• User Newbie

    Collocamento fiscale

    Come suggeritomi da jack1971 ripropongo in questa sezione il mio quesito.

    Buon giorno a tutti.
    Avrei un dubbio da chiarire e sicuramente tra di voi qualcuno potra aiutarmi.
    Mio cognato sta stipulando un contratto di soccida per l'allevamento di suini in qualità di soccidario. Il soccidario, in sostanza, è un prestatore d'opera. Quale regime fiscale deve applicare? Necessita l'apertura di Partita Iva? Il codice di attività è 01.23.0?
    Certo di una vostro chiarimento sui miei dubbi porgo a tutti voi una buona giornata.


  • Super User

    Ciao e benvenuto,
    purtroppo non esperienza in quel campo, aspetta qualcuno che conosca il caso.

    Fabrizio


  • Bannato Super User

    a dir la verità neanke io conosco il caso
    ma credo che cmq debba aprire p.iva come coltivatore diretto
    quindi trattamento fiscale coltivatore


  • Bannato User Attivo

    @Pellicano63 said:

    Come suggeritomi da jack1971 ripropongo in questa sezione il mio quesito.

    Buon giorno a tutti.
    Avrei un dubbio da chiarire e sicuramente tra di voi qualcuno potra aiutarmi.
    Mio cognato sta stipulando un contratto di soccida per l'allevamento di suini in qualità di soccidario. Il soccidario, in sostanza, è un prestatore d'opera. Quale regime fiscale deve applicare? Necessita l'apertura di Partita Iva? Il codice di attività è 01.23.0?
    Certo di una vostro chiarimento sui miei dubbi porgo a tutti voi una buona giornata.
    Dai una lettura dell'articola al link che segue. Puoi trovare spunti interessanti

    http://www.coldiretti.it/vicenza/il coltivatore/luglio2000/soccida.htm


  • User Newbie

    provo a dire la mia
    il contratto di soccida è stipulabile ***solo ***tra imprenditori agricoli quindi si deve essere già in possesso della partita iva
    il soccidario non deve essere solo prestatore d'opera (altrimenti si configurano altre tipologie contrattuali, con diversi e più onerosi risvolti fiscali e previdenziali) ma deve organizzare e quindi essere responsabile del lavoro svolto secondo le direttive del soccidante (soccida semplice)
    ai fini iva:
    la quota parte dei frutti a lui spettanti alla fine dei cicli di allevamento può essere venduta in proprio applicando i regimi speciali previsti per l'agricoltura dall'art 34 del DPR 633/72 oppure può farsela monetizzare dal soccidante il quale ha provveduto alla vendita del'intera mandria in questo caso fuori dal campo iva come da ris ministeriale n. (non me lo ricordo)
    ai fini IIDD:
    il reddito ottenuto dal rapporto di soccida rientra nel reddito agrario se i capi allevati ne sono ricompresi altrimenti, per la parte eccedente, diventa reddito d'impresa tassato forfettariamente in base ad un meccanismo previsto per i redditi di allevamento eccedenti
    spero di averti dato delle indicazioni chiare oltre a qualche altro dubbio
    saluti