• User Attivo

    @vincenzo cassitto said:

    Spero che non sia solo una questione di portfolio. Anche perché se mi devo basare su questo e vedendo certi "portfolio " sono scoraggiato.....:bho:
    si parla di ditte che investono milioni di euro(forse esagero?).
    Spero invece che si possono trovare piccole agenzie con esperti talentuosi
    che sanno lavorare bene anche con ditte piccole e sconosciute, ma che riescono a rendere importanti ed ad avere successo anche senza un marchio conosciuto, vero?
    Ciao.
    Ce ne sono. Se vuoi qualce link, chiedi pure...


  • User

    @AAA Copywriter said:

    Ce ne sono. Se vuoi qualce link, chiedi pure...

    posso chiederli pure io sti link?
    😄


  • User Attivo

    @bluesexplosion said:

    posso chiederli pure io sti link?
    😄
    Me escluso (si, mi occupo pure di 'ste cose), i link che ti passo sono, probabilmente dei più forti italiani nel settore:

    Enfants Terribles di Verona. Il contatto è [EMAIL="[email protected]"]Valerio Franco[/EMAIL].

    Ninja Marketing di Salerno. Il contatto è [EMAIL="[email protected]"]Mirko Pallera[/EMAIL].

    Io sono... Ma si, mi vedi in firma! :lol:

    :ciauz:


  • User Attivo

    non so se l'autore del thread è ancora interessato a feedback e/o consigli.

    Ho fatto un giretto sul sito e mi sembra molto poco chiaro e soprattutto inadatto:
    a. all'attività
    b. alla tipologia merceologica
    c. al target

    Detto questo, senza offese, ci sarebbe un gran bel lavoro da fare. Il prodotto e soprattutto l'idea ci sono.

    Questo tipo di prodotto non può pensare di camminare con le sole gambe del web, ha bisogno a mio parere di una spinta sui canali tradizionali e convenzionali.

    Una strategie in poche mosse:

    1. corner in boutique, ma anche in ristoranti e bar da aperitivo delle principali località di mare italiane con target medio-facoltoso e battute da turisti. il prodotto dev'essere accompagnato da pieghevoli che ne spieghino e ne esaltino le qualità e i valori (batti molto su esclusività, unicità e artigianalità del prodotto):

    a. Capri
    b. Positano
    c. Saint Tropez
    d. Forte dei Marmi
    e. Taormina
    f. Venezia
    g. Sardegna

    possono riportare a quel fascino marinaro e a quelle sensazioni legate alla tipologia di prodotto

    b. investimento in immagine con opinion leader, studia bene il target e immagina un personaggio famoso in grado di incarnarne lo stereotipo, quello che i tuoi clienti imiterebbero. Contatta il suo agente e ricoprila/o di prodotti campione:

    1. Simona Ventura
    2. Afef
    3. Altre figure style leaders

    c. campagne su carta stampata su riviste di settore

    1. Vogue
    2. D di Repubblica
    3. Vanity Fair

    d. rivoluzione del sito, da sito e-commerce statico e sito vetrina elegante ed esclusivo, in flash multilanguage e accattivante. Elenco dei Rivenditori e invio cataloghi su richiesta al domicilio dell'interessato.

    e. ampliamento gamma prodotti per fidelizzare, portachiavi per lui, portafogli

    f. eliminazione ASSOLUTA dei contatti per acquisto vele usate. poco professionale e le vele te le devi andare a cercare tu, nessuno verrà ad offrirtela.

    Per quanto sopra detto occorre un budget notevole ma a meno di una svolta nel mercato del basso-lusso credo che l'e-commerce non sia la strada giusta, nè questi prodotti possono decollare con buzz e viral.

    Sempre assolutamente IMHO!

    Andrea Serravezza


  • User Attivo

    @gaiodedu said:

    non so se l'autore del thread è ancora interessato a feedback e/o consigli.

    Ho fatto un giretto sul sito e mi sembra molto poco chiaro e soprattutto inadatto:
    a. all'attività
    b. alla tipologia merceologica
    c. al target

    Detto questo, senza offese, ci sarebbe un gran bel lavoro da fare. Il prodotto e soprattutto l'idea ci sono.

    Questo tipo di prodotto non può pensare di camminare con le sole gambe del web, ha bisogno a mio parere di una spinta sui canali tradizionali e convenzionali.

    Una strategie in poche mosse:

    1. corner in boutique, ma anche in ristoranti e bar da aperitivo delle principali località di mare italiane con target medio-facoltoso e battute da turisti. il prodotto dev'essere accompagnato da pieghevoli che ne spieghino e ne esaltino le qualità e i valori (batti molto su esclusività, unicità e artigianalità del prodotto):

    a. Capri
    b. Positano
    c. Saint Tropez
    d. Forte dei Marmi
    e. Taormina
    f. Venezia
    g. Sardegna

    possono riportare a quel fascino marinaro e a quelle sensazioni legate alla tipologia di prodotto

    b. investimento in immagine con opinion leader, studia bene il target e immagina un personaggio famoso in grado di incarnarne lo stereotipo, quello che i tuoi clienti imiterebbero. Contatta il suo agente e ricoprila/o di prodotti campione:

    1. Simona Ventura
    2. Afef
    3. Altre figure style leaders

    c. campagne su carta stampata su riviste di settore

    1. Vogue
    2. D di Repubblica
    3. Vanity Fair

    d. rivoluzione del sito, da sito e-commerce statico e sito vetrina elegante ed esclusivo, in flash multilanguage e accattivante. Elenco dei Rivenditori e invio cataloghi su richiesta al domicilio dell'interessato.

    e. ampliamento gamma prodotti per fidelizzare, portachiavi per lui, portafogli

    f. eliminazione ASSOLUTA dei contatti per acquisto vele usate. poco professionale e le vele te le devi andare a cercare tu, nessuno verrà ad offrirtela.

    Per quanto sopra detto occorre un budget notevole ma a meno di una svolta nel mercato del basso-lusso credo che l'e-commerce non sia la strada giusta, nè questi prodotti possono decollare con buzz e viral.

    Sempre assolutamente IMHO!

    Andrea Serravezza
    Hai dimentiato una cosa fondamentale: di chiedere qual"è il budget a disposizione e quall sono le capacità distributive... 😉

    :ciauz:


  • User Attivo

    se leggi in fondo al post ho inserito una postilla che apriva gli occhi sul budget necessario. Il non aver dato un consiglio budget-based è anch'esso un consiglio....non sempre le operazioni possono riuscire adattando le strategie al budget, spesso occorre percorrere la via inversa (ahimè la maggiorparte delle volte più esosa!)

    ciaoooooo,

    Andrea Serravezza


  • User Attivo

    @gaiodedu said:

    se leggi in fondo al post ho inserito una postilla che apriva gli occhi sul budget necessario. Il non aver dato un consiglio budget-based è anch'esso un consiglio....non sempre le operazioni possono riuscire adattando le strategie al budget, spesso occorre percorrere la via inversa (ahimè la maggiorparte delle volte più esosa!)

    ciaoooooo,

    Andrea Serravezza
    A suo tempo ho avuto uno scambio di messaggi privati con il nstro "prospect", ed è appunto per questo che ho messo in evidenza la questione del budget... 😉

    :ciauz:


  • User Attivo

    ah ecco, adesso è chiara la tua preoccupazione. 🙂
    Secondo me dovrebbero rivolgersi a venture capitalist o a business angels perchè l'idea di base c'è.....
    Poi sono scelte....questo è tipico nanismo all'italiana (poi magari prospect ha sbancato in america e asia...booooh!!!)


  • User Attivo

    @gaiodedu said:

    ah ecco, adesso è chiara la tua preoccupazione. 🙂
    Secondo me dovrebbero rivolgersi a venture capitalist o a business angels perchè l'idea di base c'è.....
    Poi sono scelte....questo è tipico nanismo all'italiana (poi magari prospect ha sbancato in america e asia...booooh!!!)
    Vincenzo (se l'ho capito bene) è una persona giustamene innamorata del suo prodotto e che ha una sacrosanta paura di fare passi falsi, specialmete con il venture capital. Sicuramete prendera una decisone (la discussione è iniziata diversi mesi fa), ma prima di farlo vuole anche lui essere bene al corrente dei meccanismi che noi già conosciamo...


  • User Attivo

    sai meglio di me (ti dò del tu) che la paura in affari ti rende vulnerabile.
    un po' di sano rischio d'impresa non fa male 🙂