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Portale e Spazi Pubblicitari
Alcuni amici ( in tutto saremmo tre) mi hanno proposto di aprire e gestire un portale internet. L'intento è quello di creare un portale di informazione tecnica sul quale fornire anche spazi pubblicitari all'interno del portale ad aziende sotto forma di pagine web (circa tre pagine per azienda) dove le aziende stesse possono inserire informaizoni su prodotti e servizi forniti.
A livello fiscale come dobbiamo comportarci?
Sicuramente per i primi anni il volume di affari sarà ridotto poichè ci vogliono i "tempi fisiologici" (più o meno lunghi) afficnhè un portale come il nostro che sarà dedicato a utenti specifici e non all'intera utenza internet diventi popolare e conseguentemente che le aziende decidano di pubblicizzarsi sul nostro portale.
**Possiamo fornire le pagine web alle aziende, in questa prima fase,(consiederanto anche il ridotto numero di aziende) come prestazione meramente occasionale? **
***ESEMPIO ***l'azienda TIZIO chiede a me CAIO di inserire tre pagine web informative sul nostro portale. La prestazione fornita all'azienda avviene solo una volta nell'arco di un anno e tali pagine rimarranno sul sito soltanto per un anno e poniamo anche per esempio che io chieda come compenso per questa prestazione 100 euro.
Possiamo ritenere questo esempio come prestazione meramente occasionale visto che la prestazione viene fornita all'azienda TIZIO solo un volta nell'arco di un anno?
Se si, a quante ditte, che me lo richiedano, posso fornire nell'arco di un anno questo tipo di servizio?
Visto che con le prestazioni meramente occasionali si può arrivare fino ad un reddito complessivo annuale di 5000 euro (tetto al di sotto del quale per dette prestazioni non è prevista la contribuzione inps ma solo la dichiarazione dei redditi, **posso fornire questo stesso servizio (al costo di 100 euro) ad almeno 30 ditte che me lo richiedano e farmi pagare in ritenuta d'acconto? **(considerando la prestazione come meramente occasionale).
La mia idea era quella di fornire inzialmente lo spazio web eseguendo questo tipo di prestazione e successivamente istituire dal notaio una vera e propria società (esempio una s.n.c.) con tanto di P.Iva, iscrizione alla camera di commercio ecc...
E possibile partire in questo modo?
Grazie per la risposta.:)
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Sinceramente non credo che l'attività che tu hai descritto possa considerarsi occasionale. Infatti, a quanto ho capito l'azienda usufruirà dello spazio da voi concesso per tutto l'anno. Se è così il servizio che voi offrite è continuativo e non occasionale. Quello che viene fatto una volta l'anno è il pagamento non il servizio.
Fabrizio
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Quindi nemmeno la realizzazione di un sito internet si può ritenere orestazione meramente occasionale?
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La realizzazione di un sito internet può anche essere occasionale. Nel forum trovi moltissime risposte che chiariscono i requisiti delle attività occasionali.
Fabrizio
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Grazie per la risposta.
Quindi come dovremmo procedere per non avere problemi? MI spiego: che cosa dobbiamo fare per aprire un portale di informazione con vendita di spazi pubblicitari gestito da tre persone di cui due disoccupate (siamo studenti universitari) ed una lavoratrice dipendente?
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Capisco bene il problema di voler mettere in atto un idea cercando all'inizio di spendere il meno possibile. Purtroppo non vedo molte vie di mezzo se volete vendere gli spazi pubblicitari.
Potreste intestare l'attività ad uno solo evitando i costi notarili di costituzione della società.
Oppure far crescere il portale dando gli spazi gratuitamente (se pensate che comunque i ricavi del primo anno sarebbero bassi) e poi con le idee più chiare valutare la convenienza ad aprire un effettiva attività commerciale.Considerate questi solo dei consigli, prima di iniziare un attività è bene sempre consigliarsi con un commercialista di fiducia che valuterà approfonditamente tutti gli aspetti, cosa che non si può fare in un forum.
Fabrizio
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Grazie mille per la risposta!:)
Sei stao chiarissimo.
**Noi avevamo anche pensato di costutire inizialmente un'associazione senza scopo di lucro **e di fornire gli spazi pubblicitari a costi molto bassi ed utilizzare queste entrate per le spese di gestione dell'associazione quali (affitto, luce, telefono,acquisto a nostra volta di spazi pubblicitari o servizi di indicizzazione professionali a pagamento sui motori di ricerca...) e poi quando magari il numero di aziende espositrici diventava interessante creare una società vera e propria dopo aver chiuso l'associazione senza fini di lucro e dopo aver effettuato ovviamente la donazione di eventuali rimanenze del fondo cassa ad altre associazioni operanti nello stesso settore così come previsto dalla legge.
E' possibile effettuare un'operazione del genere?
E sopratutto mi interessa sapere: è legale?
Non vogliamo di certo aggirare la legge ma soltanto trovare il modo più economico per far nascere e crescere il portale.
Grazie
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Può essere un idea. Tenete presente che l'associazione deve avere anche un attività istituzionale svolta nei confronti dei soci e le attvità secondarie, anche commerciali, non devono essere prevalenti.
Un buon consulente può indirizzarvi con tranquillità verso una delle opzioni di cui abbiamo discusso.Fabrizio
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Grazie mille per la risposta Fabrizio.
Sei sempre molto chiaro e disponibile e sappi che se dovessi avere bisogno anche tu di qualche informazione nel mio campo (tra sei mesi mi laureo in architettura) sarò ben lieto di aiutarti.
Comunque per ciò che concerne l' associaizone senza fini di lucro, sicuramente svolgeremmo altre attività primarie quali l'organizzazione di conferenze a tema, manifestazioni, concorsi per studenti, e quant'altro. L'unico nostro dubbio è che si parla (per tali associazioni) di attività commerciale marginale. Bisognerebbe definire marginale:
Marginale nel senso che i costi degli spazi devono essere ridotti?
Marginale nel senso che si debbano vendere pochi spazi?
Ad esempio se in un anno vendessimo 100 spazi a 100 aziende ad un costo di 25 euro cad (praticamente regalati) e quindi andremmo ad avere un totale di 2500 euro di entrate dall'attività commerciale svolta dalla nostra associazione, tale attività commerciale è da ritenersi marginale?
E se anzichè pagamento di una quota fissa chiedessimo una donazione volontaria per lo spazio pubblicitario sul nostro portale, tale donazione si intenderebbe come attività commerciale?
Oppure se noi lasciassimo sempre una quota fissa ad esempio di 90 euro e devolvessimo il 50% del ricavato in beneficenza, tale operazione si riterrebbe commerciale(sempre in funzione dell'associoazione senza scopo di lucro) ?
Abbiamo anche analizzato e preso concretamente in considerazione (sotto tuo ottimo suggerimento) la possibilità di cedere gli spazi pubblicitari gratis per il primo anno (o per i primi anni vedremo...). La nostra intenzione in merito è: dare gli spazi pubblicitari alle aziende gratis per i primi due anni a patto che rimangano con noi almento per tre( se dovessero terminare prima dell'inizio del terzo anno la loro sponsorizzazione ovviamente dovranno pagare una penale). Praticamente l'idea eda di farci pagare il compenso solo per il terzo anno e farcelo pagare solo all'inizio del terzo anno così noi intanto inzieremmo a far conoscere il portale ed aumenteremmo notevolmente sia il numero delle aziende espositrici sia il numero degli utenti iscritti. Visto che così inizieremmo ad avere delle entrate solo dopo due anni potremmo aprire la partita Iva ed adempiere a tutti gli altri obblighi solo poco prima (2-3 mesi prima) di ricevere i pagamenti per il terzo anno?
Grazie
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La marginalità sta sicuramente nelle entrate cioè le entrate da attività istituzionale (quote associative, donazioni di soci o terzi) devono essere maggiori dei ricavi delle attività commerciali, altrimenti si perde la qualifica di ente non commerciale.
Comunque per gestire l'attività commerciale, anche se minoritaria, è necessaria l'apertura di partita iva, quindi con obbligo di fatturare i ricavi e quant'altro. Sono previsti però regimi agevolati e adempimenti ridotti per le associazioni.
Non mi spingo oltre nei consigli perché c'è il rischio di indirizzarvi in maniera sbagliata, ci sono molti modo di organizzare la vostra attività e, ripeto, troppe variabili non valutabili in un forum.
Consultate un commercialista (non sono così cari come si crede in giro), spenderete qualcosa all'inizio ma sarete sicuri di ottimizzare la gestione dell'attività.Fabrizio
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Grazie ancora per tutte le risposte.
Come dici tu è sicuramente giusto parlare con un commercialista per trovare la strada più corretta.
Tu già conosci il nostro caso quindi perchè non mi mandi un preventivo per la consulenza al mio indirizzo e-mail? archiworker AT alice.it
Grazie grazie ed ancora grazie:D
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Mi trovo anch'io in una situazione simile, facendo però il percorso inverso: a fine anno chiuderò la partita iva e relativa attività causa spese di gestione troppo elevate. Mi resta però il portale attivo con un centinaio di clienti iscritti, e sinceramente speravo di poter emettere le ricevute di prestazione occasionale (come mi aveva suggerito il mio commercialista), ma da quel che ho letto in questo thread, non mi pare fattibile.
Avrei un'altra soluzione disponibile ma vorrei il vostro parere qui nel forum: una tipografia mi assumerebbe come dipendente part-time, dandomi la possibilità di emettere fatture a nome loro per i clienti del mio portale. Secondo voi è possibile legalmente questa soluzione, e cioè io diventerei dipendente di una ditta che fatturerebbe ai clienti l'iscrizione annua al mio portale? Dovrei eventualmente fare qualche tipo di contratto tra il portale e la ditta? Lo chiedo anche in senso cautelativo, dovesse il rapporto tra me e il mio nuovo datore di lavoro interrompersi per cause impreviste; non vorrei perdere la paternità del portale.
Ringrazio anticipatamente chi può darmi un consiglio