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Confronto impresa individuale/att. professionale
Salve, dovendo consigliare mio figlio in merito alla scelta in oggetto (neolaureato informatica), riassumo gli argomenti pro/contro le due ipotesi, nella speranza che serva ad altri e magari di raccogliere ulteriori contributi.
Sottintendo l'adesione alle agevolazioni L. 388 per nuove attivita' produttive (in sostanza IRPEF 10%, niente detrazione spese compreso INPS).
Impresa individuale:- obbligo iscrizione al Registro delle imprese (circa 100 euro/anno).
- nessun limite di attivita' commerciale, purche' regolamentata dai codici Atecofin.
- INPS (artigiani/commercianti) circa 20% con minimale circa 2600 euro.
- IRAP 4.xx%.
Attivita professionale: - nessuna iscrizione al Registro delle imprese.
- attivita' professionale con esclusione di ogni variante commerciale.
- INPS circa 23% senza minimale. Pero' se ho capito bene l'ultimo decreto sul welfare si navighera' a breve verso il 26%.
- IRAP: argomento controverso. La tesi comune e' di pagare e chiedere il rimborso.
- ritenuta d'acconto 20%. Critica nel caso di L. 388, perche' determina sistematicamente un credito d'imposta (20 - 10).
Ometto l'argomento rivalsa INPS perche' secondo me e' un trucco all'italiana, in quanto quel 4% e' normale reddito a tutti gli effetti che rientra nel negoziato committente/fornitore.
In generale, per un fatturato dai 13000 euro in su, conviene l'impresa individuale.
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io sono consulente informatico e ho optato per la ditta individuale, dato che il fatturato è appunto di molto superiore ai 13.000 euro/anno.