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Mi ha incuriosito questa discussione e la risposta del moderatore. Cercando tra i codici attività mi pare sia chiarissimo quali utilizzare
65.22 Altre attività creditizie
65.22.1 Credito al consumo
65.22.2 Factoring
65.22.3 Altre attività creditizieMi ha incuriosito la risposta: la scelta del codice attività è assai delicata e va fatta di concerto con il proprio commercialista dopo meditati ragionamenti anche sulle conseguenze dichiarative.
Mi puoi spiegare cosa intendi?
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Salve, ho un'attività di commercio all'ingrosso di prodotti non alimentari e sono inserito registrato alla camera di commercio come ditta individuale
Ora voglio svolgere come attività affiancativa quella di mediazione creditizia.
Domande:
- l'inserimento di un nuovo codice attività iva cosa comporta?
- è necessaria anche una modifica in camera di commercio?
- ho letto che i contributi inps sono quelli della categoria commercianti anche nel caso l'attività di mediazione fosse l'unica o quella principale, potete confermare?
- non ho ancora chiaro le fatture come mediatore creditizio vanno emesse con ritenuta d'acconto oppure no
5)siccome le operazioni di mediazione sono esenti iva, dovrei richiedere mensilmente i rimborsi dell'iva a mio credito?
Vi ringrazio per la disponibilità
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Le "sfumature" dei meditati ragionamenti che hanno conseguenze sull'attività vanno proprio ricercate nel "librone" cui fa riferimento Paolo.
Nel post non puoi fare dettagliate analisi. Chiacchierando invece a 4 okki col commercialista gli si sviscera (passatemi il termine) quella che è di fatto l'attività che si vuole svolgere ed essendo lui l'esperto può cogliere quelle "sfumature" che poi devono portare alla scelta del codice attività.
Per dare l'idea di quello che intendo, faccio un es.; se svolgi l'attività di avvocato hai un codice univoco da utilizzare ed il problema non si pone.
Nel caso del post invece possono rientrare diverse variabili in gioco e bisogna ragionarci un attimino di più in merito al codice da utilizzare.
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@Contabile said:
Le "sfumature" dei meditati ragionamenti che hanno conseguenze sull'attività vanno proprio ricercate nel "librone" cui fa riferimento Paolo.
Nel post non puoi fare dettagliate analisi. Chiacchierando invece a 4 okki col commercialista gli si sviscera (passatemi il termine) quella che è di fatto l'attività che si vuole svolgere ed essendo lui l'esperto può cogliere quelle "sfumature" che poi devono portare alla scelta del codice attività.
Per dare l'idea di quello che intendo, faccio un es.; se svolgi l'attività di avvocato hai un codice univoco da utilizzare ed il problema non si pone.
Nel caso del post invece possono rientrare diverse variabili in gioco e bisogna ragionarci un attimino di più in merito al codice da utilizzare.
Ciao Contabile, la mia non era una domanda tanto per parlare, sto attivando adesso l'attività come mediatore creditizio e devo registrarmi all'iva.
Ho preso quindi i codici che ho riportato e li ho dati al mio commercialista per fare la registrazione. Quando ho letto che ci sono meditate valutazioni da fare, e siccome io non le ho fatto ma ho semplicemente preso il codice che mi sembrava più corretto, mi sono interrogato su quali valutazioni fossero e come avrebbero potuto incidere sull'attività.
Perciò mi piacerebbe sapere di più al riguardo, dato che devo fare la registrazione in questi giorni
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In merito:
- occorre dare comunicazione all'Agenzia Entrate del nuovo codice attività
- occorre iscriversi in CCIAA
- in merito alla contribuzione previdenziale
- Art. 2 del DPR 287/2000
?1. E? mediatore creditizio, ai sensi della legge e del presente regolamento, colui che professionalmente, anche se non a titolo esclusivo, ovvero abitualmente mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari determinati con la potenziale clientela al fine della concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma ??
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Dato questo riferimento posso comunicare che l'INPS di zona ove opero, a precisa richiesta, non ha saputo fornire in maniera univoca se l'attività debba essere assoggettata a contribuzione commercianti o a gestione separata.Tieni inoltre presente che lo svolgimento dell'attività è subordinata all'iscrizione all'UIC.
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@bellavista said:
Ciao Contabile, la mia non era una domanda tanto per parlare, sto attivando adesso l'attività come mediatore creditizio e devo registrarmi all'iva.
Perciò mi piacerebbe sapere di più al riguardo, dato che devo fare la registrazione in questi giorni
Ho dato una risposta nell'altro tuo post alle domande che hai formulato. Per il futuro nella speranza che continuerai a frequentare il forum ti "suggerisco" di fare un unico post per evidenziare le tue necessità.
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L'iscrizione all'INPS dei mediatori creditizi avviene in automatico nella sezione "Commercianti e Artigiani" successivamente all'iscrizione al registro delle imprese, poichè è proprio la Camera di Commercio ove si è provveduto alla registrazione come mediatore (tra le PMI) a darne comunicazione all'INPS.
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Il codice attività da indicare per l'attività di mediatore creditizio è il 67.13.3 che con buone probabilità sarà soggetto allo studio di settore ESG91 dal 2008.
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@Dennys75 said:
L'iscrizione all'INPS dei mediatori creditizi avviene in automatico nella sezione "Commercianti e Artigiani" successivamente all'iscrizione al registro delle imprese, poichè è proprio la Camera di Commercio ove si è provveduto alla registrazione come mediatore (tra le PMI) a darne comunicazione all'INPS.
Ciao Denny, grazie delle info. Quello che non capisco è come mai il mediatore, essendo iscritto alla camera di commercio (tra le PMI) e all'iNPS come Commerciante ed Artigiano. E' soggetto alla ritenuta d'acconto come fosse un libero professionista.
A mio parere un mediatore è più vicino ad un libero professionista che ad una piccola impresa. Ma se così fosse non dovrebbe iscrivermi alla camera di commercio.
Non capisco come possa essere soggetto ad entrambi gli adempimenti (iscrizione camera commercio e ritenuta d'acconto come professionista)
Me lo sapresti spiegare?
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@bellavista said:
Ciao Denny, grazie delle info. Quello che non capisco è come mai il mediatore, essendo iscritto alla camera di commercio (tra le PMI) e all'iNPS come Commerciante ed Artigiano. E' soggetto alla ritenuta d'acconto come fosse un libero professionista.
Me lo sapresti spiegare?
Le ritenute di acconto sulle prestazione di mediazione sono da calcolare e quindi dovute in base a quanto previsto dall'art. 25 bis del D.P.R. 600/1973
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buongiorno a tutti...
spero di cuore che possiate aiutarmi...vi pongo il mio problema:sono un mediatore creditizio con regolare iscrizione UIC.
fino adesso ho sempre lavorato con un mandato d'agenzia per conto di terzi, ma vorrei avviare una mia attività indipendente.
ho aperto la p. iva come ditta individuale...e vi chiedo:
devo anche richiedere l'iscrizione al registro delle imprese?
il mio commercialista è nel panico...dice che dal sito della camera di commercio non riesce a trovare nulla in merito, ne in positivo, ne in negativo poichè il mio settore non è ancora ben regolamentato.
mi pare di capire che in teoria basterebbe solo l'uic, ma avviando l'attività indipendente "potrebbe" essere considerata attività imprenditoriale!
quindi...che fare?? confido in voi !!xx
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Buonasera
In linea generale il mediatore creditizio non è OBBLIGATO all'iscrizione in CCIAA. Basta la sola iscrizione all'UIC per lo svolgimento dell'attività.
Chieda al commercialista come comportasi anche sotto l'aspetto previdenziale per lo svolgimento dell'attività.
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grazie mille per la risposta immediata, sono rimasto piacevolmente sorpreso
non vorrei essere insistente...ma ho bisogno di comprendere bene.
per quanto riguarda il mio commercialista mi ha detto chiaramente che non ha mai seguito un mediatore...per cui molte cose le apprende anche lui in questa occasione ( azz...e lo pago pure!! ).
in effetti opero già da poco meno di un mese con la sola iscrizione uic e p.iva, ma in qst giorni, volendo aderire ad una rete di mediazione in franchising mi hanno richiesto anche copia dell'iscrizione al registro delle imprese.
facendo presente che nn l'avevo poichè non prevista da alcuna normativa, mi hanno risposto che non è possibile e avendo una ditta indipendente non registrata potrei incorrere in sanzioni amministrative !!
tra l'altro, chiedendo ad altri mediatori , ho saputo che alcuni hanno l'iscrizione CIIAA ed altri no.
ma allora... è facoltativa? se si...costa? ed infine, è indicata, nel senso che mi porterebbe qualche vantaggio, o sarebbe solo un'adempimento di forma?
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quindi?
venitemi incintro...oggi ho appuntamente col responsabile del franchising di cui sopra!
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@lucakredis said:
grazie mille per la risposta immediata, sono rimasto piacevolmente sorpreso
non vorrei essere insistente...ma ho bisogno di comprendere bene.
in effetti opero già da poco meno di un mese con la sola iscrizione uic e p.iva, ma in qst giorni, volendo aderire ad una rete di mediazione in franchising mi hanno richiesto anche copia dell'iscrizione al registro delle imprese.
tra l'altro, chiedendo ad altri mediatori , ho saputo che alcuni hanno l'iscrizione CIIAA ed altri no.
ma allora... è facoltativa? se si...costa? ed infine, è indicata, nel senso che mi porterebbe qualche vantaggio, o sarebbe solo un'adempimento di forma?Il nocciolo del tutto sta nell'organizzazione che si da all'attività. Se l'attività viene svolta in prima persona non vi è obbligo di iscrizione.
In caso di una "rete" organizzata si entra in una attività professionale svolta con caratteristiche imprenditoriali e pertanto si è soggetti all'obbligo di iscrizione in CCIAA.
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pefetto...mille grazie!
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Mi spiace di non aver potuto rispondere prima ma cmq come già anticipato dal "Moderatore" la ritenuta d'acconto è cmq dovuta sulle provvigioni inerenti rapporti di mediazione ai sensi della'art. 25-bis del DPR 600/73. Ti ricordo inoltre che tale ritenuta può essere trattenuta dal sostituto d'imposta sia ai fini IRPEF che IRES e pertanto non rileva se il percipiente è un soggetto diverso dal "professionista". Ci sono ad esempio casi in cui la ritenuta viene applicata anche nei confronti di Società per Azioni, le quali che possono poi scomputarsi la ritenuta nella dichia
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Scusate ma mi rimane il dubbio sull'iscrizione obbligatoria o meno alla CCIAA competente territorialmente.
Mi riferisco al "Contabile", in un precedente blog hai affermato invece che l'iscrizione è obbligatoria ..... cosa è cambiato? Hai contattato la Camera di Commercio per una consulenza ?Ciao e grazie
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Secondo Me La Cosa Piu' Importanteè Chiarire Gli Obblighi Iva Aa Cui Deve Sottostare Il Mediatore.
Inanzitutto L'attività Di Mediazione è Esente Ai Fini Iva Solo Pe Rle Persone Fisichè O Se è Anche Svolta Sottoforma Di Società.
Optando Per L'esenzione Di Entrambe, Visto Che I Pagamenti Al Mediatore Avvengono Esenti E Visto Che Ogni Costo Sostenuto Da Esso/a, Viene Ad Essere Imponibile A Fini Iva, Tale Evenienza Si Tramuta In Un Iva Sempre A Credito In Toto Od In Pro Rata.
Vorrei Sapere Se Tale Linea è Corretta.
Grazie
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@Dennys75 said:
Scusate ma mi rimane il dubbio sull'iscrizione obbligatoria o meno alla CCIAA competente territorialmente.
Mi riferisco al "Contabile", in un precedente blog hai affermato invece che l'iscrizione è obbligatoria ..... cosa è cambiato? Hai contattato la Camera di Commercio per una consulenza ?Ciao e grazie
La risposta è al post 19 di questa discussione.
Ci "vivo" tutti i gg con la CCIAA