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Scusatemi di nuovo, questione di date!
Allora l'11 gennaio ho presentato i modelli di apertura negozio e commercio elettronico al comune,
poichè mi occorre la partita Iva oggi 23 gennaio la apro,
dopo 30 giorni mi devo iscrivere alla Camera di Commercio quindi diciamo che lo faccio il 23 febbraio...in questo modello non devo mettere anche la data di inizio attività e consegnare anche i modelli com?...dal confronto dei dati non potrebbe risaltare la non attesa dei 30 gg per l'apertura della Partita Iva?
Non so se mi sono spiegato....grazie a chi mi aiuterà di nuovo...
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Un piccolo UP e riassunto (ovviamente correggetemi se ci sono errori).
[CENTER]Cronologia per l'apertura di una ditta individuale
con attività di commercio elettronico indiretto di beni
(non artigianato!)
[/CENTER]1. apertura della partita Iva tramite modello AA9/9
=> presso una qualsiasi agenzia delle entrate (non per forza quella della sede dell'impresa) (nessun costo)
=> si puo' fare sia tramite racommadata AR, invio telematico (da casa, da un CAF, dal registro delle Imprese...) o presentazione diretta.2. invio comunicazione al comune della sede dell'impresa tramite modello Com 6 bis
=> la comunicazione va inviata tramite racommandata con avviso di ricevimento
=> le vendite online non possono iniziare prima di 30gg calendari dall'avvenuto ricevimento della racommandata dal comune (occhio, non dall'invio, ma dal ricevimento)
=> nel frattempo puoi acquistare il materiale, lo stock, tutte le cose utili all'inizio attività con possibilità di detrazione dell'Iva (sono solo vietate le vendite)
=> in assenza di comunicazione contraria dal comune puoi iniziare a vendere sulla rete3. trascorsi 30gg. andare dal Registro delle Imprese di competenza
=> iscrizione REA: da pagare diritti camerali annui + diritti di segreteria (se non erro sono circa EUR120 a Milano)
=> iscrizione Inps* (nessun costo)
=> iscrizione Inail per le attività soggette (nessun costo)
*se sei contemporaneamente dipendente full-time sarai esonerato di contributi. Anche se dovessi ricevere un appello di contributi, devi notificare all'Inps che sei dipendente full-time con attività prevalente, meglio allegare contratto di lavoro ed ultime buste paghe onde evitare ulteriore richieste.4. sei pronto a vedere
=> metti sulla homepage il numero di partita Iva e... non farmi concorrenza!5. poi dovrai pagare
=> Iva, ma non è un costo in sé (è una* liquidazione*) tramite modello F24. Cmq avere l'Iva a credito in fase di avvio è normale visto che avrai comprato parecchia roba per iniziare l'attività.
=> contributi **Inps **(salvo caso citato sopra)
=> contributi **Inail **per le attività soggette
=> **Irap **(il tasso non me lo ricordo di preciso e mi pare che sia variabile a secondo della regione -Lombardia circa 4%, esatto?-)
=> per le ditte indiv. **Irpef **sul redditto complessivo del titolare
=> altro?]Spero esser stato d'aiuto per chi vuol mettersi in proprio.
Ciao
CiriloE scusate il mio italiano se ci fossero degli errori (non sono italiano
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Ciao, volevo sapere una cosa...quando dovrò pagare INPS E INAIL? Dopo un'anno? E può essere che ho letto che bisogna pagare circa 3000 euro fissi di INPS e INAIL anche se non vendo niente? Se no quanto si paga circa? Grazie dell'informazione e scusate se ho tirato fuori un post vecchio quasi di 2 anni ma era il più adeguato al mio caso senza aprire un nuovo post. Grazie in anticipo!
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@casti85 said:
Ciao, volevo sapere una cosa...quando dovrò pagare INPS E INAIL? Dopo un'anno? E può essere che ho letto che bisogna pagare circa 3000 euro fissi di INPS e INAIL anche se non vendo niente? Se no quanto si paga circa? Grazie dell'informazione e scusate se ho tirato fuori un post vecchio quasi di 2 anni ma era il più adeguato al mio caso senza aprire un nuovo post. Grazie in anticipo!
Se l'ecommerce è l'unica tua fonte di reddito quindi lavoro devi pagare esattamente 2873,80 euro l'anno di inps.
Se invece, fai anche un'altro lavoro, paghi solamente l'inps per la parte non lavorata...quindi se lavori tutto l'anno non la paghi (ce chi la paga per te) se invece sei part-time oppure lavori stagionale...devi pagare i mesi dell'inps non versati
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Grazie mille per la risposta, e di INAIL invece quanto dovrei pagare? e pago tutto a fine anno vero? o devo pagarlo mensilmente? Premetto che non avrei un altro lavoro. Grazie.
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Anzi non ho più dubbi riguardo l'INAIL ma ho un altro dubbio. Allora se lavoro full time sono esonerato dal pagare l'INPS, ma la mia domanda è: mettiamo che lavori 8 ore al giorno e la mia l'attività nel web mi porti più denaro che lavorando 8 ore al giorno ma continuo a lavorare full time, non devo comunque pagare l'INPS? La continua a pagare il mio datore di lavoro?
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@casti85 said:
Anzi non ho più dubbi riguardo l'INAIL ma ho un altro dubbio. Allora se lavoro full time sono esonerato dal pagare l'INPS, ma la mia domanda è: mettiamo che lavori 8 ore al giorno e la mia l'attività nel web mi porti più denaro che lavorando 8 ore al giorno ma continuo a lavorare full time, non devo comunque pagare l'INPS? La continua a pagare il mio datore di lavoro?
Due inps nello stesso tempo non si possono pagare...quindi sta a te decidere se pagarla da una attivita' o farla pagare al tuo datore di lavoro (molto consigliato :D)
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ciao, allora mercoledì ho un appuntamento dal commercialista e mi spiegherà tutto ma volevo avere le idee un pò più chiare. Allora ricapitolando, l'unica spesa inziale sarebbe l'INPS che sarebbe 2873,80 euro da pagare indipendemente se ho guadagni o meno con la mia attività. Se ho un lavoro full time non la pago giusto? Perchè la paga già il mio datore di lavoro. Se avessi un lavoro full time e quindi avessi l'INPS già pagata io non dovrei pagare nulla di anticipato di tasse giusto?
Quindi l'IVA se a debito, INAIL, IRAP e IPEF le pago a fine anno a seconda del mio redditto esatto? Se non ho venduto nulla non pagherò niente di queste cose? grazie e scusate l'ignoranza
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Buona sera a tutti, scusate se riapro questo topic.
Per quanto riguarda il pagamento inps come lavoratore full time, vale anche se sono coadiuvante e quindi non dovrei pagare nulla in più?
grazie in anticipo
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@greenday78 said:
Salve,
vorrei aprire un negozio di abbigliamento e contemporaneamente diventare venditore professionale su ebay e magari aprire anche un sito tutto mio per commercio elettronico di abbigliamento (se non sbaglio in questo caso commercio elettronico indiretto).
Ho letto del mod com 6...volevo chiedervi se posso aprire prima P.i.subito perchè cmq la vendita nel negozio è l'attività principale o aspettare prima l'esito del mod com 6.
Nel modulo di inizio attività Iva, nella parte riservata al commercio elettronico devo indicare come sito ebay, per adesso che faccio vendite solo lì? E quando avrò un sito tutto mio?
Inoltre ho letto che le vendite su ebay si riconducono alla vendita per corrispondenza quindi non sono obbligato ad emettere fattura se non su richiesta, per quanto riguarda la registrazione dei corrispettivi, li registro il giorno dell'effettivo pagamento?
Grazie a chi mi risponderà-
Antoniops scusate se l'ho postato 2 volte
Buongiorno a tutti,
io mi trovo nella stessa identica situazione di green, ma soltanto con una differenza merceologica. Voglio vendere arredamenti: cucine, camere da letto soggiorno, soggiorni, divani, poltrone e complementi d'arredo. La mia domanda è questa: dovendo aprire una nuova società assieme ad i miei fratelli volevo chiedervi che tipo forma societaria aprire (srl, sas, snc..?) Io ero intenzionato ad una srl.....voi che consiglio potreste darmi? Tenendo conto che la configurazione aziendale che vorrei dare è la seguente: io mi occuperei della parte commerciale (quindi vendite on line e off line), mia sorella della parte amministrativa (contabilità, prima nota etc..etc..) mio fratello soltanto socio partecipativo con partecipazione soltanto alle decisioni aziendali. Grazie a tutti per il prezioso aiuto....saluti:):):)
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La scelta del tipo di società non si può liquidare in due righe, anche perché bisogna valutare nello specifico qual è la situazione in modo da cucire bene l'assetto societario. Tento comunque di dare una risposta sintetica.
Essendo fratelli, se pensate di andare d'accordo, se il volume d'affari non è elevatissimo, se non avete il pensiero di tutelarvi personalmente dai debiti contratti durante l'attività, può andare bene la S.N.C. che ha costi di gestione amministrativi e contabili relativamente contenuti. Fiscalmente, per il reddito prodotto annualmente, verserete ciascuno l'IRPEF sulla quota di utile di competenza, senza considerare la distribuzione o meno dello stesso.
Se volete tutelarvi personalmente per i debiti contratti dalla società, rimanendo responsabili della sola quota di capitale conferita, la S.R.L. può essere una scelta opportuna ma bisogna considerare che è una società decisamente più strutturata, con maggiori adempimenti e che richiede quindi maggiori costi di gestione amministrativa e contabile annui rispetto alla S.N.C.
Fiscalmente, salvo opzione trasparenza, il reddito viene tassato in capo alla società con aliquota IRES del 27,50% (oltre ad IRAP che comunque, anche se con qualche differenza viene corrisposta anche dalla S.N.C.) e poi in caso di distribuzione è tassato in capo ai soci (in modo diverso a seconda che la partecipazione degli stessi sia qualificata oppure no).Escluderei la S.A.S. in quanto da quello che hai scritto tutti e tre sareste interessati in qualche modo alla gestione della società.
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@michelini said:
La scelta del tipo di società non si può liquidare in due righe, anche perché bisogna valutare nello specifico qual è la situazione in modo da cucire bene l'assetto societario. Tento comunque di dare una risposta sintetica.
Essendo fratelli, se pensate di andare d'accordo, se il volume d'affari non è elevatissimo, se non avete il pensiero di tutelarvi personalmente dai debiti contratti durante l'attività, può andare bene la S.N.C. che ha costi di gestione amministrativi e contabili relativamente contenuti. Fiscalmente, per il reddito prodotto annualmente, verserete ciascuno l'IRPEF sulla quota di utile di competenza, senza considerare la distribuzione o meno dello stesso.
Se volete tutelarvi personalmente per i debiti contratti dalla società, rimanendo responsabili della sola quota di capitale conferita, la S.R.L. può essere una scelta opportuna ma bisogna considerare che è una società decisamente più strutturata, con maggiori adempimenti e che richiede quindi maggiori costi di gestione amministrativa e contabile annui rispetto alla S.N.C.
Fiscalmente, salvo opzione trasparenza, il reddito viene tassato in capo alla società con aliquota IRES del 27,50% (oltre ad IRAP che comunque, anche se con qualche differenza viene corrisposta anche dalla S.N.C.) e poi in caso di distribuzione è tassato in capo ai soci (in modo diverso a seconda che la partecipazione degli stessi sia qualificata oppure no).Escluderei la S.A.S. in quanto da quello che hai scritto tutti e tre sareste interessati in qualche modo alla gestione della società.
Grazie mille.....!!!
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Buonasera a tutti,
trovo molto interessante quanto spiegato da Paolo e Cirillo, ma nel mio caso che sono un professionista (Ingegnere) e vorrei aprire un e-commerce su particolari pezzi meccanici prodotti da me con una stampante 3D? Sono già titolare di partita IVA ed ho uno studio professionale dove svolgo l'attività di progettazione meccanica ed elettrotecnica.
Come mi devo comportare? Posso utilizzare la mia partita IVA come professionista, oppure devo aprirne un'altra come società presso la camera di commercio? Faccio notare che i pezzi meccanici da me prodotti per applicazioni industriali costano davvero poco (meno di 100 €). Grazie a tutti in anticipo .
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Si che puoi, devi solo fare un adattamento e aggiungere codice di attività