• User Attivo

    @username said:

    ....Ad esempio, il fatto che assomigliano troppo ai loro fratelli senza accento e quindi non sono adatti a creare un progetto di sito perché veicolano il traffico verso il concorrente...
    Rigira il ragionamento, ciò che vale in un senso può valere anche nell'altro a livello di serp.
    Per alcune lingue ci sono degli IDN con traffico altissimo che non hanno niente da invidiare ai loro cugini "castrati" quindi con pronuncia non corretta.
    E' ovvio che si parla di traffico locale per lo più, ma la globalizzazione avanza, ed i nomadi anche!
    Non credo che il focus per un domainer italiano sia registrare domini con pronunce di altri idiomi, ma se si possiedono le qualità cognitive per capire le realtà di un mercato "locale" perchè non farlo ?
    In Italiano ci sono un sacco di probabilità (.com) con le parole accentate, chi può dire che non si possono costruire siti di successo con questi ?
    Saluti
    Luca


  • User Attivo

    Ragazzi io non ho detto di aver visto domini di poco valore in questo forum, non li ho neanche visti, ho solo detto che mi sono stati offerti dei domini ridicoli , ma privatamente.

    Io registro idn in varie lingue, anche perchè, di lingue ne parlo 6, vivo tra italia, spagna, grecia, faccio il country manager, per spagna e latinoamerica, di una società di betting online, e ho potuto giocare in anticipo su alcune lingue ed argomenti.

    Mi piace l'indirizzo che stà prendendo questa conversazione... finalmente alcuni domainers seri...

    Mi piace.....
    Speriamo di creare una, anche piccola comunity, di domainers professionali.

    Ho dovuto scrivere un post di domini ,semicomico, sul mio blog .

    Per oggi basta mi fà male il braccio ho scritto troppo, domani giornata di moto con la mia Triumph Speed Triple!:fumato: bella questa emoticon
    saluti a tutti
    Costantino



  • User Attivo

    Ho postato in questo 3d perchè avevo colto toni di lamentela da parte di sandro e da parte tua verso gli operatori Italiani, benchè fossero toni pacati, ritengo che se qualcuno vuole offrire servizi in Italia deve incontrare le richieste del mercato Italiano.
    Lamentarsi serve a poco, la crescita è inevitabile e tutti quanti dovremo fare i conti con il lassismo (parlo in generale) che alberga nell'operoso nostro popolo.
    Sono un campanilista nel sangue, amo il mio paese e la gente che mi circonda, e mi si spezza il cuore quando si parla negativamente, anche in modo lieve, della nostra nazione.
    Credo che questa situazione di stagnazione dipenda da numerosi fattori, non ultimo quello della lingua, sono relativamente pochi quelli che masticano un Inglese accettabile, ed un altra grossa picconata arriva dalla scarsa e mala informazione che viene fatta, in tutti i campi, non gravo i mass media di colpa in questo, anzi, penso che i mass media forniscono quello che la massa chiede (salvo eccezioni).
    Internet però ha aperto un grande spiraglio, rendendo accessibile alla popolazione attiva, o perlomeno agli studenti, una vasta massa di cultura e informazioni che mai ha avuto precedenti nella storia.
    Le nuove generazioni (non parlo di voi che leggete e di me) dovranno confrontarsi non più sul colore della pelle o sulla lingua o sulla religione, ma sulla capacità di ragionare e di relazionarsi con i terzi, e penso che noi Italiani saremo all'altezza dei nostri dirimpettai e di quelli più lontani.
    Per fare un paragone e terminare questo post, diciamo che siamo lenti e sospettosi delle cose nuove, ma alla fine arriviamo (vedi capirossi, rossi etc.)
    Auguro a tutti di fare i Vostri migliori affari con tutti, anche con gli Italiani.
    🙂
    Un beso
    Luca


  • Bannato User Attivo

    ti contatto su msn ...


  • User Attivo

    @archeoita said:

    void...

    Approfitto per una domanda. Sedo secondo voi è interessante anche per domini con keywords italiane o è troppo english oriented?

    AI

    Ciao Archeoita, mi fà piacere che hai trovato utile il tool, la valutazione che hai ottenuto è dovuta alla potenzialità della parola chiave contenuta nel nome di dominio, e naturalmente alla popolarità dello stesso.
    Sedo è leader di mercato, e và benissimo anche per i domini con keys Italiane, anzi è consigliato.
    Purtroppo al momento queste ultime non hanno quotazioni interessantissime, ma le cose cambieranno molto presto (sensazione personale).


  • User Attivo

    @archeoita said:

    Ho visto che con Sedo è possibile mettere in parking i domini e farli rendere. Si tratta di piccole cifre?
    AI

    Perdonami se ti rispondo per grandi linee, ma credimi che l'argomento richiederebbe tutto un forum per rispondere eloquentemente.
    Le revenues derivate da Parking variano secondo la qualità delle keys e di conseguenza del relativo settore merceologico di riferimento.
    Il servizio parking di sedo funziona molto bene, anche se non è quello più remunerativo, veicola il traffico e converte.
    Viene gestito con eccellenza (parere personale) il traffico dai paesi latini del centro sud/america.
    Sedo offre 2 possibilità di parking, uno professionale (a pagamento) ed uno free (con l'apertura di un account), già con quello di default si riesce a canalizzare il traffico da keys pre-individuate o selezionabili dall'utente.
    Per far rendere un dominio non serve l'intervento umano, di solito i domini così detti premium, godono del privilegio del così detto traffico naturale (derivato dalla semplice digitazione dell'utente sulla barra del browser), e di solito rendono tantissimo.
    Per esperienza personale, posso affermare che i domini formati da una unica parola, di senso compiuto, generano un traffico spontaneo che normalmente si trasforma in revenues.
    Male che vada, in un anno il dominio si ripaga da solo.
    🙂


  • User Attivo

    Void complimenti per essere diventato moderatore.
    Mi intometto ...scusate...
    Per Archeoita, archeologia.com mi sembra un eccellente dominio, da mantenere o sviluppare, presto potrebbe valere un discreta cifra.
    saluti
    Costantino:fumato:


  • User Attivo

    Non è così semplice dare un valore ad un dominio, se ti dicessi una cifra esatta sarei un avventato. Il valore dipende da molte cose e come ti ha detto Void non basterebbe il forum intero per parlare di questo argomento.
    Quello che attira un domainer professionista è la parola generica, che da sola genera visite dirette per type in, digitaziane direttanella barra degli indirizzi.
    Il tuo è uno di questi è un dominio premium ,anche se limitato al mercato italiano, se fosse in inglese valrebbe milioni di euro.
    E' interessante perche l'archeologia in Italia ha notevole peso nel mondo, quindi anche dall'estero potrebbero digitare il tuo dominio o essere interessati al contenuto di archeologia.com.
    A me piace molto, anche se non è il mio genere, la mia è un opinione molto personale e soggettiva.

    Diciamo in futuro non lontano un valore xx.xxx ( 5 cifre)
    oggi meno diciamo x.xxx (4 cifre)

    Anche questi valori estremamente generici che ti ho indicato sono da prendere con le pinze.
    saluti
    Costantino:fumato:
    Costantino


  • Bannato User

    io personalmente è da tempo che cerco di creare una community di domainers professionisti e seri interessati a svilluppare questi argomenti in modo approfondito, e ci sto provando su XXX (l'ho creato apposta). Ma il tono di semi-lamentela iniziale di questo tread era proprio rivolto a questo discorso... siamo sempre troppo pochi ancora! lo spazio c'è già...gli argomenti anche, sono le persone che mancano. se ci disperdiamo sempre in questo modo non creeremo mai una community dedicata....!


  • User Attivo

    Condivido in buona parte ciò che affermi, anche se dal mio punto di vista, non è importante il dove ma il come ed il quando.
    Penso che i traguardi siano una cosa da conquistare per tutti, e che sentimenti come l'ambizione, la competizione, l'indipendenza, facciano crescere dentro di noi la sensazione di essere più vivi.
    Se credi in una cosa, coltivala come una pianta, ma non ti stressare l'esistenza controllando tutti i giorni se germoglia e se fiorisce.
    Dai tempo al tempo, e lascia maturare i tuoi pensieri, condividili con gli altri come hai fatto adesso, e vedrai che troverai sicuramente tante persone che la pensano esattamente come te.
    Saluti
    Luca


  • Bannato User

    belle parole!
    Me lo auguro!

    e comunque sei e sarai sempre il benvenuto! 😉


  • Bannato User

    Secondo me, le tappe obbligate per lo sviluppo di un mercato in Italia sono le seguenti :

    • Dissipazione totale dei dubbi sulla legalità o meno della vendita dei domini compresi i .it. Il Nic italiano dovrebbe modificare un po' la mentalità e migliorare le procedure tecniche.

    • Emarginazione dei fenomeni di cybersquatting (registrazione di nomi corrispondenti a marchi importanti o di Società allo scopo di venderli agli aventi diritto o a terzi concorrenti degli aventi diritto)

    • Emarginazione dei fenomeni di registrazione/vendita di nomi a dominio assurdi, senza significato e senza utilità ai fini della realizzazione di progetti web. I fenomeni troppo speculativi tendono a danneggiare un mercato che é solo agli inizi.

    • Gli sviluppatori e i seo devono rendersi conto dell'importanza in termini di brand determinata da un nome a dominio, soprattutto in un ottica di medio periodo e non pensare solo alle revenues determinate dal traffico web "oggi" ma anche a quello di domani. I motori di ricerca dovranno dare sempre più importanza al brand di un'attività (fattore esterno) più che alle tecniche di posizionamento tradizionali...etc..etc


  • User Attivo

    🙂
    Per Domainers :
    Quello che ho scritto è realmente percepito e sentito, non erano frasi di rito.

    Per Username :
    La conversazione stà lentamente scivolando OT.
    Non conosco il mondo SEO Italiano in modo soddisfacente, quindi non posso esprimermi compiutamente, però noto sostanziali differenze con le scelte SEO oltreoceano (almeno in ambito domini).
    Noto che qualcosa a livello mdr stà cambiando proprio in termini di keys e di estensione dominio, faccio dei piccolissimi esperimenti sui filtri e mi limito ad osservare gli effetti.
    Francamente non sono in grado di spiegare logiche di preferenze e di trust da parte dei principali motori però a pelle e sui fatti rilevo differenze.
    Preferirei non continuare oltre perchè come premesso ritengo questo argomento OT in questa sezione.
    Luca