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Casinò naviganti ed acque internazionali
Negli USA è abbastanza frequente che navi attrezzate come casino varchino il limite delle acque territoriali e svolgano la loro attività in acque internazionali.
In Italia non è molto chiaro se ciò sia possibile.
Da un lato, l'Italia, ha recepito il concetto di acque internazionali, ma dall'altro si dice che in acque internazionali valgono le regole delle acque territotiali più attigue.In pratica, se varco la linea delle acque internazionali provenendo dall'Italia, varranno le regole italiane.
Qualcuno più informato sull'argomento può darmi dei dettagli certi, per quel che può essere la certezza in Italia
Se prendo il mio pedalò e varco le acque internazionali, posso giocare a poker con dei miei amici?
Seriamente, qual'è la disciplina ufficiale e quali i margini di manovra?
Grazie.
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Ciao Karapoto,
pur ammettendo di non essere particolarmente ferrato in questa materia, posso dire quanto segue.
La convenzione delle Nazioni Unite che regola i diritti nelle acque internazionali, approvata nel 1982, sancisce che la sovranità di uno Stato si può estendere fino a 200 miglia marine, tranne nel caso in cui lo Stato in questione possa dimostrare che il fondale è un prolungamento della sua piattaforma continentale. In questo caso gli può essere accordata l'estensione. Il reclamo poteva essere presentato all'ONU solo nel termine di 10 anni dalla approvazione del trattato suddetto.
Nella fattispecie gli USA, ad esempio, non hanno ancora ratificato il trattato.Al di fuori delle acque territoriali vigono le norme internazionali, basate per lo più su trattati tra gli Stati, quando questi trattati vengono riconosciuti.
Nelle acque internazionali, o libere, esistono comunque diritti dei singoli stati, tra i quali il diritto ad inseguire chi ha violato le proprie leggi, qualora l'inseguimento abbia avuto inizio nelle acque territoriali.
Faccio presente che la acque territoriali in realtà si estendono per una lunghezza variabile, dettate dalle convenzioni tra gli Stati. Per l'Italia tra le 12 e le 24 miglia marine. Fino alle 200 miglia marine è la zona econimica esclusiva.In conclusione, pur ricordando di prendere con le pinze le mie affermazioni, direi che nelle acque territoriali non valgono le leggi dello Stato contiguo, bensì solo le convenzioni stabilite tra i vari Stati nei limiti del riconoscimento delle medesime.
Di più non so :bho:
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Ti ringrazio
E' un argomento estremamente complicato e pieno di contraddizioni, non mi stupisco che sia difficile trovare delle attività di quel tipo da noi.
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Mi dispiace di non poterti dire di più. Purtroppo non conosco nessun avvocato che si occupi di diritto internazionale.
Ciao.