompagnato dalla mia fattura di vendita.

    Mi piacerebbe capire come il cliente Cinese (ripeto che si tratta di ditta cinese ma facente capo a società italiana) assolva i diritti ai fini iva Locali, se segue l'esempio della nostra normativa Iva ( autofattura ) oppure????.
    aspetto vostre opinioni.
    saluti:bho: