• User Newbie

    Fattura errata split payment, iva detraibile o indetraibile?

    Buonasera, un fornitore ha emesso alla società in cui lavoro (assoggettata allo split payment) una fattura dove il campo "esigibilità iva" è stato valorizzato con una lettera diversa da "S" (quindi D o I ora non ricordo quale delle due).
    Sostanzialmente è come quando, prima della fatturazione elettronica, si riceveva una fattura senza la dicitura relativa allo split payment.
    Non essendo di fatto una fattura in split payment ma andando comunque registrata, chiedo un parere a questo forum se la registrazione della fattura debba avvenire considerando l'iva detraibile o indetraibile.
    Grazie.


  • Moderatore

    @p-urbane ha detto in Fattura errata split payment, iva detraibile o indetraibile?:

    essendo di fatto una fattura in split payment ma andando comunque registrata, chiedo un parere a questo forum se la registrazione della fattura debba avvenire considerando l'iva detraibile o indetraibile.

    Buonasera,

    a mio avviso, essendo obbligatorio l'applicazione dello split payment, io farei emettere una nota di credito al Vs fornitore, così da annullare la fattura errata e, successivamente, la farei emettere nuovamente in SPLIT.

    Se così fosse, non ci sono problemi di detraibilità/indetraibilità, in quanto se registraste la fattura con iva detraibile, anche la nota di credito andrebbe con iva detraibile; viceversa nel caso la fattura avesse iva indetraibile.

    In entrambi i casi, comunque, avendo voi l'obbligo di ricevere fatture in split payment, dovete obbligatoriamente richiedere l'emissione della nota di credito e la ri-emissione della fattura con l'applicazione dello Split Payment.

    Cordiali saluti,

    Mattia Giannini
    Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti


    P 1 Risposta
  • User Newbie

    @dott-mattia-giannin
    Grazie per la risposta. Circa la "neutralizzazione" è naturale nel caso di una nota di credito. Ci sono però due casistiche che mi hanno reso la ricezione della nota di credito difficoltosa o diversa.
    Il primo è l'irreperibilitá del fornitore a cui ho anche scritto senza ottenere risposta. La seconda riguarda la nota di credito emessa dopo l'anno rispetto alla fattura ed è arrivata fuori campo iva.
    Nell'ultimo caso è chiaramente indetraibile essendo passato anche il termine per la dichiarazione annuale dell'iva (entro il quale avrei potuto registrare la fattura con iva detraibile). Nel primo caso, invece, cosa faccio, lascio la fattura "appesa" in attesa di una nota di credito che difficilmente arriverà? Cerdo che, comunque, la fattura vada registrata e tirniamo al dubbio sul come considerare l'iva in questo caso (senza attualmente un documento contrario).


  • User Newbie

    Per scrupolo ho provato a porre la domanda all'agenzia delle entrate (non citando l'azienda per cui lavoro ma facendo una richiesta di assistenza sulla mia area personale) e pare che la questione sia bella spinosa perché neanche loro mi hanno saputo rispondere.....
    Faccio un copia incolla della risposta ottenuta:
    "*Gentile Contribuente,
    il quesito da Lei proposto non può avere risposta tramite questo servizio di posta elettronica dell'Agenzia delle Entrate, poiché prevede una specifica interpretazione normativa o coinvolge problematiche particolarmente complesse.
    Il servizio è riservato alle questioni non interpretative e che possono essere soddisfatte con risposte brevi: ciò per dare modo al maggior numero di contribuenti di servirsene.
    La invitiamo pertanto a riproporre il suo problema tramite gli altri canali a disposizione: per esempio rivolgendosi agli uffici( https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/contatta/assistenza-fiscale/in-ufficio )
    oppure, in casi particolarmente complessi o che richiedano interpretazioni delle norme, utilizzando l'istituto dell'interpello di cui all'art. 11 della legge 212/2000 (https://www.agenziaentrate.gov.it/p...cheda-interpello/infogen-interpello-cittadini ).
    Scusandoci per non aver potuto soddisfare la Sua richiesta, la Salutiamo distintamente.

    Questa risposta è resa a titolo di assistenza al contribuente ai sensi della Circolare n.42/E del 5 agosto 2011 e non a titolo di interpello ordinario ai sensi dell'art.11 della legge n.212 del 2000."
    E pensare che la fattura in questione è di soli 92 euro....


  • Moderatore

    Buonasera,

    infatti, come in tante questioni interpretative della norma, dove la stessa non è chiara, si cerca di adottare il comportamento più "prudente", ossia, nel caso in esame, indicare l'Iva come indetraibile (in tal caso l'Amministrazione Finanziaria non ha di che pretendere). Altrimenti, se si inserisce come Iva detraibile, a mio avviso potrebbe scattare un contenzioso con l'Amministrazione. Per questo io chiederei con insistenza l'emissione di una nota di credito e la ri-emissione della fattura corretta.

    Di solito per questa tipologia di fattispecie, se non v'è risposta da nessuna parte, si propone un interpello, ma questo deve essere proposto dalla Società per cui lavora, in quanto solo in alcuni casi è possibile proporlo, tra cui l'effettiva fattispecie per cui si sta richiedendo l'interpretazione di una norma. Inoltre, si fa presente, per completezza, che l'interpello non è una norma di legge e vincola SOLO l'Amministrazione Finanziaria. In altre parole è l'Agenzia delle Entrate che deve adeguarsi a quanto scritto, mentre il Contribuente può anche non adeguarsi (di solito ci si adegua evitando quindi problemi futuri).

    Mattia Giannini
    Dottore Commercialista e Revisore Legale dei Conti