• User Attivo

    @Gianluca.Celentano said:

    Ciao,

    quello che noi chiamiamo web-marketing non e' altro che il marketing costruito impiegando gli strumenti che il web ci mette a disposizione.

    Ciao Gianluca e benvenuto nel forum web-marketing di GT 🙂
    Grazie per il tuo intervento, ma sei andato un pò fuori tema 🙂
    Mi spiego meglio. Probabilmente, in base a quello che scrivi,
    conosci i concetti base del web-marketing ma in questa discussione cercavamo di essere un pò più specifici 🙂
    Sinceramente molti punti che hai espresso sarebbero criticabili, ma andremmo ulteriormente fuori tema.
    Qui non parliamo del web marketing in generale (essendo già questo un forum di web marketing)
    ma cerchiamo di affrontare singoli temi in singoli thread. 🙂
    Cerchiamo di fare interventi più pratici, forse meno eleganti,
    ma più utili... 😉


  • User

    Pardon... :bho:

    volevo solo contribuire, faccio ammenda se non ci sono riuscito e sono andato OT.

    Andra' meglio la prossima volta. 🙂


  • User Attivo

    Non ti preoccupare, forse sono stato io un pò duro,
    non era mia intenzione, in tal caso ti chiedo scusa 🙂
    Dando per scontata, in questo thread, la conoscenza dei concetti generali del wm,
    saremmo contenti se intervenissi con una tua esperienza pratica
    o un intervento più specifico all'argomento trattato. 🙂

    Riprendiamo le fila del discorso 🙂

    Cosa spinge un neofita della rete a fare un acquisto online?
    Cosa spinge una persona che ha timore della tecnologia,
    che ha paura di essere truffato, che ha paura di fare "cose sbagliate",
    che pensa di perdere chissà dove i propri soldi... ad avvicinarsi ad un mondo fino a poco tempo oscuro per lui?

    All'inizio erano stati messi in evidenza:

    Prezzo più conveniente rispetto all'off line

    Prodotto non reperibile in zona

    Locazione del destinatario (prodotto ad esempio presente nel paese del destinatario e non del mittente)

    Robyweb sostiene che non è da sottovalutare la possibilità di ricevere comodamente il prodotto in casa... e quindi far leva su questo aspetto..
    Comodità

    **Nonhonick **punta sulla **Curiosità **e sul potersi vantare di un qualcosa di nuovo...
    e su questa nuova esperienza, su questa leva psicologica,
    continua Webtronic sottolineando il brivido del nuovo vbmenu_register("postmenu_203033", true); vbmenu_register("postmenu_202397", true);

    **Nextink **ci ricorda che il problema è proprio il primo acquisto... e che i più timorosi poi diventano i migliori acquirenti...

    **Alexs2k **punta il dito sull'importanza del passaparola.

    Giustissima osservazione... sarebbero quindi più efficaci
    sia messaggi che lavorerebbero sulla credibilità della fonte,
    proprio per abbattere la diffidenza,
    sia su camapgne di viral marketing. Che ne pensate?

    Haravin ci illumina con la riservatezza (pensiamo agli acquisti dai sexy shop)

    Morea67 e Webtronic si soffermano sulla leva prezzo.
    Morea67 sostiene che bisognerebbe indagare la vera Motivazioine all'acquisto e Webtronic, pur sostenendo che acquistare ad un prezzo basso può essere fonte di vanto con gli amici... perché di moda,
    in alcuni casi è proprio il prezzo più alto ad invogliare l'acquisto.

    Verissimo aggiungo io... come ci insegna il marketing tradizionale 😄
    Ma se un prezzo più alto attira certi utenti... ciò vale pure nel caso del primo acquisto nella rete? O forse in quel caso il prezzo non deve essere troppo basso... (non a caso Webtronic aveva usato *Abbastanza *alto 😉 )..?
    Nell'immaginario collettivo su "Internet" i prezzi devono essere più bassi...

    "Internet" giustifica o addirittura fa pretendere un prezzo più basso, riferendoci ad un prodotto che l'utente trova non difficilmente off line?

    Inoltre direi di riprendere anche dall'interessantissimo spunto di Icelord e capire in primis quali sono i timori per cui un utente NON acquista...
    e da lì capire su quali determinate leve (anche psicologiche e motivazionali)
    ed in quale modo, è più opportuno spingere 🙂

    Finora, dagli interventi di Webtronic e Nonhonick emergono:

    Difetti di usability nel sito

    Timore di pagare con la carta di credito

    Contrassegno prevede costi più alti e quindi è antieconomico

    Mancanza sul sito di indicazioni in caso di errori nelle procedure di acquisto, errore nell'acquisto, prodotto non conforme etc...

    Altro?

    😄


  • User

    @Calogero Dimino said:

    saremmo contenti se intervenissi con una tua esperienza pratica
    o un intervento più specifico all'argomento trattato. 🙂

    Volentieri... 🙂

    io aggiungerei il **principio di scarsita' **(Robert B. Cialdini - Le Armi della Persuasione), in tutte le sue varianti.

    Ancora l'utente al "qui ed ora", rinforza la call action e lo stimola a prendere decisioni "istintive".

    Sono d'accordo che l'acquirente neofita puo' intimorirsi al primo acquisto, proprio per questo penso sia necessario "contrastare" questa resistenza con un impulso "forte".

    Scendendo sul piano pratico... 😉 la paginetta che trovi linkata in firma, raccoglie dei rispettabilissimi fatturati e tra i neofiti e tra gli utenti piu' navigati, vendendo un bene con un prezzo che oscilla tra i 1.800 e i 2.800 euro a secondo della fase della campagna di vendita.

    Analizzando i feedback che mi hanno fornito i "newbie" acquisiti come clienti, ho avuto conferma della forte attrattiva di questa tecnica, che pero' ha reso i migliori risultati solo quando ho affiancato al pagamento con carta di credito, quello a mezzo bonifico bancario (piu' rassicurante per chi non ha mai speso on line).


  • User Attivo

    @Gianluca.Celentano said:

    Volentieri... 🙂

    io aggiungerei il **principio di scarsita' **(Robert B. Cialdini - Le Armi della Persuasione), in tutte le sue varianti.

    Ancora l'utente al "qui ed ora", rinforza la call action e lo stimola a prendere decisioni "istintive".

    Sono d'accordo che l'acquirente neofita puo' intimorirsi al primo acquisto, proprio per questo penso sia necessario "contrastare" questa resistenza con un impulso "forte".

    Vada per il principio di scarsità 🙂
    I casi più comuni si basano sulla quantità limitata del prodotto o dell'offerta (nel prezzo e nel tempo).

    Offerta per i prodotti fino ad esaurimento scorte
    Questo è l'ultima misura di questo capo di abbigliamento
    (mai un negoziante ci dirà che ha il magazzino pieno 😄 ... sempre l'ultimo capo rimasto)
    Prezzo xxx solo per le prime xxx telefonate
    Omaggio solo per le prime xxx telefonate
    Solo per questa settima, per oggi, per i prossimi 10 minuti 😮 ... etc
    Solo qui hai la possibilità... (pensiamo ad un prodotto in una fiera)

    Etc

    Il timore che il prezzo aumenti, il fatto di non potere avere dopo della disponibilità un prodotto,
    il non potere avere dopo un ulteriore regalo etc
    fanno la felicità del direct marketing e vengono applicati con successo ai low cost, ai last minut,
    alle telepromozioni... e naturalmente all'online 🙂

    Purtroppo nel lungo periodo, se non dovessero essere gestiti bene,
    questi strumenti possono avere effetti negativi sulle aspettative degli utenti,
    sulla loro soddisfazione e sulla fidelizzazione...
    Pensiamo all'utente che si aspetta un regalo o attende la promozione....
    perché sa che prima o poi verrà, sa che ci sono sempre...
    o ancora l'utente diventa molto sensibile alle promozioni ed anche a cambiare facilmente...
    Ma questo, come sappiamo, è il problema classico delle promozioni in generale
    e se non si cade in alcuni circoli viziosi (pensiamo alle merendine o alle offerte telefoniche),
    possono avere un fortissimo impatto in particolar modo sui neofiti 🙂

    Considerazioni in merito? 🙂
    Vogliamo aggiungere altri punti all'elenco iniziale? 🙂
    Proseguiamo anche con ciò che intimorisce gli utenti alle prime armi? 🙂

    image


  • User Attivo

    @Calogero Dimino said:

    Un utente mediamente esperto di Internet trova semplice, comodo, normale fare degli acquisti online.

    Un utente non esperto, o qualcuno che si avvicina le prime volte alla rete, deve avere invece dei forti incentivi.

    Quali sono le motivazioni che spingono una persona a fare un acquisto online? Ed, in particolare,cosa può spingere un utente a fare** il primo acquisto?**

    La prima a mio avviso è il prezzo.
    Sovente si sente dire: "quelle scarpe? Su Internet [generico] le trovi a molto meno!"

    La seconda è la **reperibilità del prodotto. **
    -> Pensiamo ad esempio ai prodotti alimentari (e non solo) tipici di una zona.
    -> Ad un prodotto di un'azienda che non è distribuito in maniera capillare su tutto il territorio.

    La terza è la locazione del destinatario.
    Supponiamo che il destinatario si trovi in un paese diverso da chi deve fare un regalo.
    Spedendo dal paese di origine si hanno maggiori spese di spedizione,
    limiti di peso (o comunque incidono enormemente sui costi di spedizione),
    *minori tempi di spedizione *(anche se verso alcuni paesi di destinazione
    si possono avere servizi veloci, comuqne ciò incide nuovamente sul prezzo).
    Ci vedo divesi problemi, pratici e psicologici...

    1. Devi avere la carta di credito.

    2. Devi avere fiducia nel venditore e nel prodotto.

    3. Il prodotto deve avere un evidente valore aggiunto rispetto a quello che puoi trovare in commercio.

    4. Devi poter aquistare una quantità di prodotto confacente, non eccessiva.

    5. La consegna deve avvenire entro brevissimo.


  • Super User

    e devi avere tuo cugino che ti dice che si è trovato bene acquistando il suo cellulare dal tale negozio online 🙂


  • User Attivo

    @alexs2k said:

    e devi avere tuo cugino che ti dice che si è trovato bene acquistando il suo cellulare dal tale negozio online 🙂
    Buzz marketing, my dear, ovvero passaparola, o radio serva, ma tutto organizzato! 😉

    :ciauz:


  • Super User

    @AAA Copywriter said:

    Buzz marketing, my dear, ovvero passaparola, o radio serva, ma tutto organizzato! 😉

    :ciauz:

    SI appunto :), come già detto in precedenza credo sia il passaparola elemento essenziale per spingere l'utente all'acquisto online ;).... ovviamente se pianificato ed organizzato può rivelarsi un gran vantaggio competitivo 🙂


  • User Attivo

    @alexs2k said:

    SI appunto :), come già detto in precedenza credo sia il passaparola elemento essenziale per spingere l'utente all'acquisto online ;).... ovviamente se pianificato ed organizzato può rivelarsi un gran vantaggio competitivo 🙂
    Il passaparola serve a muovere microgruppi sociali specifici, in altre parole, gli opinion leader. Secondo la socioogia dei consumi, a questi fanno seguito un numero sempre maggiore di "followers", seguaci. Il tuo vero pubblico sarà questo, molto più numeroso e più pecorone, perciò più manovrabile...