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E-commerce o no?
Ciao a tutti, segnalo che provengo da questa discussione e ho postato qui alla luce della risposta di Webtronic.
Vi riassumo brevemente la discussione, se non avete voglia di leggervela e vi do ulteriori dettagli per spiegare meglio ciò che intendiamo realizzare.
Mio padre è un pensionato e produce per hobby e non a livello professionale video sul mondo ferroviario in Sardegna, che vende e omaggia a chiunque gliene faccia richiesta.
I proventi della vendita di questi dvd opere d'ingegno coprono a malapena i costi di produzione e, comunque non sono tali da costituire un reddito integrativo significante - detto in parole povere: mio padre non campa vendendo i dvd che produce.
Per diffondere maggiormente i suoi lavori, intende realizzare un sito web.
Si tenga presente che:
- I video sono opere dell'ingegno realizzati e prodotti in proprio da mio padre, che detiene tutti i diritti previsti dalla legge sul diritto d'autore, compresi quelli di diffusione e di distribuzione.
- Il sito avrà una vetrina per i dvd con prezzi e modalità di pagamento e di spedizione.
- I visitatori del sito avranno la possibilità di acquistare i dvd contattando direttamente mio padre tramite modulo online o l'indirizzo email oppure tramite telefono.
- I pagamenti avverranno tramite mezzi postali (vaglia, contrassegno, ecc.).
- La transazione avverrà secondo le norme descritte dal D.Lgs. n. 185/1999 sulla vendita a distanza; il sito, pertanto, riporterà le dovute e corrette informazioni, così pure le email, che attesteranno la transazione e ne costituiranno la documentazione.
- Non abbiamo l'intenzione nè la possibilità di investire grossi capitali in questa "impresa"; le poche spese saranno rappresentate dall'hosting, dal costo dei dvd vergini, delle custodie, della carta e dell'inchiostro per le copertine, della corrente elettrica ecc.
- Tutte le entrate provenienti dalle transazioni saranno regolarmente dichiarate al fisco come vendita occasionale.
Il nostro cruccio (mio e di mio padre) è capire se un quadro del genere possa essere considerato al di fuori della definizione giuridica di "sito e-commerce", e pertanto se possa esulare dagli oneri ad esso connessi (apertura di partita iva ecc).
Webtronic, nella sua risposta all'altra discussione, sostiene che, trattandosi di vendita a distanza, la cosa non è molto dissimile dall'e-commerce.
Su internet ho trovato pareri discordanti: alcuni sostengono che dipende dal numero di dvd venduti: se non superano una certa quantità la vendita non è continuativa e la cosa è fattibile. Ma, fermo restando che non sarà una quantità enorme, è impossibile conoscerla a priori!
Altri addirittura dicono che dipende dal parere del commercialista! Cioè, la legge non è chiara e si presta a diverse interpretazioni. Come al solito.
Ma se fosse così, rivolgendoci ad un commercialista, o becchiamo quello che ci dà il parere favorevole (col rischio che abbia torto e di incorrere in sanzioni!) oppure becchiamo quello che ci dice che si tratta a tutti gli effetti di un'attività commerciale, e allora non faremmo più il sito!Cosa ne pensate voi?
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Curiosamente e casualmente, andando in cerca delle stesse informazioni che cercavo all'epoca, sono ricapitato nella stessa discussione da me stesso aperta tre anni e mezzo fa.
Considerato che:
- non ho mai ricevuto risposta;
- la situazione legislativa/fiscale potrebbe essere cambiata;
- i pareri online continuano spesso ad essere poco chiari o discordanti;
- il sito ora c'è, ma è solo una vetrina delle opere di mio padre;
riformulo la domanda, sperando stavolta di ottenere una risposta il più possibile chiara e definitiva.
Grazie.
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Salve ho anche io lo stesso problema e sto cercando una soluzione per non incappare in qualche errore. So che su questo forum c'è un esperto su questo tema. Possiamo avere risposte?
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Ti consiglio di sentire un commercialista, ho paura che tu debba comunque avviare tutti quei processi chiamati "mettersi in regola" che ti porteranno spese a non finire, frustrazione, impedimenti e senso di ingiustizia nei confronti del nostro Paese. Io l'ho fatto, per onestà, ma ogni giorno lo rimpiango, nonostante l'attività cresca.
Buona fortuna.
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La risposta la può dare solo un commercialista, che potrà indirizzare verso forme di fiscalità per guadagni minimi. Il punto è che i guadagni devono essere davvero minimi e si deve trattare di lavoro non continuativo.