• User

    p.iva, cassa forense e quanto altro?

    Ho letto alcuni tread che mi interessavano nel forum e faccio i complimenti al webmaster e ai moderatori: bravi tutti.

    Sono avvocato iscritto all'albo dal Gennaio 2006. A febbraio dello stesso anno ho lasciato lo studio dove lavoravo da anni (da praticante) a suon di notule per prestazioni occasionali :bho: per seguire un progetto di 6 mesi per la promozione delle PMI in Lettonia, con contratto progetto.
    A dicembre il progetto si è concluso, ma io sono rimasto a Riga è svolgo attività di consulenza legale.
    Da un mese ho aperto una società qui, mia al 100% che mi permette un'imposizione del 15% sui dividendi, anzichè il 33% sul reddito del professionista, medesima l'attività. Aprirla e mantenerla costa poco, si scarica anche la spesa più stupida:yuppi: , per cui conviene anche se i clienti latitano al momento 😞
    Francamente sto perdendo ogni interesse per l'Italia, ma l'iscrizione all'albo è comunque un plus che dà maggiore garanzia al cliente italiano, specie in un posto di avvanturieri come la Lettonia.
    Il tutto ha però un costo: il 2006 tutto liscio, perchè l'ordine non chiede fatturato il primo anno e io ho lavorato da dipendente solo per metà anno... il problema si pone ora, che un minimo si richiede per l'effettività della professione. Ovvio che vorrei fatturare il più possibile con la mia società. Esclusa la possibilità di notule per prestazioni occasionali da avvocato sono obbligato all'apertura di partita iva 😞
    Due i quesiti:

    • considerando per le ragioni di cui sopra che in tutto il 2007 (idem per il 2008) emetterei una sola fattura per un minimo importo, a quanto può ammontare il costo di commercialista per l'apertura di partita iva e la sua tenuta. Preciso che tutte le spese (italiane) saranno imputate alla mia società lettone come trasferta (scarico 100%) per cui non vi saranno fatture per acquisti o altre spese di sorta.
    • una volta aperta partita iva, è possibile che io emetta fattura alla società, che io stesso interamente possiedo. :mmm: Trattasi di equivalente lettone di SRL unipersonale.Grazie.
      Alberto

  • Super User

    Ciao aldeluca,
    è difficile dire quanto può costare un commercialista per un'attività minimale come quella che descrivi. Ci sono sempre degli adempimenti obbligatori anche se il fatturato fosse zero (modello UNICO ecc...) direi potresti cavartela con 500-600 euro.
    Per il resto puoi fatturare tranquillamente alla società lettone anche se è tua.

    Fabrizio


  • User

    ...praticamente quello che ho speso tra notaio, commercialista e tasse per registrare la mia srl in Lettonia!
    Mi spiace dirlo, perchè amo la mia terra, ma fare impresa o libera professione in Italia è davvero troppo complicato e costoso, spece per chi giovane e squattrinato come me, voglia intraprendere... anche dal costo di questi adempimenti bagatellari si capisce perche il PIL lettone nel 2006 cresca del 12,5%, mentre quello italiano stagni putrescente da anni.

    Grazie per la pronta ed esaustiva risposta e Vi prego di scusare lo sfogo personale.


  • Super User

    Non concosco la realtà lettone ma credo che tutto sia proporzionato al costo della vita. Una parcella di 500 euro (quindi al lordo delle tasse) è il minimo per svolgere gli adempimenti di un anno intero (non lo dico solo perché sono di parte).
    Poi sono d'accordo con te che sarebbe necessario semplificare l'avvio di nuove attività così si abbasserebbero anche le parcelle dei professionisti, qua mi fermo perché il discorso sarebbe troppo lungo.

    Fabrizio


  • User

    Se sono stato frainteso, mi scuso per la poca chiarezza.
    Non volevo infatti sostentere che la parcella del commercialista sia in sè troppo elevata (se si considera cosa se ne va in tasse, la cifra indicata è più che onesta). Siamo liberi professionisti entrambi...
    Quello che invece è scandaloso in Italia è che per l'emissione di una fattura/anno di meno di 500 euro io sia costretto a ricorrere al commercialista e aprire per forza partita iva, con tutte le pippe che conseguono.

    A questo punto penso che mi cancellerò dall'Albo per reiscrivermi in tempi migliori, quando avrò un giro sufficiente per permettermi quei 2000 euro/anno di spese fisse che il solo status comporta a prescindere dai redditi e dall'esercizio effettivo di attività in Italia.

    grazie ancora.