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Impresa e professioni intellettuali
L' articolo 2238, 1° comma del codice civile, stabilisce che, le disposizioni in tema di impresa, si applicano alle professioni intellettuali, solo se l' esercizio della professione costituisce elemento di una attività organizzata in forma di impresa.
E' il caso del cantante che organizza i propri concerti.
A questo proposito, viene citato il Tribunale di Genova, 7-12-1998, in AIDA, 1999, 615, per il gruppo musicale che organizza concerti.
Quando un cantante può organizzare i suoi concerti in forma di impresa?
Grazie dell' attenzione e complimenti per il sito.
Rusalka
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Ciao Rusalka.
L'organizzazione d'impresa diventa prevalente nelle realtà professionali quando l'apporto di mezzi (capitale) supera l'apporto dell'opera personale del professionista.
Nel caso di specie credo che l'attività artistica possa ritenersi "schiacciata" dall'attività d'impresa quando, ad esempio, la fase organizzativa del Tour ha valore maggiore del mero cachet dell'artista.
Questo vuole essere un mero spunto di riflessione perchè un approfondimento richiede prima l'esplicitazione del fine sottostante alla domanda: la problematica sottesa ha natura fallimentare, tributaria, civilistica??
Facci sapere. Ciao
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E', quindi, superfluo dire che i casi in cui questo può succedere, diventino davvero rari.
Un vero peccato non trovare soluzione ai notevoli disagi, contrattuali e fiscali, che la condizione di libero professionista impone.
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@Rusalka said:
Un vero peccato non trovare soluzione ai notevoli disagi, contrattuali e fiscali, che la condizione di libero professionista impone.
In verità a me pare che il libero professionista abbia molti più vantaggi che svantaggi. Facendo un discorso in generale, le poche limitazioni che ha un libero professionista servono a garantire i suoi clienti. Mi pare il minimo, se no si creerebbero molte situazioni di "conflitto di interessi".
Comunque è la mia personale opinione.
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@Rusalka said:
E', quindi, superfluo dire che i casi in cui questo può succedere, diventino davvero rari.
Un vero peccato non trovare soluzione ai notevoli disagi, contrattuali e fiscali, che la condizione di libero professionista impone.
Confesso che non ho capito.